Il design gioca un ruolo importantissimo nella definizione dei nuovi modelli delle Case automobilistiche: lo sa bene Audi, che ha realizzato il primo TechTalk, serie di incontri sulle tecnologie della Casa, dedicato esclusivamente al design.

Josef Schlossmacher, responsabile della comunicazione, ha chiesto ai designer di illustrare il futuro dello stile Audi, che sarà a breve rappresentato simbolicamente da tre concept cars: Sky Sphere, Urban Sphere e Grand Sphere. Di quest’ultima concept, sono stati mostrati anche alcuni interessanti teaser. 

Design Audi: una realtà internazionale

Sono finiti i tempi dell’automobile progettata da un solo ingegnere: oggi il design Audi è costituito da un responsabile generale, Marc Lichte, e da altri professionisti, come Philipp Römers  capo degli esterni e Norbert Weber degli interni, nel centro europeo e direzionale di Ingolstadt.

Audi Grand Sphere concept e il futuro del design Audi

In più ci sono i responsabili dei nuclei territoriali extraeuropei, che sono Gael Buzyn per Malibu, negli USA, e Stefan Fahr-Becker a Bejing per la Cina. In tutto, 450 creativi da 25 differenti paesi, con età media di 41 anni.

Interessante il fatto che i centri lavorino in rete, e che ognuno dia il suo singolare apporto: ad esempio, il centro americano lavora interamente con le più avanzate tecnologie digitali -quindi non con la modellazione in clay che viene effettuata in Europa; con una mentalità molto Californiana, qui si immagina con estrema fantasia il futuro avanzato della mobilità premium.

Anche nella sede cinese si lavora sui dati, e c’è molta attenzione ai gusti locali, spesso molto diversi da quelli occidentali: un esempio è l’importanza dell’illuminazione e dei LED in una megalopoli cinese, che farebbe sembrare un’auto non “luminosa” come spenta.

In più, tutti i designer hanno un contatto diretto con il reparto ingegneristico, per accogliere le novità tecniche del futuro, con l’obbiettivo di realizzare un “experience design”, cioè concretizzare in forme e funzioni i desideri dei clienti.

Le tecnologie del futuro come opportunità

Marc Lichte afferma di vivere, come designer, un periodo particolarmente emozionante, grazie alle innovazioni tecnologiche che possono far ripensare radicalmente il design dell’auto.

Ci dà un esempio concreto: le dimensioni esterne della dream car, con tetto basso, carreggiata larga, linea aerodinamica e passo lunghissimo con sbalzi corti, per ospitare un vero salotto all’interno, sono obiettivi sempre più facilmente realizzabili pensando alla disposizione meccanica di un’auto elettrica, con batterie nel pavimento e motori più piccoli o variamente distribuiti.

Naturalmente, anche gli interni possono trovare giovamento da queste novità: cambiando la tecnologia, c’è molto più spazio a disposizione, e si recuperano volumi prima inutilizzabili, soprattutto quando la meccanica elettrica è vicina alle ruote. Con l’elettronica a farla da padrona, e con nuovi sistemi di controllo, anche con l’uso di smartphone e specifiche app.

Tre concept per l’immediato futuro, sul tema Sphere

Nel primo TechTalk, Josef Schlossmacher e i designer Philipp Romers e Norbert Weber hanno anticipato la prossima presentazione di concept cars, che mostreranno i tre punti chiave della tecnologia del futuro: mobilità elettrica, digitalizzazione e guida autonoma o automatizzata.

Il tema è quello della sfera, che ha analogia con il classico ”uovo”, al centro di molte scuole storiche di design, ma che qui acquisisce altre connotazioni: ad esempio, il recupero di un living space molto più ampio, e la definizione di una forma parte dall’interno, ma che è in grado di realizzare esterni in linea con il messaggio del brand.

Il primo concept è la Sky Sphere, che debutterà a Pebble Beach nella Monterey Car Week di metà agosto, e che svilupperò l’idea di base del concept della sfera; il terzo, nel 2022, sarà l’Urban Sphere, declinato per le aree metropolitane. Nel mezzo, debutterà la concept Grand Sphere, della quale sono stati mostrati i primi teaser.

Audi Grand Sphere concept e il futuro del design Audi
Audi Grand Sphere concept e il futuro del design Audi

Audi Grand Sphere, la grande fastback del futuro

Dalle prime immagini della Grand Sphere, anche se appena abbozzate, si capisce subito la direzione che verrà intrapresa. La linea generale ricorda una grande berlina-coupé fastback, una sorta di grande A7.

Le proporzioni, però, sono modificate in funzione della tecnologia, riprendendo appunto le proporzioni della dream car: ruote grandi e alle estremità, carreggiate larghe soprattutto nel muscoloso e profilato frontale, coda sfuggente, tetto basso in rapporto all’insieme, passo lunghissimo.

Interno ed esterno, però, sono correlati, per cui l’abitacolo è in effetti una specie di uovo dallo spazio impensabile con una meccanica tradizionale: le porte ad armadio permettono di accedere ai sedili profilati e lussuosi, con un tunnel centrale leggero e quasi sospeso e un pavimento piatto.

Non è una concept car estrema, perché le tecnologie sono tutto sommato vicine a quelle di prossima produzione: anche la guida autonoma, quindi, è di Livello 4 -e non 5 come la concept Aikon.

Questo significa che, nonostante l’impostazione “da salotto”, ci si è soffermati sui posti anteriori, e soprattutto sul guidatore, che usa il volante quasi rettangolare per disegnare “manualmente” le curve, sfruttando la buona visibilità garantita da tipologia di seduta, montanti, parabrezza e forma del cofano.

E con molta attenzione all’ergonomia, in modo da concentrare il più possibile i comandi in forme semplici e senza distrazioni, in un insieme di grande pulizia formale.

C’è spazio per la sportività?

Vedremo quindi le forme di queste concept car, e quanto troveremo di queste idee nella produzione di serie. Ma una nostra domanda ai designer era d’obbligo: c’è ancora spazio per la sportività?

In effetti, concetti come guida autonoma o tecnologie elettriche o elettroniche sembrerebbero in contrasto con l’idea classica di sportività, e forse un utente Audi avrà vetture specifiche in garage per questo scopo.

Però una delle tre concept car sarà dichiaratamente votata alla sportività, e per tutte rimarrà quella proporzione tra abitacolo e corpo vettura che esprime sempre dinamismo; questo anche all’interno, dove al lusso si affianca l'attenzione alla guida, anche nell’uso di certi materiali o nelle forme dei sedili anteriori.

In sostanza, per le concept Sphere, con guida autonoma di Livello 4, l’impostazione è ancora quella di un’auto che si può “guidare” con piacere.

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