Dopo diversi mesi, l'Europa dell'auto è tornata a registrare numeri positivi per quanto riguarda le immatricolazioni di veicoli nuovi. In termini di volume il mese di agosto ha registrato il primo dato "verde" dell'anno, con un +3,4%, pari a 748.961 unità.
Nonostante questo però, il mercato in negativo del Vecchio Continente fatica ancora a vedere una nuova luce, un dato che emerge analizzando la tendenza dei primi 8 mesi dell'anno (-11,8% con 7.221.379 unità).
I dati per Paese
Ad agosto molti dei mercati europei hanno registrato numeri positivi. Tra questi l'Italia (+9,9%), così come la Francia (+3,8%), la Germania (+3,0%) e la Spagna (+9,1%).
Allo stesso tempo, anche il Regno Unito ha registrato una percentuale positiva sulle immatricolazioni di auto nuove (+1,2%) seppur piccola, così come i paesi dell'Est Europa che, però, hanno registrato percentuali piuttosto cospicue.
Chi ha venduto di più
Nell'ultimo mese di questa estate 2022, la quota di mercato del Gruppo Volkswagen è aumentata rispetto allo stesso mese nel 2021 dal 25,8% al 26,5%, con 198.443 unità immatricolate (+6,3%); bene tutti i marchi ma in particolare Porsche (+32,2%) e Skoda (+11,8%).
Nello stesso periodo, la quota di Stellantis è passata dal 17% del 2021 al 18,3% del 2022 (136.721 unità, +11%); tutti i marchi al suo interno hanno registrato un segno positivo, tranne Jeep (-48,7%) e Fiat (-3,5%).
Stabile il Gruppo BMW al 7,2% (53.911, +3,4%), mentre cala la quota di mercato del Gruppo Hyundai dal 10% al 9,7%, come anche quella del Gruppo Renault passata dall'9,5% del 2021 all'8,7% di agosto 2022.
Un luglio negativo quasi per tutti
Per quanto riguarda invece il mese di luglio, il mercato ha confermato il trend negativo del semestre precedente, segnando un -10,6% rispetto al 2021 per un totale di 874.947 auto immatricolate, contro le 978.923 unità.
A segnare i dati peggiori sono stati i Paesi nord europei, in particolare la Danimarca (-26,6%) e la Finlandia (-26,5%). Anche la Germania e l'Austria hanno registrato delle percentuali negative per il mese di metà estate, segnando, rispettivamente, un -12,9% e un -19,3%. Non male però l'Italia, che si è mantenuta piuttosto stabile registrando soltanto un -0.8% rispetto allo stesso mese del 2021.