Il Governo si sta finalmente tornando a impegnare per l'industria dell'auto, mettendo sotto la lente le difficoltà del settore e cercando di mettere a punto una strategia di sostegno completa e onnicomprensiva. Un piano organico, di cui il settore ha uno straordinario bisogno. 

Il tema è stato al centro del vertice andato in scena stamattina - in presenza e in call - tra i ministri Giorgetti (Sviluppo economico), Cingolani (Transizione ecologica), Franco (Economia) e Giovannini (Infrastrutture e mobilità sostenibili), coordinato dal sottosegretario Garofalo.

Un piano coordinato

Secondo quanto riportano fonti citate dalle principali agenzie di stampa, tra cui Ansa e Adnkronos, i quattro membri del Governo avrebbero concordato sulla necessità di mettere in campo una serie di soluzioni immediate e coordinate.

Gli obiettivi sono sia a breve termine, per aiutare la filiera a riprendersi dalla crisi in corso, che di lungo periodo, per accompagnare l'industria durante questa fase di transizione della mobilità.

Giorgetti, in particolare, avrebbe proposto una politica più stabile sull’ecobonus. L’idea sarebbe di finanziare per almeno un anno gli incentivi all’acquisto di auto a basse o zero emissioni, rottamando contemporaneamente la vecchia vettura. Il fondo a disposizione ammonterebbe a circa 1,5 miliardi di euro e darebbe una boccata d’ossigeno immediata al settore.

I punti chiave sostenuti da Cingolani andrebbero invece dalla necessità di eliminare quanto prima le auto più inquinanti, a quella di sostenere una transizione verso ibrido ed elettrico tutelando, allo stesso tempo, le fasce più deboli della popolazione, con incentivi all'acquisto e alla rottamazione che tengano conto del reddito.

Ciascun ministero, in ogni caso, avrebbe dato la sua visione convenendo di fatto sull'urgenza di una visione comune e di una strategia complessiva.

Appuntamento tra pochi giorni

Proprio perché consapevoli che l’industria ha bisogno di ricevere una mano fin da subito, i ministri si sono dati un nuovo appuntamento fra pochi giorni, al massimo una decina. Quella sarà l’occasione per discutere la proposta arrivata dal titolare del Mise: se approvata, andrebbe parzialmente incontro alle richieste fatte a più riprese dall’industria, auspica da tempo una programmazione almeno triennale degli incentivi.

Ma non si parlerà solo di ecobonus, perché il Governo dovrà decidere anche come aiutare l’industria alla conversione verso l'elettrico, in una prospettiva di visione più lunga. Il veicolo normativo, secondo alcuni osservatori, potrebbe essere il prossimo decreto sulle Bollette. Staremo a vedere.