Si continua a discutere sugli incentivi auto 2022, tra quello che c'è e quello che manca. Un nuovo capitolo è stato scritto oggi durante il question time alla Camera, nel quale il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha risposto alle critiche dei parlamentari sul tema.
Critiche arrivate per bocca degli onorevoli Luca Sut e Giuseppe Chiazzese (entrambi appartenenti al Movimento 5 Stelle), a sottolineare soprattutto gli alti limiti di emissioni CO2 (fino a 135 g/km) e gli altrettanto bassi tetti ai prezzi delle auto elettriche acquistabili con gli incentivi 2022.
Cosa sono le auto "non inquinanti"?
Nei loro interventi i due parlamentari hanno quindi nuovamente mosso critiche al Governo, ricordando come "la direttiva europea 1161 del 2019 definisce per veicoli puliti un limite di 50 g/km di CO2 e non di 135 come lei ha inserito nel DPCM". Un limite, quello degli incentivi auto 2022, che il Ministro Giorgetti ha ricordato essere figlio della concertazione tra 4 ministeri, stabilito soprattutto per incentivare il rinnovamento del parco auto italiano (tra i più anziani d'Europa), tenendo a mente il principio della neutralità tecnologica, tema molto caro al Ministro e Roberto Cingolani, Ministro per la transizione ecologica.
Giorgetti ha infatti sottolineato come "anche i mezzi con motore endotermico di ultima generazione e prossimamente Euro 7 danno un effettivo e tangibile contributo all'attenuazione dell'impatto ambientale", frase che ribadisce ancora una volta l'intenzione di non andare ancora "all in" sull'elettrico.
Il problema dei prezzi
Elettrico per il quale, secondo Sut e Chiazzese, i limiti di 35.000 euro IVA esclusa rappresentano tetti troppo bassi, a lasciare fuori dagli incentivi auto 2022 modelli con autonomie maggiori e soprattutto in grado di ricaricarsi presso le colonnine superfast, per le quali il Governo sta stanziando numerosi fondi.
Il decreto è solo il primo tassello che si inserisce in un quadro più ampio e prevede misure che sono state tarate per essere da un lato operative nel più breve tempo possibile, dall'altro calibrate in modo da rendersi appetibili anche nell'attuale fase critica del mercato, per una fascia quanto più ampia possibile di utenti, escludendo gli acquisti di auto di lusso o comunque dal costo elevato. L'esistenza di un ammontare limitato di risorse per il 2022 ha in altre parole imposto un razionale utilizzo delle stesse, privilegiando da un lato per l'anno in corso l'incentivo alla domanda in ragione della possibilità di attuazione immediata, dall'altro ha determinato le scelte sulle concrete misure, con l'individuazione di tetti massimi per i prezzi d'acquisto che consentono l'utilizzo razionale delle risorse spalmate su un più ampio numero di autovetture
Un tetto al prezzo dovuto anche a un fondo limitato per gli incentivi (620 milioni di euro) che, fosse stato più alto, avrebbe rischiato di terminare in poco tempo con un numero minore di auto elettriche vendute, senza permettere quindi l'auspicato rinnovo del parco auto italiano.
"Ampliare il più possibile la platea degli acquirenti" ha aggiunto Giorgetti è stato fatto "nella consapevolezza che le risorse limitate impongono un loro utilizzo in via prioritaria per utenti che altrimenti non potrebbero accedere, per motivi economici, all'acquisto di questa tipologia di veicoli".
Il Ministro ha poi ricordato come nel DPCM è prevista la possibilità di rimodulare tetti e fondi, in base all'andamento del mercato. Gli incentivi auto del prossimo anno, nonostante ci sia già una tabella dei soldi che verranno stanziati, potranno variare.
Nell'immediato futuro potranno essere opportunamente rivalutate le soglie di accesso alle singole singole misure, sia dal punto di vista di impatto ambientale, sia in merito all'ammontare dei tetti massimi di spesa dei singoli contributi