Il Gruppo Stellantis ha annunciato che, proprio in queste settimane, sta concludendo i test degli e-fuel su 28 famiglie di motori termici. L'azienda aveva iniziato a provarli qualche mese fa sui diesel e benzina Euro 6 prodotti a partire dal 2014, testandone le emissioni allo scarico, le capacità di avviamento alle diverse temperature, la potenza emessa, l'affidabilità delle componenti, le interazioni con l’olio lubrificante e i filtri e l’impianto di alimentazione.

Si tratta di uno studio importante per il gruppo, che intende analizzare se i motori attualmente in circolazione potrebbero, un giorno, essere pronti ad accettare i carburanti prodotti in laboratorio, senza però perdere di vista l’impegno di vendere unicamente auto 100% elettriche entro la fine del decennio.

Una strategia di mezzo

Secondo Stellantis, gli e-fuel saranno una parte fondamentale degli strumenti utilizzabili per concorrere alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica nei prossimi anni. Prodotti senza emettere CO2 in atmosfera, saranno utilizzati in un futuro non troppo lontano per alimentare gli attuali motori a combustione benzina e diesel.

L'azienda non è scesa nel dettaglio di quali e quante tipologie di motori stia mettendo alla prova, tuttavia è possibile ipotizzare che tra questi ci siano i benzina Fire di origine FCA e i benzina PureTech PSA, insieme ad alcuni collaudati propulsori diesel.

Peugeot 208

Peugeot 208

Fiat Panda Hybrid 2020

Fiat Panda Hybrid

Qualora questi dovessero rispondere positivamente ai test, potrebbero essere omologati ufficialmente per accettare i combustibili del futuro, allungando di fatto la vita utile delle auto attualmente in circolazione. Si tratterebbe, secondo le stime dell'azienda, di circa 28 milioni di veicoli del gruppo.

Lo stesso CEO del gruppo Stellantis, Carlos Tavares, ha commentato:

“Stiamo raddoppiando gli sforzi nella nostra lotta contro il riscaldamento globale testando il carburante carbon-neutral come soluzione complementare al nostro approccio olistico di decarbonizzazione."

"La nostra strategia di elettrificazione va avanti con regolarità e grande impeto. Allo stesso tempo, dobbiamo individuare anche alternative intelligenti per gestire le emissioni di CO2 per gli 1,3 miliardi di auto ICE esistenti”