Il V12 è diventato una “bestia” rara e sempre più a rischio d’estinzione. Il giro di vite sulle emissioni previsto per i prossimi anni sta obbligando i costruttori a trovare vie alternative per regalare prestazioni ed emozioni di altissimo livello.

Tuttavia, per “mettersi in riga” c’è ancora un po’ di tempo ed è per questo motivo che Ferrari non ha voluto rinunciare ad un 12 cilindri purissimo sulla sua nuova creatura.

Per capire tutti i segreti del V12 più potente di sempre del Cavallino Rampante, il nostro Andrea Farina è sceso in pista a Fiorano, il paradiso della velocità dove vengono messe alla prova tutte le Rosse del Cavallino più famoso al mondo.

Trasformata per la velocità

Come ha fatto Ferrari a trasformare la 812 Superfast in una “IperFast”? Parlando freddamente di numeri, il motore da 6,5 litri eroga 30 CV in più rispetto ad un modello “normale” per un totale di ben 830 CV e la sua progettazione è stata talmente raffinata da aver richiesto tre anni di sviluppo.

Largo utilizzo di fibra di carbonio, bielle in titanio e un albero di trasmissione più leggero: sono solo alcune delle modifiche messe a punto dagli ingegneri modenesi e che hanno consentito di far dimagrire la 812 di ben 38 kg.

I segreti, però, non sono finiti qui. L’aerodinamica è praticamente tutta nuova, con sottoscocca carenato, splitter, spoiler posteriore e diffusore ridisegnati per generare il 30% di carico in più rispetto alla 812 Superfast. Nel frontale, inoltre, è presente un pannello mobile che si apre superati i 250 km/h per “schiacciare” letteralmente l’auto all’asfalto e spingerla fino a 340 km/h di velocità massima.

Fatta per emozionare

La 812 Competizione, comunque, è molto di più che “semplice” tecnologia. Come ogni Rossa, infatti, è costruita per emozionare e in pista a Fiorano questa esclusiva Ferrari non fa differenza. L’80% dei 692 Nm di coppia sono disponibili già a 2.500 giri e l’ago della strumentazione arriva a toccare quota 9.500 (+500 giri rispetto alla Superfast), un allungo davvero incredibile che, letteralmente, è un piacere sentire.

Ferrari 812 Competizione, la prova

Il cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti è quello della Superfast, ma è stato ricalibrato e ora è più veloce del 5% di una “normale” 812.

Degna di nota è una modifica inedita: le ruote posteriori sterzanti e indipendenti aumentano ulteriormente il coinvolgimento alla guida e la precisione in percorrenza di curva, dato che le singole ruote posteriori si possono angolare in controfase fino a 1,5%.

E poi ci sono le gomme Michel Pilot Sport Cup 2 R (offerte in alternativa alle Pirelli P Zero Corsa), con misure impressionanti - 275 all’anteriore e 315 al posteriore - con le Michelin che sono consigliatissime per strappare il tempo sul giro con questa Competizione, che ferma il cronometro a Fiorano in appena 80 secondi, 1,5 secondi prima della Superfast e 1 secondo dopo la SF90 Assetto Fiorano.

Ferrari 812 Competizione, la prova

Tutto questo ben di Dio, però, non è più disponibile. I 999 esemplari di 812 Competizione sono stati venduti prima ancora della presentazione ufficiale al pubblico, al prezzo di 499.000 euro ciascuno, optional esclusi. Niente da fare nemmeno per la 812 Competizione A, come Aperta, prodotta in 599 unità tutte vendute a circa 580.000 euro. Non resta che guardarla in foto e in video e continuare a sognarla.

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