Xiaomi fa sul serio per creare il proprio marchio di veicoli elettrici. Il brand cinese, famoso soprattutto per i suoi smartphone, sta cercando altre opportunità di business e sembra proprio che voglia puntare sempre di più sull’automotive.

L’ultimo indizio sull’auto elettrica del colosso tech è l’acquisizione della startup Deepmotion, un’azienda che sviluppa software di guida autonoma.

Il piano di Xiaomi

L’utilizzo del know-how di Deepmotiion (acquistata per 77,37 milioni di dollari) rappresenta un passo in avanti notevole nella corsa all’auto elettrica. In questo modo Xiaomi vuole giocare d'anticipo sui rivali di Apple, già superati nel campo degli smartphone con una quota di mercato del 17% contro il 14% della Mela.

Non è chiaro se Xiaomi punterà a segmenti popolari o a quelli di lusso (si è parlato finora di una vaghissima forbice di prezzi tra 15 e 45 mila dollari), ma è certo che il brand ci creda davvero. Lo scorso marzo, infatti, aveva annunciato un investimento di 10 miliardi dollari nei prossimi 10 anni per battere anche la concorrenza di Baidu e Huawei (sempre più inserita nel settore auto e pronta secondo alcuni a presentare un SUV entro il 2023).

Piani ambiziosi

A questa analisi va aggiunto che secondo alcuni media locali Xiaomi potrebbe presto acquisire una quota importante di Evergrande Group. Il Gruppo ha al suo interno alcuni business legati al mondo automotive. Tra questi c’è NEVS, un marchio nato dalle ceneri Saab, e Hengchi, un brand cinese che recentemente ha presentato ben 9 nuovi modelli elettrici.

In totale, Evergrande Group può fare affidamento su tre impianti di produzione in Cina e uno in Svezia dove un tempo venivano assemblate le Saab.

Al tempo stesso, Xiaomi ha ammesso più di una volta di aver avviato i colloqui con diversi costruttori mondiali, ma non ha ancora deciso con cui eventualmente avviare una collaborazione.