Sì, quella che avete visto in foto è davvero una Renault Espace senza tetto e parabrezza. E, soprattutto, non è un rendering, ma un’incredibile one-off realmente esistita nel 1998.

La Sbarro Espera Espace Spider fu concepita per accompagnare VIP e celebrità nel giro d’onore prima della 66edizione della 24 Ore di Le Mans e rimane tutt’oggi uno dei prototipi più folli mai costruiti.

Un’Espace da corsa per i VIP

Il concept fu disegnato dagli studenti della scuola Espera Sbarro in collaborazione con gli ingegneri Renault e Matra. La Renault Espace fu scelta essenzialmente per questioni d’immagine (all’epoca era il modello portabandiera della Losanga) e di praticità. L’auto, infatti, avrebbe dovuto ospitare cinque persone.

Sbarro Espera Renault Espace Spider (1998)
Sbarro Espera Renault Espace Spider (1998)

I progettisti, quindi, optarono per la rimozione totale di tetto e parabrezza creando due postazioni “carenate” al posto dei sedili anteriori. Dietro al pilota con guida a destra e al co-pilota, c’era un supporto centrale per irrigidire la scocca della vettura e tre sedili Recaro da corsa disposti a triangolo.

Oltre a ciò, la Renault presentava carreggiate più larghe di 14 cm e un’altezza da terra ridotta di 25 mm. Senza contare le ruote con cerchi da 18” (all’epoca una rarità anche tra i modelli più sportivi) e i giganteschi pneumatici da 255/35 davanti e 335/30 dietro (anche se l’auto era a trazione anteriore).

Renault, una storia di monovolume fuori dall’ordinario

A rendere ancora più assurdo il concept c’era un motore V6 da 194 CV a 24 valvole. Questo propulsore venne poi reso disponibile sull’Espace di serie per qualche anno ed era abbinato ad un cambio automatico a 4 rapporti.

Ora, l’unico esemplare mai costruito di Espace Spider è custodito nel Museo Matra di Salbris, in Francia. Ma di monovolume strane Renault non c'è stata solo questa.

Renault Espace F1 Concept (1994)

Ci limitiamo a citare la Espace F1, un’incredibile versione da pista con motore V10 creata nel 1994 per celebrare i successi nel mondiale (come fornitore di motori) e l’Avantime con motore 3.0 V6. Con un design (fin troppo) “avanti” per i suoi tempi caratterizzato da forme futuristiche e solo due portiere, quest’ultima riusciva ad erogare 207 CV.

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