Il periodo sarà tra i più caldi dell’anno. Perché a dirlo non sarà solo il termometro, ma anche le strade della Penisola, che cominceranno a ripopolarsi di automobilisti vogliosi di un po’ di meritato riposo. Per quei giorni, l’8 luglio prossimo, è fissata la scadenza del decreto taglia accise.
Dalle parti di Palazzo Chigi, però, sarebbe già iniziato il lavoro per mitigare gli aggravi alla pompa, con un nuovo intervento per ridurre le tasse sui carburanti. Si tratterebbe del quarto in pochi mesi, ma stavolta con un orizzonte temporale che potrebbe essere ben più lungo. Lo riporta Repubblica, indicando anche le potenziali cifre in ballo. Del resto, l'articolato stop al petrolio russo comporterà un riposizionamento strutturale del mercato su cui sarà indispensabile intervenire.
Quasi 1 miliardo al mese
L’idea, che al momento è più un’ipotesi che un vero e proprio piano organico, è di destinare al colpo di forbice per benzina e diesel circa 900 milioni di euro al mese a partire da agosto, mantenendo la misura in vigore per tre-cinque mesi. Il tesoretto consentirebbe di coprire tutto o buona parte del 2022, fino a quando l’embargo al petrolio russo non diventerà pienamente operativo.
Attualmente, il taglio viene a costare circa 1 miliardo al mese. Inizialmente era previsto fino al 21 aprile, ma è stato prorogato prima al 2 maggio e poi, appunto, all’8 luglio. Ora potrebbe rimanere in vita ancora di più, ma solo se considerato veramente necessario.
Un provvedimento che darebbe una boccata d’ossigeno in un periodo chiave per gli spostamenti in auto, considerato che benzina e diesel continuano a salire: anche oggi si registrano infatti rialzi sulla rete, con le compagnie che portano all’insù i prezzi raccomandati di 2-4 centesimi. Pure il petrolio è in salita: il Brent, il riferimento europeo, si avvicina inesorabilmente ai 123 dollari al barile.
I prezzi di oggi
Vediamo quindi i prezzi dei carburanti in Italia pubblicati oggi da Quotidiano Energia ed elaborati sulla base delle comunicazioni dei singoli gestori all’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico.
Il prezzo medio nazionale in modalità self della benzina si attesta a 1,914 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,908 e 1,932 euro/litro (media no logo a 1,905 euro/litro). Quanto al prezzo del diesel, sempre in modalità self, la media è pari a 1,831 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 1,807 e 1,853 euro/litro (no logo a 1,819 euro/litro).
Venendo al servito, il prezzo della benzina in media è di 2,049 euro/litro, con le compagnie che oscillano tra 1,991 e 2,135 euro/litro (no logo 1,958). La media del diesel è arrivata invece a 1,973 euro/litro, con i singoli player tra 1,892 e 2,060 euro/litro (no logo 1,873).
Il Gpl si muove infine tra 0,837 e 0,851 euro/litro (no logo 0,824), mentre il prezzo del metano si posiziona in media tra 1,725 e 1,924 euro/kg (no logo 1,785).
Prezzi benzina e diesel all’1 giugno 2022
Tipo rifornimento | Benzina (€/litro) | Diesel (€/litro) |
Self service | 1,914 | 1,831 |
Servito | 2,049 | 1,973 |
Fonte: la Repubblica