Il costruttore olandese di auto sportive artigianali, fondato nel 2000 da Victor Muller e Maarten de Bruijin, negli ultimi anni ha cercato, senza successo, di risollevarsi dal fallimento sancito dal tribunale alla fine del 2014.
Forse il peggio per Spyker è passato, grazie all’arrivo di un nuovo gruppo di investitori che hanno in progetto di dare il via, nel corso di quest'anno, alla produzione in serie dei modelli B6 Venator, C8 Preliator e D8 Peking To Paris.
Produzione in Russia
L’accordo, stranamente non ancora menzionato sul sito ufficiale della società, sarebbe stato raggiunto lo scorso 20 dicembre con la cordata guidata da Michail Pessis e Boris Rotenberg, un passaggio che culminerà nella costituzione della nuova azienda Spyker Group.

A capo di quest’ultima ci sarà Victor Muller e secondo il comunicato il gruppo di investitori avrebbe già iniziato la produzione dei modelli Spyker nelle proprie strutture. Viene specificato che le future auto verranno costruite in Russia, mentre il reparto ingegneristico verrà diviso tra la Federazione e la Germania.
Sarà la volta buona per la ripartenza?
I modelli verranno assemblati in un nuovo stabilimento produttivo situato in Olanda, con l’azienda che intende assumere il maggior numero possibile dei propri ex-dipendenti, così come sono previsti centri di assistenza in Costa Azzurra e nei pressi dei confini con Belgio, Francia e Lussemburgo.

Muller avrebbe dichiarato che l’accordo di collaborazione sarà “il punto di partenza per il rilancio di Spyker come produttore di auto sportive”, specificando l’arrivo di “soluzioni ibride” per i modelli futuri, nonostante il V8 termico verrà utilizzato come propulsore principale "ancora per un lungo periodo".

Non resta che aspettare i prossimi mesi per verificare se si tratterà davvero di un nuovo inizio per il costruttore olandese con l’arrivo in produzione dei concept B6 Venator e C8 Preliator oppure rimarrà l'ennesimo annuncio destinato a cadere nel vuoto.
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