Le strade europee sono sempre più sicure, ma ci sono ancora troppi decessi legati all’alcol, all’eccesso di velocità e all’utilizzo dello smartphone. L’Unione Europea vuole accelerare il passo per dimezzare il numero di vittime di incidenti entro il 2030 e per farlo starebbe pensando ad una serie di misure importanti che riguardano i limiti di velocità ridotta, la tolleranza zero per il tasso alcolemico e molto altro. Vediamo in dettaglio.
Velocità ridotta e zero alcool
Lo scorso 6 ottobre il parlamento europeo ha adottato una risoluzione riguardo al tema della sicurezza stradale. La prima delle misure proposte riguarda la riduzione dei limiti di velocità nelle aree residenziali.
Come già fatto in molte città europee, tra cui Parigi, l’UE raccomanda una velocità massima di 30 km/h per proteggere pedoni e ciclisti. A sostegno di quest’idea, l’Unione ha dichiarato che il superamento dei limiti di velocità è la causa del 30% degli incidenti mortali.
Un altro fattore importante quando si parla di sinistri fatali è il tasso alcolemico. In molti Paesi dell’Europa Orientale come Ungheria e Slovacchia il limite è fissato a 0 g/l, mentre in altre nazioni come l’Italia è concesso lo 0,5 g/l (zero per i neopatentati). L’obiettivo dell’UE è uniformare i limiti e arrivare a tolleranza zero in tutti i Paesi.
Nel mirino ci sono anche gli smartphone
Il parlamento europeo si è pronunciato anche per l’introduzione di una modalità specifica per gli smartphone per ridurre le distrazioni alla guida. L’idea sarebbe quella di bloccare determinate funzioni per impedirne l’utilizzo e mantenere così la concentrazione sulla strada.
Secondo il rapporto fornito dall’Unione Europea, ogni anno sono circa 22.700 le vittime di incidenti stradali, mentre 120.000 sono le persone ferite gravemente. Si tratta comunque di una riduzione del 36% rispetto al 2010 (grazie anche al lockdown), ma il target sarebbe di ridurre di un altro 50% le morti entro il 2030. Infine, entro il 2050 si cercherà di arrivare a quota zero.
Per portare avanti concretamente i piani sulla sicurezza stradale, l’Europa coinvolgerà gli stati membri con politiche e fondi ad hoc.
Fonte: Parlamento Europeo