La concept Nissan Judo debutta al Salone di Tokyo del 1987, presentandosi come un'auto a ruote alte con carrozzeria da SUV, ma senza dichiararsi tale. Lunga poco meno di quattro metri, si svela per la prima volta con gomme adatte anche a percorrere tratti sabbiosi.

Nel corso dell'evento attira l'attenzione del pubblico per le sue forme diverse dal solito, per il tetto rimovibile in stile "targa" e per il motore, un quattro cilindri turbo da 2 litri in grado di produrre ben 210 CV e 265 Nm di coppia. Scopriamo come è fatta.

Anticipatrice dei SUV

Le linee esterne della Judo non lasciano intendere altro, si tratta di un'auto che vuole anticipare un nuovo concetto di mobilità, il SUV. Se infatti le sue forme tondeggianti vi ricordano qualcosa è perché a veicoli come lei si sono ispirati, nello stesso periodo, diversi costruttori per produrre altre auto a ruote alte.

Partendo dal frontale, sopra al paraurti rigorosamente in plastica grezza trovano posto quattro fanali tondi, con funzione di anabbaglianti e abbaglianti. Tra di loro c'è una piccola griglia di raffreddamento e sotto la tradizionale targa (quadrata per il Giappone).

Il cofano lungo è dedicato a coprire il motore, di grandi dimensioni per gli standard dell'epoca. Come anticipato si tratta di un 2.0 turbo da ben 210 CV e 265 Nm di coppia, naturalmente abbinato a una trazione integrale permanente, direttamente derivata da quella della Skyline GT-R dell'epoca.

Nissan Judo (1987)

Nissan Judo (1987)

Nissan Judo (1987)

Nissan Judo (1987)

Nissan Judo (1987)

Nissan Judo (1987)

L'abitacolo della Nissan Judo nel 1987, nonostante presentata sottoforma di concept, appare già pronto per la produzione in serie, con alcune dotazioni di rilievo come un registratore a cassette, un caricatore CD e perfino un equalizzatore multitraccia. I sedili sono rivestiti con un tessuto pratico, facile da lavare e che non si scalda al sole. 

Nissan Judo (1987)

Nissan Judo (1987)

Se volete acquistarne una, sappiate che questa particolare concept giapponese non è mai arrivata in produzione per la vendita al pubblico, restando un esercizio di stile "da museo" unico nel suo genere. Nonostante questo, ha anticipato però un importante concetto di mobilità; il SUV.

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