Durante l’evento che porterà oggi alla premiazione dell’Auto Europa 2022, l’Unione Italiana Giornalisti dell’Auto ha voluto assegnare dei riconoscimenti speciali ad alcune vetture che hanno fatto la storia del premio. Durante la serata, che si è tenuta a Torino, presso la sede dell’Automotoclub Storico Italiano, Uiga e Asi hanno infatti celebrato insieme anche i 35 anni del riconoscimento realizzando un apposito concorso dedicato alle vetture che lo hanno vinto in passato.
Le tre premiate sono state Audi 80, Citroen XM e Alfa Romeo 156, vincitrici del premio Auto Europa rispettivamente nel 1987, 1990 e 1998. Partiamo proprio dalla berlina del Biscione.
Alfa regina per le prestazioni
All’Alfa Romeo 156 è andato il Premio Speciale per le prestazioni. L’auto, entrata in produzione nel 1997 e uscita di scena 11 anni più tardi, ha segnato un momento importante nella storia del marchio, andando a sostituire la 155 e riproponendo uno stile più vicino ai modelli degli Anni ’50 e ’60.

Rimasta fedele a uno schema di trazione esclusivamente anteriore, conquistò il cuore di molti appassionati per una serie di soluzioni stilistiche che Walter de Silva adottò per sottolineare il legame con il dna del brand. Su tutte, lo scudetto anteriore molto grande, che fece spostare la targa su un lato del paraurti, e le maniglie delle porte posteriori “nascoste” allo scopo di rendere la fiancata più pulita e filante.
Audi vincitrice per il Design
Delle tre vetture che hanno conquistato la finale, l’Audi 80 si è aggiudicata il Premio Speciale per il Design. La berlina tedesca, giunta alla terza generazione, puntò su un look estremamente moderno pur mantenendo una certa continuità stilistica con il modello precedente.

Cercò soprattutto di ottimizzare l’aerodinamica e riuscì a raggiungere un Cx di 0,29. Aveva vetri e maniglie a filo carrozzeria, e una linea del tetto molto pulita, senza sgocciolatoi. In particolare, i designer puntarono sull’arrotondare gli spigoli della carrozzeria, mantenendo però un aspetto solido che ha contribuito a costruire una forte identità del marchio.
L’originalità della XM
Citroen, nel 1990, si aggiudicò con la XM sia il premio di Auto dell’Anno sia quello di Auto Europa. L’auto colpì pubblico e addetti ai lavori per un design inconfondibile, uscito dalla matita di Bertone. L’auto vantava anche sospensioni idropneumatiche attive che in 5 centesimi di secondo variavano la durezza degli ammortizzatori in base alle sollecitazioni dell’asfalto e ad altri parametri dinamici grazie all’uso di una centralina elettronica dedicata.
Tanto originale fuori, proponeva uno stile avanguardistico anche dentro l’abitacolo. Si ricorda ad esempio il volante a una sola razza (quasi un marchio di fabbrica per la Casa del Double Chevron) che incorporava i comandi dell’impianto stereo. Per questo, a Villa Rey, non poteva non essere lei ad aggiudicarsi il Premio Speciale per l'Originalità.
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