I piani del Gruppo Volkswagen riguardo alla guida autonoma senza conducente continuano senza sosta. L’obiettivo è quello di colmare il divario tecnologico con rivali come Tesla, Honda, Mercedes e BMW, le quali sarebbero ad uno stadio più avanzato nello studio della tecnologia del futuro.
Per non rimanere indietro, il Gruppo Volkswagen ha investito insieme a Ford nella startup Argo AI, la quale si occupa di software di guida autonoma. Gli investimenti si concretizzeranno in due direzioni diverse: i veicoli privati con Audi e i veicoli commerciali leggeri con Volkswagen.
Audi a guida autonoma
La prima Audi ad equipaggiare la “guida del futuro” sarà l’ammiraglia elettrica che nascerà nel 2024 dal progetto Artemis e che dovrebbe chiamarsi Landjet. Questa sarà la base evolutiva dei sistemi di guida autonoma di livello 3 e 4 che erano stati invece previsti per l'Audi A8.

La tecnologia non ha mai visto l’applicazione su un modello di serie a causa di alcuni dubbi di responsabilità legale e di omologazione. Rispetto ad allora, lo scenario sembra essere cambiato. Il Gruppo Volkswagen punta, infatti, a realizzare il suo primo software proprietario dal 2024.
L’Audi autonoma verrà costruita nello stabilimento tedesco di Hannover e la sua tecnologia verrà ripresa da un futuro modello elettrico di Volkswagen (probabilmente la Project Trinity nella quale troveremo anche una guida autonoma di livello 4 e l’intelligenza artificiale).
I robotaxi Volkswagen
Il furgone ID Buzz entrerà in produzione dal 2022 ad Hannover. La riedizione in chiave moderna dell’iconico Bulli sarà un perno importante della strategia del brand tedesco. Infatti, non verrà venduta solo una versione per privati, ma anche una con funzione di autopilota destinata ad una prima flotta di “robotaxi”.

Lo sviluppo dei taxi autonomi (per il trasporto di persone o di merci) e delle tecnologie connesse fa parte di una più ampia strategia del brand che stanzierà 27 miliardi di euro in cinque anni.
Cosa fanno le rivali
Tra i competitors, Honda presenterà a breve un modello equipaggiato con la tecnologia Sensing Elite che permette all’auto di guidare autonomamente anche nelle autostrade trafficate. Secondo la Casa giapponese, quando il sistema viene attivato, il guidatore potrebbe potenzialmente guardare un film o utilizzare l’infotainment senza preoccuparsi del traffico e dell’intervento al volante.
Mercedes confida di seguire presto Honda con un dispositivo di guida simile sulla EQS. Stesso discorso per BMW col crossover iX che debutterà a novembre. Anche in questi casi, l’auto sarebbe in grado di guidare da sola senza il conducente.
La corsa alla guida autonoma
Fonte: AutoNews Europe