Citroen si è sempre caratterizzata per modelli e soluzioni originali. La 2CV, la DS degli anni ’60 e ’70, la CX e buona parte delle auto lanciate negli ultimi 20 anni hanno cercato di rompere gli schemi e distinguersi dalla concorrenza in termini di stile e di comfort offerti.

Nella storia del marchio francese è sempre mancata, però, una sportiva a motore centrale. Uno dei pochi esperimenti in questo campo è stata la Osee uno stravagante modello presentato nel 2001 al Salone di Ginevra.

Fatta per sorprendere

Sulla presentazione della Osee contava tanto non solo Citroen, ma anche Pininfarina, lo studio di design dietro alla creazione della sportiva. Per l’azienda torinese erano i primi anni dell’approccio con l’automotive francese e, dopo aver disegnato le Peugeot 306 Cabriolet e 406 Coupé, c’era la volontà di consolidare la partnership con l’allora PSA col lancio di un modello capace di “osare” (per parafrasare il nome del concept) davvero tanto.

Il risultato fu un curioso prototipo con un look futuristico e forme da supercar di razza. Lunga 4,15 metri e alta solo 1,16 m, la Osee era sicuramente capace di attirare l’attenzione e di distinguersi grazie ad alcune aggiunte inedite per un modello Citroen.

Citroen Osee (2001)

L’auto, infatti, aveva tre posti, con quello del guidatore posizionato al centro e quelli dei passeggeri spostati indietro come nella McLaren F1. Inoltre, il concept non aveva le portiere, ma, come in un jet, l’intero cockpit si sollevava idraulicamente tramite un comando da remoto.

In più, al posto degli specchietti retrovisori era montato uno schermo LCD che mostrava al guidatore una visuale posteriore dall’interno del veicolo.

Un progetto sfortunato

Come mai, pur con tutte queste innovazioni, la Citroen Osee non entrò in produzione? Tra le principali cause ci fu il motore: un 3.0 V6 da 200 CV e 267 Nm abbinato ad un cambio manuale a 5 rapporti. Valori troppo bassi per rendere veramente appetibile questa sportiva in un segmento dominato all’epoca da modelli con almeno 300 o 400 CV.

Citroen Osee (2001)

In aggiunta, allo stesso Salone di Ginevra l’Osee (che comunque ricevette il premio di “Best in Show) venne eclissata a livello mediatico dal debutto della C5 Break, la versione famigliare della berlina d’Oltralpe. Ecco perché alla fine il rapporto tra Pininfarina e Citroen non decollò e il concept è rimasto una pura one-off.

Fotogallery: Citroen Osee (2001)