Il mondo della tecnologia (ma non solo) è pieno di prodotti nati troppo presto, arrivati in periodi in cui il pubblico non era pronto a capirli e quindi a comprarli. Nel mercato dell'auto gli esempi sono tanti e tra questi un posto d'onore va dato alla Renault Avantime.
Un modello decisamente "avanti" (anche nel nome), con soluzioni stilische e meccaniche particolarissime che non aiutarono a farla amare dagli automobilisti, vendendo poche (pochissime) unità. E ora, al pari di modelli a tiratura limitata, è una chicca per appassionati del genere.
La moda prima della moda
Oggigiorno non ci stupiamo più nel vedere alti SUV assumere forme da coupé, con lunotti a scendere dolci verso accenni di code, tetti spioventi e un mix di stili più o meno riusciti. Il mercato li premia, piacciono al pubblico e non c'è (quasi nessun) marchio che non ne abbia almeno uno a listino.
Un successo che non appartiene invece alla storia della Avantime, nata come provocante concept di una monovolume a 2 porte (quasi una contraddizione in termini) nel 1999 e diventata poi un'auto di serie un paio d'anni dopo, a firma di Thierry Metroz, oggi a capo dello stile di DS. Forse nessuno se lo sarebbe aspettato, eppure la meccanica della bestseller Espace si cambiò d'abito diventando - grazie all'aiuto di Matra - un oggetto fuori dagli schemi, per coppie desiderose di spazio o famiglie che alla praticità preferivano lo stile.
Uno stile spalmato su più di 4,6 metri di lunghezza e fatto da linee taglienti, ampie superfici vetrate (con particolarissimo lunotto curvo) e 2 sole portiere. Ma non 2 portiere classiche: al di là dell'assenza di cornice per permettere un ingresso il più agevole possibile c'era una doppia cinematica, soluzione tecnica raffinata e costosa.
Altra particolarità era l'assenza di montante centrale, cosa che richiese l'adozione di montanti posteriori spessi e "nascosti" grazie alla finitura bicolore usata anche per delimitare le parti di carrozzeria in composito e il tetto in alluminio.
Sportiva ma non troppo
Una monovolume sportiva nelle linee ma non esagerata per quanto riguarda ciò che c'era sotto al cofano, con la punta di diamante rappresentata dal V6 24V di 3 litri e 207 CV firmato Renault Sport accoppiato a un cambio manuale a 6 marce. Forse troppo esagerato e allora ecco arrivare in un secondo momento il 2.0 Turbo a benzina da 165 CV, raro e abbastanza ricercato, e il 2.2 dCi da 150 CV.
Youngtimer d'eccezione
Oggi come oggi la Renault Avantime, almeno quelle prodotte nel 2001, può essere iscritta come youngtimer, il fatto però è che le quotazioni non sono certo "popolari". La V6 può sfiorare i 40.000 euro, mentre la media si aggira intorno ai 15.000/20.000 km.