Audi, Arm (un’azienda britannica che produce semiconduttori) e Cariad (l’unità di Volkswagen dedicata alla creazione di software per auto) si sono unite al gruppo di lavoro chiamato The Autonomous, un’organizzazione dedicata allo sviluppo della guida autonoma.
L’obiettivo del gruppo è quello di creare un’architettura informatica sicura per i veicoli autonomi e gettare le fondamenta alla loro produzione di massa.
I partecipanti e i lavori in corso
Il gruppo di lavoro sta già studiando dei sistemi basati su sensori e attuatori di nuova generazione. Al tempo stesso, gli scienziati stanno elaborando delle unità di controllo secondario in grado di intervenire in caso di malfunzionamento dei sensori principali e garantire così la massima sicurezza.
Tra gli altri partecipanti all’iniziativa ci sono le aziende BASELABS, il programmatore CoreAVI, il fornitore di componenti giapponese Denso, il produttore di semiconduttori tedesco NXP, l’Istituto di Tecnologia Svedese, lo sviluppatore di software per la guida autonoma TTTech Auto.
Col suo lavoro, il gruppo punta a creare una soluzione di base utilizzabile per tutte le aziende e i brand coinvolti e, in futuro, anche per altri marchi.
Collaborazione per superare gli ostacoli
L’approccio al lavoro di Audi, Volkswagen e delle altre realtà è collaborativo. Nei prossimi mesi verranno prodotte raccomandazioni, specifiche e consigli sotto forma di report tecnici per tutta l’industria dell’automotive.
Ricky Hudi, il presidente di The Autonomous, ha commentato così l’inizio dei lavori:
“Si tratta di una collaborazione tra diverse aziende che simboleggia un netto cambio di mentalità nel nostro settore. Siamo aperti a future partnership per aiutare le aziende a superare i principali ostacoli nello sviluppo di questi software”.
Le prime novità importanti sui piani del gruppo verranno svelate il prossimo 29 settembre dallo stesso The Autonomous nel corso di un evento pubblico.
Non è la prima volta, comunque, che i costruttori si uniscono per studiare le soluzioni alle sfide del futuro. Ad esempio, il gruppo Catena-X vede protagonisti il Gruppo Volkswagen, Daimler, BMW, Robert Bosch, Schaeffler, BASF e Deutsche Telekom. L’obiettivo del gruppo è quello di consentire uno scambio di dati tra i partecipanti per sviluppare nuove tecnologie e per consentire un dialogo più diretto tra i brand e i fornitori.
Fonte: Automotive New Europe