Come può una joint-venture tra un colosso cinese dell'auto e uno studio di ingegneria americano dare vita a una nuova azienda tutta italiana con sede a Reggio Emilia che si dedicherà a costruire auto sportive e di lusso? La cosa è possibile se il nome di questa nuova realtà è Silk-FAW e se l'ambiziosa startup unisce le forze di FAW, secondo costruttore cinese, con quelle del finanziare e venture capitalist americano Jonathan Krane e con i migliori talenti della Motor Valley italiana.
Silk-FAW è nata nel 2020, ha sede a a Reggio Emilia e oltre a Krane come fondatore, ceo e presidente vede la presenza nel capitale del gruppo cinese FAW che ha tra i suoi marchi di auto, camion e autobus, ha anche le famose berline di rappresentanza Hongqi. Nel polo produttivo emiliano è previsto anche un Campus dedicato a innovazione e design e dal 2023 partirà la costruzione di auto sportive, berline, SUV di lusso e CUV (Crossover Utility Vehicle). Per farsi conoscere al mondo, la nuova realtà italo-americana-cinese debutterà sul mercato con l'hypercar ibrida plug-in S9 disegnata da Walter De Silva.
Dal 2023 l'hypercar ibrida, poi 6 modelli, anche elettrici
Gli obiettivi e il piano prodotti di Silk-FAW sono molto ambiziosi e puntano alla produzione a partire dal 2023 di un'intera gamma modelli che sarà inaugurata proprio dalla Hypercar S9 e comprenderà ben 6 nuovi modelli. Questi saranno divisi in tre fasce di prezzo, da 300.000, 150.000 e 100.000 euro con due modelli per ogni range. Le vetture saranno berline, coupé, spider e SUV, tutti sportivi e di lusso su una piattaforma in alluminio "space frame", per un totale di 160.000 veicoli prodotti ogni anno. Le 6/7.000 auto della fascia top di gamma verranno prodotte nel nuovo stabilimento italiano di Reggio Emilia, mentre le altre usciranno dagli stabilimenti cinesi di FAW a Changchun.

Anno di fondazione | 2020 |
Fondatori | Jonathan Krane |
Sede e produzione | Reggio Emilia |
Numero dipendenti | 1.050 (entro il 2025) |
Fatturato dell'ultimo bilancio | N.D. |
Silk-FAW punta davvero in alto, nel segmento delle auto sportive e di lusso che garantiscano una "guida emozionante e unica, tecnologia all'avanguardia e materiali innovativi". La neonata azienda multinazionale col cuore in Italia si farà conoscere con l'hypercar S9 commercializzata in Cina col marchio Hongqi e nel resto del mondo con un nuovo brand ancora da definire. Le prime auto elettriche al 100% saranno presentate a partire dal 2024.
Le supercar
In attesa di ufficializzare le caratteristiche dei futuri modelli sportivi S7, S5 e S3, Silk-FAW si presenta al mondo con l'Hypercar S9 che ha avuto la sua anteprima europea (ancora come prototipo) a Milano al Salone Internazionale del Mobile 2021.

Parliamo di una bassa e filante coupé ibrida plug-in disegnata e progettata da Walter De Silva che stupisce sia per il suo stile che per le prestazioni promesse dal motore 4.0 V8 biturbo benzina e dai tre motori elettrici per un totale di 1.400 CV.
Silk-FAW Hypercar S9
La spettacolare Silk-FAW Hypercar S9 è una coupé biposto a motore posteriore-centrale con telaio e carrozzeria in carbonio a fibra lunga che sarà prodotta in 500 esemplari a partire dal 2023, ciascuno con un prezzo base di 2 milioni di euro. Le informazioni al momento disponibili ci parlano di una meccanica ibrida plug-in di altissimo livello che prevede la presenza in posizione centrale-posteriore de un motore a benzina e altri tre elettromotori per arrivare a i citati 1.400 CV.

Scheda Tecnica | Silk-FAW Hypercar S9 |
Misure (Lung. x Alt. x Passo) | N.D. |
Telaio / Carrozzeria | Carbonio / Carbonio |
Peso | 1.450 kg |
Motore | V8 biturbo 4.0 l + 3 motori elettrici (1.400 CV) |
Trazione | Integrale |
Cambio | Automatico 8 marce |
Accelerazione 0-100 km/h | <2 secondi |
Accelerazione 0-200 km/h | <6 secondi |
Velocità massima | >400 km/h |
Anno di lancio | 2023 |
Numero di esemplari previsti | 500 |
Prezzo indicativo | 2.000.000 euro |
Scendendo un po' più nel dettaglio vediamo che il motore a benzina è un V8 biturbo di quattro litri che da solo sviluppa 850 CV da 7.250 a 8.000 giri/min. Nel cambio automatico a 8 marce è installato un primo motore elettrico da 68 CV che porta la potenza complessiva sull'asse posteriore a 918 CV, con 850 Nm di coppia massima.
A questi si aggiungono poi due motori elettrici all'avantreno (uno per ruota da 265 CV e 1.300 Nm) che contribuiscono alla trazione con altri 530 CV. L'insieme di tutti questi propulsori porta il totale a circa 1.400 CV che tecnicamente non corrispondono alla somma matematica delle potenze in gioco (918 + 530 CV), ma consentono una velocità massima superiore ai 400 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 2 secondi. Anche lo 0-200 in meno di 6 secondi promette bene, così come lo 0-300 in meno di 11 secondi, un tempo che le permetterebbe di battere i 12,1 secondi della Bugatti Chiron Super Sport.


Tra le altre raffinatezze tecniche della Silk-FAW Hypercar S9 si segnalano anche le sospensioni adattive, l'aerodinamica attiva in coda, i freni carboceramici, differenziale posteriore con torque vectoring e connettività con tecnologia predittiva.
Il fondatore e gli specialisti italiani
A fondare la Silk-FAW è stato Jonathan Krane, il venture capitalist americano che ha basato la sua esperienza lavorativa nello sviluppo di business con la Cina. Grazie ai suoi rapporti molto stretti con la realtà cinese, alle attività di investitore e ai consolidati rapporti con la cinese FAW. La grande azienda di stato cinese, famosa anche per le joint-venture con GM, Toyota e Volkswagen, aveva già nei suoi piani la produzione di un'hypercar per celebrare i 70 anni della Repubblica Popolare Cinese e ha trovato nell'americana Silk EV il suo interlocutore di riferimento per il progetto.

La Silk EV, fondata e guidata da Krane, è una società con sede a New York che si occupa di ingegneria e design automobilistico e dal 2020 detiene la maggioranza azionaria della joint-venture Silk-FAW creata con FAW. Per lo sviluppo e la produzione della Hypercar S9 e delle future sportive del marchio è stata scelta la Motor Valley italiana, nello specifico l'area di Reggio Emilia dove tra fine marzo e aprile 2022 inizierà a sorgere il Campus, un centro di innovazione tecnologica, ingegneria e design con varie funzioni e una superficie di 360.000 mq.

Qui lavoreranno a brevissimo circa 600 persone dedicate alla parte ricerca e sviluppo e il progetto "Officina dei Talenti" avviato con le università italiane per l'assunzione di 200 ricercatori assunti con un contratto triennale rinnovabile. Al momento sono stati trovati già 25 ricercatori grazie a partnership con il Politecnico di Torino e di Milano e le università di Bologna, Modena, la Federico II di Napoli, Pisa e Trento.

Ricercatori e ingegneri si occuperanno di progettazione e costruzione di pacchi batteria, motori elettrici, software e integrazione, che si sommeranno agli operai dei reparti di assemblaggio, lastratura alluminio, verniciatura, e revisione. A regime (nel 2025) saranno 1.050 le persone che lavoreranno nella sede italiana di Silk-FAW, più tutto l'indotto dei fornitori locali e partner globali. Tra questi si può ad esempio citare IMA Group per l'industrializzazione dei motori elettrici e degli assali.
Denominazione ufficiale | Silk‑FAW Automotive Group Italy S.r.l. |
Sede | Viale Bernardino Ramazzini, 39b - 40124 Reggio Emilia - Italia |
Sito web ufficiale | https://www.silkfaw.com/en/ |
Orgogliosamente italiano è anche tutto il team di manager, ingegneri, tecnici e designer entrati nella squadra di Silk-FAW. Oltre al già citato responsabile dello stile Walter De Silva, nel nuovo team emiliano ci sono infatti Roberto Fedeli, Executive Vice President Innovation & Technology con una lunga esperienza in Ferrari, BMW e FCA e il Managing Director Katia Bassi, ex Ferrari e Lamborghini.


I piani per il futuro
Scendendo un po' più nel dettaglio del piano industriale di Silk-FAW illustratoci da Roberto Fedeli, vediamo che il futuro non è fatto solo di hypercar e supercar, puntando comunque su modelli sportivi e di lusso. Nello specifico saranno sette i modelli offerti da qui al 2025, con due presentazioni all'anno e quattro fasce di prezzo. Parliamo quindi della S9 già svelata in forma di prototipo, delle elettriche S7 in versione coupè e CUV, delle S5 SUV e berlina e delle S3, sempre SUV e berlina. Nella tabella che trovate qui sotto è schematizzata la gamma completa dei modelli Silk-FAW, con i livelli di prezzo, le tipologie, le previsioni produttive annue e il luogo di produzione.
Fascia di prezzo | Nome e tipologia | Produzione annua | Luogo di produzione |
2.000.000 euro | S9 (hypercar) | 200 | Reggio Emilia (Italia) |
300.000 euro | S7 (CUV elettrica) S7 (coupé elettrica) | 6.000/7.000 | Reggio Emilia (Italia) |
150.000 euro | S5 (SUV) S5 (berlina) | 50.000 | Changchun (Cina) |
100.000 euro | S3 (SUV) S3 (berlina) | 100.000 | Changchun (Cina) |
In totale dovranno essere circa 160.000 le vetture Silk-FAW che usciranno ogni anno dagli stabilimenti italiani e cinesi, con una quota di 6/7.000 vetture costruite a Reggio Emilia. Al top di gamma, terminata la produzione della S9, ci saranno le sportive elettriche S7 in versione coupé e SUV, con un range di prezzo vicino ai 300.000 euro e produzione italiana. Subito sotto, attorno ai 150.000 euro ci sono le S5, seguite dalle S3 con listini sui 100.000 euro.

Il mercato a cui si rivolge Silk-FAW è globale, con particolare attenzione a Cina, Europa, America e Medio Oriente. Anche la rete di distribuzione si baserà sia sui punti vendita cinesi che su un nuovo network di concessionarie che sarà definito a breve, sia fisiche che virtuali. a livello di capitali al momento Silk-FAW fa affidamento su un pool internazionale di piccoli investitori che hanno il compito di far decollare le operazioni, con un'apertura prevista ai grandi investitori al consolidamento delle attività.