Non solo la benzina. Ora anche il diesel ha iniziato in qualche caso ad avventurarsi oltre la soglia psicologica dei 2 euro al litro, a partire da diverse aree di servizio autostradali in modalità servito. Più bassa naturalmente la spesa se ci rivolge al self-service, come anche negli impianti fuori dalla grande viabilità. Ma anche qui in qualche caso ci si avvicina alla fatidica soglia.
La causa è sempre la stessa: la lunga coda della pandemia, che continua a far aumentare i costi delle materie prime in tutto il mondo. E all’appello non manca ovviamente il petrolio, da cui dipendono a cascata i prezzi di benzina e diesel. In questo momento, le quotazioni del greggio si attestano intorno ai 90 dollari al barile: tra le più alte registrate negli ultimi sette anni. Ma, forse, si comincia a intravedere una nuova luce in fondo al tunnel. Sempre che l'escalation di tensione tra Mosca e Kiev non finisca per mandare i prezzi ancor più alle stelle. La Russia, lo ricordiamo, è tra i principali produttori oil & gas al mondo.
Ponte Austria
Ma torniamo alle speranze, che arrivano da Vienna, dove gli Stati Uniti stanno cercando di ridurre i prezzi del petrolio rinegoziando l’accordo sul nucleare con l’Iran, che aprirebbe a maggiori esportazioni di greggio nei prossimi mesi. La mossa della Casa Bianca potrebbe sbloccare più di 1 milione di barili al giorno di greggio, aumentando l’offerta globale dell’1% circa.
Le quotazioni appaiono in queste ore in leggera discesa, ma come sappiamo il mercato petrolifero è sensibile a moltissimi fatto, e quello geopolitico di cui abbiamo già accennato continua a creare una certa apprensione.

Pessimismo e offerte
E infatti c'è anche chi pensa che la cavalcata dei carburanti continuerà a lungo. È il caso di Patrick Pouyanne, ceo di TotalEnergies: “Non porto buone notizie, perché i prezzi continueranno a rimanere alti”, ha dichiarato alla radio francese RTL.
La big transalpina ha deciso quindi di provare ad alleviare la pressione sugli automobilisti con uno sconto di 5 euro per tutti coloro che riforniranno 50 litri di benzina negli impianti TotalEnergies situati nelle aree rurali d'Oltralpe. L'iniziativa, che si concentra fuori dalle città dove è quindi più difficile fare a meno delle auto, durerà per 3 mesi a partire dal 14 febbraio.
I prezzi alla pompa
Dopo aver descritto il contesto, possiamo dare uno sguardo ai prezzi dei carburanti in Italia pubblicati oggi da Quotidiano Energia ed elaborati sulla base delle comunicazioni dei singoli gestori all’Osservatorio del Mise.
Il prezzo medio nazionale in modalità self della benzina si attesta a 1,826 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,819 e 1,844 euro/litro (media no logo a 1,804 euro/litro). Quanto al prezzo del diesel, sempre in modalità self, la media è pari a 1,702 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 1,698 e 1,714 euro/litro (no logo a 1,687 euro/litro).
Venendo al servito, il prezzo della benzina in media è di 1,958 euro/litro, con le compagnie che oscillano tra 1,897 e 2,042 euro/litro (no logo a 1,851). La media del diesel è arrivata invece a 1,838 euro/litro, con i singoli player tra 1,777 e 1,907 euro/litro (no logo a 1,734) e punte sulle autostrade come detto già oltre i 2 euro.
Il Gpl si muove infine tra 0,820 e 0,833 euro/litro (no logo 0,812), mentre il prezzo del metano si posiziona in media tra 1,789 e 1,823 euro/kg (no logo 1,748).
Tipo rifornimento | Benzina (€/litro) | Diesel (€/litro) |
Self service | 1,826 | 1,702 |
Servito | 1,958 | 1,838 |
Fonte: Reuters, Mise, TotalEnergies