La tecnologia applicata alle auto potrebbe portare la politica ad adottare scelte che migliorerebbero la qualità dell'aria e dell'ambiente in generale. Attraverso i dati delle scatole nere, ad esempio, le amministrazioni pubbliche potrebbero passare da politiche basate sui dati medi - come il motore Euro X - a politiche basate sui dati effettivi del singolo veicolo.

In questo modo la gestione degli accessi ai centri urbani potrebbe essere più inclusiva ed equa, perché basata non solo sull’auto che si possiede, ma sui chilometri che si percorrono, sul suolo che si occupa, sullo stile di guida. Di questo si è discusso ieri presso la Sala del Refettorio della Camera dei deputati, nel corso della Tavola Rotonda “Mobilità, sicurezza stradale, infrastrutture e ambiente. L’economia dei dati a servizio dell’individuo e della collettività” organizzato dal Think Tank The Urban Mobility Council, promosso dal Gruppo Unipol.

Da scatole nere a scatole "verdi"

I lavori sono stati aperti da Enrico San Pietro, Insurance General Manager di UnipolSai, azienda leader in Italia per numero di scatole nere applicate ai contratti assicurativi. L'Italia infatti è "il Paese europeo maggiormente all’avanguardia per la diffusione delle scatole nere", ha ricordato il manager.

A seguire il Professor Sergio Savaresi, Direttore del Dipartimento Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, ha presentato in anteprima una ricerca che, a partire dai dati delle scatole nere, stima in modo puntuale l’effettiva impronta ecologica dei veicoli.

La ricerca del Politecnico di Milano

Il Direttore del Servizio Polizia Stradale, Filiberto Mastrapasqua, ha sottolineato come “l’impiego delle più avanzate tecnologie sia di ausilio ad una mobilità più sicura sia sotto il profilo del contrasto di condotte illecite, relativamente al nostro specifico settore, che dal punto di vista della prevenzione dell’incidentalità stradale”.

Serve un nuovo approccio

Per realizzare quest'idea, è ovvio, ci deve essere l'azione. "Solo un approccio decisionale non ideologico, ma basato sull’analisi oggettiva dei dati potrà consentire, tanto ai decisori pubblici nazionali e locali quanto ai privati cittadini, di fare le scelte più efficienti ed economiche per adottare una transizione nella mobilità che sia a misura di ciascuno e, proprio per questo, accettata da tutti", ha sottolineato Stefano Genovese, coordinatore del Think Tank The Urban Mobility Council, che ha moderato l'incontro.

All'incontro hanno aderito, tra gli altri, per la Camera dei deputati: gli On.li Federico Cafiero De Raho e Davide Bellomo, rispettivamente vicepresidente e membro della commissione Giustizia; l’On. Stefano Graziano della commissione Difesa; gli On.li Claudio Mancini e Gianmauro Dell’Olio della commissione Bilancio; l’On. Andrea Casu della commissione Trasporti; gli On.li Alberto Luigi Gusmeroli e Paola De Micheli, rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione Attività produttive.

Per il Senato: i Sen.ri Lorenzo Basso e Antonino Germanà, Vicepresidente e membro della commissione Ambiente e Lavori pubblici; il Sen. Gianluca Cantalamessa della commissione Industria. Ha partecipato per Octo Telematics il presidente Fabio Sbianchi.