E se il 2021 fosse per Ferrari l'anno dei record? A raccontare questa possibilità sono i numeri del terzo trimestre di Maranello, con consegne in crescita rispetto al 2020, assieme ai ricavi netti. In un panorama di crisi globale, con immatricolazioni in costante segno meno, il Cavallino sembra quindi più rampante che mai.

I numeri recitano così: 2.750 auto consegnate tra luglio e settembre 2021, 437 in più rispetto allo stesso periodo del 2020 per un +19%, +11,2% se invece le si paragonano alle consegne del terzo trimestre 2019 mentre i ricavi netti sono stati di 1.053 milioni di euro: +18,6% se paragonati al 2020 e +15,1% rispetto al 2019. Crescita costante che sembra non conoscere ostacoli in nessuno dei mercati.

La rincorsa della Cina

Il mercato di riferimento rimane quello EMEA, comprensivo quindi anche del Medio Oriente, che nel terzo trimestre 2021 ha visto consegnare 1.308 nuove Ferrari, in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno passato, mentre se si guarda da gennaio a settembre le vendite totali sono state 4.104, per una crescita del 17%. Cresce ancora di più il mercato americano che ha visto 706 Ferrari trovare casa, in aumento del 40% rispetto al terzo trimestre 2020 per un +29% nei primi 9 mesi del 2021.

Ma a stupire è la crescita esponenziale di Cina, Hong Kong e Taiwan: +109% passando dalle 119 vetture di luglio/settembre 2020 alle attuali 249, per un totale di 609 Ferrari vendute dal 1° gennaio a oggi, balzo pari al +236%. Quello cinese potrebbe così superare il mercato del resto dell'APAC (Asia Pacifico) cresciuto del 21% nel terzo trimestre (487 immatricolazioni) con 1.383 consegne da inizio anno (+24%).

In totale tra gennaio e oggi le Ferrari vendute sono state 8.206, il 27% in più rispetto al 2020. E le 10.131 del 2019 (record assoluto per Maranello) non sembrano così lontane. Volumi alti per un brand esclusivo come Ferrari, che l'esclusività continuerà a mantenerla.

A questo proposito durante la call di presentazione dei risultati trimestrali dal nuovo ad Benedetto Vigna - al debutto oggi alla presenza della stampa - ha sottolineato proprio questo concetto, specificando come l'esclusività potrà essere mantenuta anche tramite un rialzo dei prezzi. "Siamo guidati dai profitti, non dai volumi".   

Il "tiro" del V8

Regine delle vendite sono le Ferrari mosse dal V8, a +39,4% e con la Ferrari Roma grande protagonista specialmente nella Cina Continentale, assieme alla SF90 Stradale, l'hypercar da 1.000 CV le cui consegne sono iniziate proprio nel corso del terzo trimestre.

La crescita è dovuta anche all'accelerazione delle vendite della Portofino M, mentre la Ferrari 812 Superfast ha registrato un numero inferiore di consegne ma grazie agli anticipi per la sua incarnazione più potente - la Ferrari 812 Competizione - il flusso di cassa è cresciuto rispetto al 2019.

E chissà come andranno le cose quando verrà presentata la Ferrari Purosangue, primo SUV (o meglio, FUV) del Cavallino in arrivo nel corso del 2022.

Ferrari Purosangue Spy Photos side
Un muletto della Ferrari Purosangue

A giugno il piano industriale

La Purosangue sarà solo la prima delle grandi novità inserite nel nuovo piano industriale Ferrari la cui presentazione è attesa per il 16 giugno 2022.

Lì forse si conosceranno i primi dettagli sulla Ferrari elettrica in arrivo nel 2025 il cui design - stando alle parole di Flavio Manzoni, responsabile dello stile di Maranello - sarà unico. E chissà che non ci possa essere anche lo zampino del "papà" dell'iPhone Jony Ive, la cui azienda LoveFrom ha appena stretto un accordo col Cavallino Rampante.

La collaborazione con Ive e il suo team potrebbe però essere declinata sotto diversi aspetti, rafforzando il brand con partnership strategiche e un design che va al di là delle forme della carrozzeria, con connettività ed interfacce grafiche ormai fondamentali per il successo di un prodotto.

Ferrari Monza SP1 And SP2
Ferrari Monza SP1
Ferrari Monza SP1 And SP2
Ferrari Monza SP2

Ancora prima sarà il turno della nuova Ferrari Icona, l'erede delle Monza SP1 ed SP2 presentate al Salone di Parigi 2018 e attualmente in consegna ai selezionatissimi appassionati che sono riusciti ad accaparrarsene una delle 100 previste. E tra loro c'è anche Zlatan Ibrahimovic.

Tecnologia come opportunità

Un futuro da scrivere tenendo sempre davanti ciò che Ferrari è ("un'esperienza, non una semplice Casa automobilistica" ha più volte sottolineato Vigna, con la tecnologia come strada per crescere  ulteriormente, creando prodotti distintivi. E se la guida autonoma rimane ancora fuori dall'orizzonte (per fortuna, aggiungiamo noi), i vari tipi di propulsione disponibili sono delle opportunità da cogliere. Anche per raggiungere l'obiettivo di carbon neutrality fissato per il 2030.

Ferrari SF90 Stradale, la prova
Ferrari SF90 Stradale

E proprio la presenza di un amministratore delegato come Benedetto Vigna può rappresentare la carta in più per raccogliere le sfide del domani: un manager con un importante passato nel mondo della tecnologia e dei semiconduttori (la cui crisi non ha toccato Ferrari), dove tutto avviene velocemente, con tecnologie oggi moderne e domani già superate.

Nuovi record a Piazza Affari e a Wall Street

In chiusura di seduta, il titolo Ferrari ha tocccato a Piazza Affari il nuovo massimo storico: 213,3 euro (+1,19% sulla sessione precedente). Stesso andamento a Wall Street dove, con le contrattazioni ancora in corso, verso le 19.30 italiane le azioni RACE (questa la sigla del Cavallino al Nyse) quotavano 247,91 dollari (+3,41%) segnando il record assoluto.

Fotogallery: Ferrari Purosangue, nuove foto spia dei test