Una delle supercar più interessanti del momento è sicuramente la Gordon Murray T.50, la cosiddetta “erede spirituale” della McLaren F1 (qui vi spieghiamo quanto può valere un esemplare "superbamente conservato"). Concepita dallo stesso designer della mitica McLaren (Gordon Murray, appunto), la T.50 è scesa per la prima volta in pista sul circuito di Top Gear a Dunsfold, nel Regno Unito.
Aerodinamica raffinata
A guidare la T.50 è stato lo stesso Gordon Murray, autore in passato di altri incredibili bolidi da pista come la Brabham del 1978 caratterizzata dalla ventola posteriore. Proprio come la monoposto, anche sulla nuova supercar inglese troviamo l’originale soluzione tecnica integrata nel diffusore posteriore. La ventola è alimentata elettricamente è può raggiungere i 7000 giri al minuto “risucchiando” l’aria dall’asfalto e creando quindi un effetto aerodinamico che spinge l’auto a terra.
La ventola funziona anche da presa d’aria per alimentare l’incredibile V12 firmato da Cosworth. Il propulsore 4 litri eroga ben 663 CV e 467 Nm di coppia e può raggiungere la pazzesca quota di 12 mila giri al minuto. Nel video, la T.50 non viene spinta al massimo, ma il sound risulta coinvolgente anche ai bassi regimi.
Un club molto ristretto
E’ anche normale che la Gordon Murray non venga portata all’estremo. Si tratta infatti del primo giro su pista per il modello che arriverà nel 2022. Verranno costruiti solo 100 esemplari ad un prezzo indicativo di 3 milioni di euro.
Se però non vi basta, nel 2023 debutterà l’estrema T.50s Niki Lauda. Di queste ne verranno prodotte solo 25 al prezzo maggiorato di 3,6 milioni di euro. Una spesa in più giustificata da tutta una serie di accorgimenti tecnici e aerodinamici che garantiscono alla Gordon Murray prestazioni simili a quella di una Formula 1. Qui, infatti, il V12 raggiunge i 711 CV, mentre l’auto fa segnare sulla bilancia un peso di appena 852 kg. Inoltre, la sofisticata aerodinamica è in grado di generare una deportanza di 1500 kg alle alte velocità.