Una volta i nuovi modelli venivano svelati ai Saloni dell’auto, ma ai tempi del coronavirus tutto cambia e, in occasione della presentazione annuale dei risultati di BMW, è apparso quello che è destinato a essere il nuovo “cuore” dei modelli BMW. Arriverà in autunno e avrà due caratteristiche principali: sarà sportiva e sarà 100% elettrica, la BMW i4.
Si affiancherà ai modelli iX che sono cruciali per gli sviluppi futuri del Brand. Avranno un’autonomia fino a 600 km nel ciclo WLTP e avranno due motori: iXDrive 40 e iXDrive 50.
Il 2021 sarà l’anno della svolta per BMW e Oliver Zipse, AD del Gruppo, lo paragona a quanto avvenuto negli anni ’60, quando l’azienda introdusse modelli sportivi nel segmento medio. E’ proprio Zipse a spiegare il nuovo paradigma del Gruppo in base al quale le prossime BMW saranno: elettriche, digitali e “circolari”.
BMW, una high tech company
Cinque sono i pilastri lungo i quali BMW sta costruendo il proprio futuro:
- La protezione dai cambiamenti climatici che potrà essere ottenuta solo grazie all’uso della tecnologia
- L’industrializzazione sarà cruciale per gestire la complessità e per farlo al momento giusto
- La circolarità che è composta da elettrificazione, digitalizzazione e sostenibilità. Zipse la definisce un elemento di ispirazione ma anche una promessa
- La digitalizzazione
- La crescita

La strada verso il 2030
Entro il 2025 il 50% dei modelli attuali non ci sarà più e verrà ridotta la gamma dei benzina e diesel del 30%. Un cambiamento epocale che avverrà nei prossimi 9 anni con scadenze serrate:
- 2021: saranno vendute 1 milione di auto elettrificate
- 2023: sarà un anno chiave per la mobilità elettrica, poiché ci saranno 13 modelli 100% elettrici in tutti i segmenti, dalle compatte alle auto di lusso, con almeno un modello elettrico sulla strada in ogni comparto con la copertura del 90% dei segmenti
- 2025: verranno consegnate 2 milioni di auto elettriche
- 2030: il 50% delle auto vendute sarà elettrico, con 10 milioni di auto 100% elettriche sulla strada
Ma secondo Zipse non sarà sufficiente avere un unico tipo di motorizzazione per far fronte alle sfide della nuova mobilità: per questo motivo BMW sta investendo anche nell’idrogeno e continuerà a farlo anche contribuendo alla creazione dell’infrastruttura necessaria.
Accanto all’elettrificazione sarà cruciale anche la digitalizzazione. Tutto ruota attorno al BMW iDrive ma, come dicono durante la presentazione: “There is one more thing”.

Si tratta del nuovo BMW Operating System 8 – disponibile sui modelli iX – grazie al quale ogni BMW diventerà una “digital powershohuse”, con gli aggiornamenti over the air ma soprattutto un’esperienza digitale a tutto tondo, in cui l’auto è come se prendesse davvero vita per contribuire al benessere di tutti gli occupanti. Molto più di un semplice assistente, un nuovo modo di concepire la macchina.
La svolta verso la sostenibilità
Come ha spiegato Nicolas Peter, CFO del Gruppo, in BMW hanno messo al centro la sostenibilità. Entro il 2022 tutti gli stabilimenti tedeschi del gruppo produrranno almeno un modello elettrico ma l’attenzione sarà massima anche nei confronti di tutti i fornitori. Tutto dovrà essere green e sostenibile.
Grande attenzione sarà posta anche alle materie prime, visto che alcune di queste vengono estratte in zone del mondo in cui lo sfruttamento e le condizioni dei minatori sono delicate, l’azienda dell’elica si occuperà anche direttamente di usare esclusivamente materiali prodotti in modo etico e attento alle persone.
I risultati 2020 e le previsioni per il 2021
“Il 2020 è stato un anno eccezionale per tutti noi – nelle nostre vite personali e nel business e lo stesso si può dire per il Gruppo BMW”. Così esordisce Nicolas Peter per commentare i risultati di un 2020 che è stato uno stress test per provare la capacità di cambiamento di BMW.
In un anno così difficile hanno lavorato sui costi e migliorato i margini. Con più di 1.36 milioni di veicoli venduti nel mondo, la seconda parte del 2020 è stata la più forte mai registrata nella storia dell’azienda con la mobilità elettrica che è stata uno dei driver principali e ha visto la consegna di 193.000 auto elettrificate, con una crescita del 31.8%.
Nonostante gli ottimi risultati, il gruppo BMW ha riportato nel 2020 un calo del 26% degli utili a 5,22 miliardi di euro a fronte di una riduzione del 5% dei ricavi. Le vendite sono comunque calate dell’8,4% a circa 2,3 milioni di auto.
Il 2021 è iniziato con un forte aumento e in BMW si aspettano un significativo incremento dei profitti con un solido aumento delle consegne e un EBIT che si collocherà tra il 6% e l’8%, in netto aumento rispetto al 2.7% del 2020.
Nel 2020 è stato anche ridotto il personale ma nel 2021 sono previste 4000 nuove assunzioni e verrà perseguito anche l’aumento della percentuale di donne nel management. Grande positività e fiducia quello che emerge dalla conferenza annuale, accanto alla consapevolezza che c’è ancora tanta incertezza davanti.
La morsa della pandemia, la carenza di semiconduttori e potenziali aumenti dei costi legati alle materie prime sono le sfide principali che si troverà di fronte non solo BMW ma tutto il mondo dell’auto.
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