La (lunga) attesa per l'entrata in vigore ancora non è ancora finita e gli incentivi auto 2022 continuano a far discutere dentro i palazzi della politica. A sollevare alcuni interrogativi sul funzionamento dell’ecobonus sono oggi due deputati del Movimento 5 Stelle: Azzurra Cancelleri e Giuseppe Chiazzese.
“Le modalità di accesso agli incentivi – scrivono i pentastellati in una nota – generano diversi dubbi interpretativi, per questo ieri abbiamo presentato un’interrogazione indirizzata al ministero dello Sviluppo economico chiedendo di chiarire l’effettiva portata dei vincoli per l’accesso ai bonus”.
Il nodo dei 180 giorni
Ma quali sono i problemi che vengono denunciati? In vista dell'interrogazione i parlamentari li indicano con alcune righe: “Oggi – osserva in particolare Cancelleri – la legge prevede che per accedere agli incentivi occorra il rispetto di due precisi vincoli, quali l’obbligo di consegna dell’auto da parte del venditore entro i 180 giorni dalla stipula del contratto di acquisto e che l’acquirente beneficiario del bonus mantenga la proprietà sull’auto per un periodo non inferiore a 12 mesi dall’immatricolazione”.
“Come segnalato dalla maggior parte delle Case automobilistiche – continuano poi i pentastellati – tali limiti non risultano però praticabili in concreto. Così, ad esempio, l’obbligo di consegna risulta difficilmente adempibile nel termine massimo di 180 giorni come previsto dalla normativa, perché, per la maggior parte delle auto acquistate con gli incentivi, si deve procedere con la previa ordinazione dalla Casa di produzione, i cui tempi generalmente si aggirano tra i 300 e i 400 giorni”.

E il vincolo di proprietà?
Una grana di cui vi abbiamo parlato anche noi, che richiede evidentemente un intervento dall'alto per essere risolta. C’è poi anche un’altra situazione da sanare, cioè il vincolo di proprietà per 12 mesi, su cui interviene Chiazzese:
“Non si comprende ad esempio cosa deve intendersi per vincolo di proprietà sull’auto, e cioè se per i dodici mesi successivi all’acquisto l’acquirente deve semplicemente mantenere la titolarità del diritto di proprietà o se occorre mantenere anche l’iscrizione del veicolo presso il Pubblico registro automobilistico. Un punto certamente nevralgico per quanti, dopo l’acquisto ma prima che il termine di dodici mesi sia interamente trascorso, dovessero decidere di trasferirsi all’estero”.
In ballo c'è poi anche il tema di chi possa trovarsi a dover pagare (e in che modo) per le eventuali irregolarità. Nel frattempo, i dati sulle immatricolazioni di aprile non fanno che confermare l'estrema urgenza di mettere in campo quanto prima il nuovo ecobonus, che difficilmente potrà diventare operativo prima della metà del mese.