Scadeva oggi, 2 maggio, il taglio delle accise su benzina e diesel entrato in vigore a metà marzo per dare un aiuto gli automobilisti contro il caro carburanti, scoppiato nei mesi scorsi e aggravato dall’invasione russa in Ucraina.
Ma il Governo ha appena prorogato l’intervento, con il nuovo orizzonte temporale che copre anche tutto il mese giugno e si estende fino all’8 luglio. Prevista anche una riduzione per il metano auto, con l’azzeramento dell’aliquota di accisa e il taglio al 5% dell’Iva. La decisione arriva dopo la riunione del Consiglio del Ministri.
Proroga tagli accise, come funziona
Si tratta della seconda proroga della misura su benzina e diesel, prevista inizialmente fino al 21 aprile e allungata poi per altri 10 giorni. Ma come funziona?
È una sforbiciata del prezzo alla pompa di 25 centesimi al litro da applicare sulle accise, che sono la componente fissa delle tasse sui carburanti.
Nello specifico, il taglio è pari a 8,5 centesimi al litro, sia alla verde che al gasolio (8,516 centesimi, per essere precisi). Il risparmio sale però a 10,4 cent/litro, considerando l’Iva, e arriva a 25 centesimi unendo gli effetti del decreto recante le “misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”.
Secondo le fonti la manovra, che contiene anche altri interventi in aiuto a famiglie e imprese, costerà all'Esecutivo tra i 6 e gli 8 miliardi di euro, di cui 2 destinati proprio alla proroga del taglio delle accise sui carburanti.
A proporre per primi l'intervento erano stati i gestori della rete carburanti, che avevano lanciato un appello in direzione del Governo. Le grida di aiuto non sono rimaste ascoltate, perché il ministro Cingolani ha poi annunciato l’atteso provvedimento dall’Aula della Camera.
Ma i prezzi nel frattempo sono di nuovo in salita, tanto che oggi si registrano aumenti fino a 2 centesimi, con il diesel di nuovo sopra la benzina. Serviva una nuova mossa dell’esecutivo, che intervenendo anche sul metano va incontro alle richieste delle associazioni dei distributori, che avevano annunciato uno sciopero dal 4 al 6 maggio se il Governo non avesse fatto qualcosa per ridurre l’Iva. La protesta, a questo punto, potrebbe essere revocata.
Carburanti, i prezzi di oggi
Vediamo quindi i prezzi dei carburanti in Italia pubblicati oggi da Quotidiano Energia ed elaborati sulla base delle comunicazioni dei singoli gestori all’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico.
Il prezzo medio nazionale in modalità self della benzina si attesta a 1,798 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,792 e 1,814 euro/litro (media no logo a 1,784 euro/litro). Quanto al prezzo del diesel, sempre in modalità self, la media è pari a 1,815 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 1,801 e 1,841 euro/litro (no logo a 1,800 euro/litro).
Venendo al servito, il prezzo della benzina in media è di 1,931 euro/litro, con le compagnie che oscillano tra 1,888 e 2,003 euro/litro (no logo 1,836). La media del diesel è arrivata invece a 1,948 euro/litro, con i singoli player tra 1,915 e 2,024 euro/litro (no logo 1,851).
Il Gpl si muove infine tra 0,849 e 0,872 euro/litro (no logo 0,854), mentre il prezzo del metano - destinato nei prossimi giorni a subire una decisa discesa col decreto di oggi - si posiziona in media tra 2,076 e 2,342 euro/kg (no logo 2,075).
Prezzi benzina e diesel al 2 maggio 2022
Tipo rifornimento | Benzina (€/litro) | Diesel (€/litro) |
Self service | 1,798 | 1,815 |
Servito | 1,931 | 1,948 |