L'ad Benedetto Vigna l'aveva preannunciata qualche tempo fa, senza farsi sfuggire alcuno spoiler e rimandando tutto alle Finali Mondiali. Dunque nelle ore in cui l'universo del Cavallino orbita intorno al Mugello ecco che il centro di gravità mediatica diventa lei, la Ferrari Daytona SP3, la nuova special con carrozzeria targa della famiglia "Icona" portata al debutto dalle Monza SP1 ed SP2.

Un'auto per pochi - 599 esemplari già tutti venduti a 2.000.000 di euro - che debutta nel weekend in cui Ferrari festeggia le corse perché è dalle competizioni e più precisamente dalle gare degli sport prototipi degli anni '60, che prende ispirazione il progetto.

Le muse si chiamano Ferrari 330 P3 e P4, 350 Can Am. Guai però a parlare di operazione nostalgia o retrodesign. Anzi, la Daytona SP3 si presenta con uno stile incredibilmente futuristico che veste la massima espressione di una meccanica endotermica pura con il mitico V12 Ferrari portato a 840 CV a 9.500 giri. Mai, nemmeno con la recente 812 Competizione, questo motore si era spinto così in alto...

Vista dal vivo (il video)

Un design unico

Se già una Ferrari "normale" è un mix di qualità meccaniche di riferimento condito con uno stile iconico, un pezzo da collezione come la Daytona SP3 eleva all'ennesima potenza ogni elemento.

Il design in particolare ha però ha assunto un ruolo baricentro come raramente accade dalle parti di Maranello. Nel senso che si è partiti dalle forme per poi trovare soluzioni ingegneristiche funzionali a garantire un'impostazione avanguardista e allo stesso tempo pura.

Un design fatto di linee sinuose che creano muscoli ora discreti ora ben più accentuati, uno sviluppo orizzontale di frontale e posteriore quasi a voler creare una sorta di "abbraccio" a quell'abitacolo che non richiama nulla della produzione presente (anche se sì, il frontale riprende quello della SF90 Stradale), raccordandosi invece a quelle Ferrari 330 P3/4 che - assieme alla 412 P - nel 1967 trionfarono in parata alla 24 ore di Daytona, in casa della Ford, a vendicare la sconfitta dell'anno prima alla 24 Ore di Le Mans, raccontata nel film "Le Mans '66 - La grande sfida" (che vi consigliamo di vedere).

La volontà era quella di cogliere delle ispirazioni molto potenti che vengono da una tipologia di vetture molto particolare, che sono appartenute alla serie Ferrari, le sport prototipo. Sulla Monza abbiamo fatto un'operazione analoga, non è un'operazione nostalgia. Ci siamo detti "come interpretare in chiave moderna il concetto di barchetta?". Quindi non è una interpretazione moderna o un'operazione di retrodesign basata su un modello specifico. La cosa che ci ha appassionava molto è il concetto così fortemente evocativo di una sport prototipi.

La racconta così Flavio Manzoni, a capo del design di Ferrari.

La Ferrari Daytona SP3 vista dal vivo
La particolare silhouette della Daytona SP3
La Ferrari Daytona SP3 vista dal vivo
Il frontale con i fari parzialmente a scomparsa
La Ferrari Daytona SP3 vista dal vivo
Un particolare del posteriore a listelli con luce led integrata

Nasce così quel frontale schiacciato attraversato da una sottile linea orizzontale, nella quale sono inserite le luci diurne, gli anabbaglianti parzialmente a scomparsa (quella sorta di palpebra si alza accendendo le luci), a sormontare una mascherina con disegno tridimensionale dalla quale prendono vita delle "lame" che finiscono poi all'interno delle prese d'aria, unici elementi verticali della carrozzeria.

La fiancata sembra muoversi ed è caratterizzata da una sinuosità estrema, con le portiere ad apertura verticale e gli specchietti sistemati sopra i passaruota anteriori, altro chiaro omaggio alle vetture da corsa. I posteriore è possente e muscoloso, dominato ancora una volta da linee orizzontali nella parte alta, mentre al di sotto spuntano i 2 scarichi rettangolari e l'immenso estrattore in carbonio.

Un design possente che fa a meno di vistose appendici aerodinamiche, anche mobili, con superfici che alla bellezza uniscono un lavoro fondamentale per guidare l'aria, come ad esempio i le portiere che all'interno integrano dei convogliatori d’aria. Oppure il posteriore, studiato per garantire il massimo per quanto riguarda la deportanza.

Digitale e minimal

Anche l'abitacolo della Ferrari Daytona SP3 ha respirato l'aria del motorsport anni '60, con i sedili integrati nella scocca, l'arredamento minimal che non rinuncia al monitor digitale davanti al pilota e tasti virtuali per gestirlo, assieme ad altri comandi per climatizzatore e altre funzioni. Rimangono fisiche le levette per gestire la trasmissione - il doppia frizione 7 rapporti F1 - col disegno che richiama quello degli innesti a vista delle Ferrari del passato.

Pelle e fibra di carbonio la fanno da padrone, e non manca naturalmente il celebre manettino sul volante, per gestire le differenti modalità di guida.

Ferrari Daytona SP3 interni
Ferrari Daytona SP3 interni
Ferrari Daytona SP3 interni
Ferrari Daytona SP3 interni

Andare oltre

Per un'auto della serie Icona sotto la carrozzeria non può che esserci una vera icona di Ferrari: il motore V12 aspirato. Niente elettrificazione, ma il V12 più potente mai installato su una creatura di Maranello: 840 CV a 9.250 giri e coppia di 697 Nm a 7.250 giri. Non si trova però sotto il cofano ma in posizione centrale-posteriore, come sulle auto da competizione.

Si tratta di una nuova evoluzione dell'F140HB della 812 Competizione e assume il nome in codice F140HC, perdendo peso grazie a bielle in titanio e altre migliorie, per una riduzione del 3% del peso rispetto al V12 originale.

La Ferrari Daytona SP3 vista dal vivo
L'enorme cofango in carbonio della Daytona
La Ferrari Daytona SP3 vista dal vivo
La ruota posteriore "a vista" a cofango aperto
La Ferrari Daytona SP3 vista dal vivo
Il V12 Ferrari, da vicino

Un monumento al motore endotermico chiamato a muovere un'architettura che pesca a piene mani dal mondo dalla Formula 1, con massiccio uso di materiali compositi e di derivazione aeronautica - come la fibra di carbonio T800 - così da ottenere una massa il più contenuta possibile, garantendo un'altissima rigidità strutturale.

Così la Ferrari Daytona SP3 supera i 340 km/h di velocità massima, passando da 0 a 100 km/h in 2,85", mentre i 200 sono raggiunti dopo appena 7,4".

Ferrari Daytona, il prezzo

Quando si parla di auto così speciali, nate già come instant classic e destinate a veder salire la propria quotazione anno dopo anno, il prezzo forse rappresenta il particolare meno importante. E il prezzo di 2 milioni di euro della Ferrari Daytona la proietta nell'iperuranio delle Rosse più esclusive di sempre, con una produzione di 599 unità già tutte vendute.

 

Fotogallery: Ferrari Daytona SP3

Ferrari Daytona SP3

Lunghezza 4.686 mm
Larghezza 2.050 mm
Altezza 1.142 mm
Motore V12 6.5 aspirato
Potenza 840 CV @9.250 giri
Coppia Massima 697 Nm @7.250 giri
Accelerazione 0-100 km/h > 340 km/h
Velocità Massima 2,85"
Trasmissione Doppia frizione 7 rapporti F1
Peso 1.485 kg
Trazione Posteriore
Brakes Ant. 398x223x36 mm Post. 380x253x34 mm