Gli incidenti in auto aumentano. A dirlo è la Commissione europea, con i dati preliminari sul 2022 che parlano di circa 20.600 morti: il 3% in più del 2021. E l’Italia è fra i Paesi dove il numero delle vittime è cresciuto negli ultimi tre anni. Di fronte ai dati dell’Europa, come si sta muovendo il nostro Governo contro questa emergenza?

L’argomento finisce al centro di un’interrogazione parlamentare alla Camera, rivolta dai deputati Riccardo Molinari e altri (Lega) a Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit). Le promesse dell’esecutivo sono diverse, ma una su tutte rimbomba tra le mura di Palazzo Montecitorio: pene più severe per gli “ubriachi”.

Prevenzione

“Innanzitutto – esordisce il vicepremier – stiamo lavorando sul fronte di una vera educazione stradale con il ministro della Scuola, per portarla in modo costante sui banchi degli studenti, dando anche un punteggio premiale sulla patente al conseguimento della stessa”.

Salvini spiega anche di aver “convocato per marzo una riunione con le associazioni di volontariato, famigliari vittime della strada, polizia municipale, stradale e tutti gli altri soggetti”, per mettere insieme un po’ di idee, e ricorda che il Governo sta “investendo 4 milioni di euro in campagne di sensibilizzazione”. Poi arriva al vero punto.

Il ministro Matteo Salvini risponde al Question time alla Camera

E sanzioni

“Dall’altro lato ci sono le sanzioni – le parole del ministro –, perché l’incremento degli incidenti causati da chi guida sotto effetto di stupefacenti, in particolare cocaina, è sconfortante, come quello di chi guida ubriaco o in condizioni indecenti”.

“Quindi stiamo lavorando per una revisione delle sanzioni, non solo penali ma anche accessorie, per chi uccide sotto effetto di alcol o stupefacenti, affinché non commetta più simili reati per il resto dei suoi giorni”.

Monopattini, bici e corsi

Ma le iniziative del Mit non si fermano qui: “Stiamo lavorando a una revisione del Codice della Strada, che è vecchio di 30 anni,  su monopattini e biciclette per la sicurezza di chi li guida e ci ha a che fare: casco, immatricolazione, targa e frecce per garantire maggiore sicurezza. Stiamo lavorando per presentare un disegno di legge delega per la riforma del Codice della Strada dopo che il nuovo Codice degli Appalti verrà approvato il 31 marzo”.

“Infine – conclude Salvini – ho scoperto che al Mit ci sono 2.300 unità di personale che hanno la qualifica di Polizia stradale, quindi possono valutare lo stato delle strade e applicare contravvenzioni. Il problema è che l’ultimo corso risale al 2008, quindi entro l’anno faremo dei nuovi corsi per mille persone in più che possano portare maggiore sicurezza sulle strade italiane. Questo verrà fatto a partire dai prossimi mesi, dopo 15 anni di assoluto silenzio”.