Più privacy quando si sta al volante. Lo chiedono dieci associazioni europee – compresa Fia, di cui fa parte l’Automobile Club d’Italia (Aci) – alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e al Collegio dei commissari.

L’appello è in una lettera aperta, firmata Adpa, Airc, Cecra, Clepa, Egea, Etrma, Fia, Figiefa, Insurance Europe e Leaseurope, e indirizzata a Bruxelles per dare più forza alla campagna “My Car, My Data” (“Mia l’auto, miei i dati”). Vediamo di cosa si tratta.

“Fate presto”

“Urge una legislazione europea che regoli l’accesso ai dati prodotti dai veicoli. Basta con il continuo slittamento dei termini: non si può più aspettare!” esordisce la missiva, che nelle righe successive spiega cosa sta succedendo.

Le associazioni ricordano che “i dati dei veicoli non includano soltanto dati operativi (velocità, posizione, manutenzione, chilometraggio, livelli olio…), ma anche dati relativi ai comportamenti dei conducenti, quali stile di guida o distanze percorse, e persino dettagli personali, come nome, recapiti e dati finanziari condivisi con il sistema operativo del veicolo”.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue

Perciò, “nell’ormai lontano dicembre 2020, la Commissione europea si era impegnata a definire una proposta legislativa entro il dicembre 2021”. A oggi, invece, “quell’impegno risulta ancora disatteso”.

E, come se non bastasse, “quest’anno la proposta legislativa è stata nuovamente posticipata, lasciando il settore dell’after market in un limbo che condiziona, pesantemente, le decisioni e impedisce alle imprese di investire”.

Tempo poco più di un anno

Intanto, anche le italiane Assogomma, Adira, Aica, Ania, Aniasa e Federpneus si uniscono al coro e chiedono ai rappresentanti italiani in Europa di fare pressing sulla Commissione Ue per scrivere e adottare un testo nei tempi previsti, cioè entro maggio 2024.

Solo così, secondo le scriventi, si potrà rispondere alla “esigenza-urgenza di sancire principi fondamentali a tutela dei consumatori, quali libertà di scelta, protezione e sicurezza dei dati, competizione leale e innovazione”.