Essere vincenti fin dalla nascita è roba da predestinati. Pensate a quanti, alla loro prima partecipazione, sono riusciti a portare a casa il successo. 

Entri a far parte di un'elite, di un Olimpo sportivo che travalica di diritto il semplice concetto di vittoria. Un privilegio conquistato dalla Ferrari 499P. L'Hypercar ibrida ha infatti conquistato al debutto l'edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans. Là dove si è scritta la storia del Motorsport, la neonata di Maranello si è lasciata dietro tutti e tutte. 

Un trionfo al primo colpo di Maranello, assente nella classe regina dell'Endurance da 50 anni, e capace di sfidare a viso aperto - e sconfiggere - l'alta nobiltà ingegneristica di Toyota, Porsche, Peugeot, che tra le curve della Sarthe hanno combattuto e vinto (Audi permettendo, pardon) negli ultimi lustri.

Trionfo sportivo, competitivo, politico (a molti non è sfuggita la presenza di Tavares nei box del Leone, e di Elkann tra le mura del Cavallino) ma anche e soprattutto tecnico. Perché non c'è corsa al mondo più probante della 24 ore di Le Mans per piloti, tecnici, ma anche per le auto.

Ed allora, ecco come funziona la 499P.

Il prototipo ibrido di Maranello

La Ferrari 499P nasce sotto l'egida dei regolamenti ACO come Hypercar. Fin dal nome si percepisce la sua aura degna dei migliori prototipi, che tanto amava il Drake: 499 indica la cubatura unitaria di ogni singolo cilindro.

Foto - Ferrari 499P, l'ibrido vince a Le Mans

La Ferrari 499P festeggia il trionfo a Le Mans

Sotto il vestito (Rosso certo, ma con anche un tocco di Giallo Modena), la vettura di Maranello monta infatti il powertrain ibrido F163CE, con un motore V6 con bancate da 120°, sovralimentato da due turbocompressori in parallelo. La cilindrata - libera in questo campionato - è di 2994 cc. Il motore è derivato dalla stessa unità presente sulla 296 GT3, ma la potenza è limitata a 680 CV (500 kW) da regolamento.

Correre in un campionato Endurance però significa anche sviluppare. Ed è per questo che la Rossa ha dalla sua un sistema ibrido (come tutte le rivali ad eccezione della Glickenhaus), quindi un motogeneratore elettrico posto sull'asse anteriore, in grado di erogare 272 CV (200 kW). Il sistema ERS - motore e pacco batteria a 900 Volt - eroga la stessa potenza massima sia in fase di accelerazione che di frenata- quindi di rigenerazione - e per regolamento entra in funzione superati i 190 km/h.

Foto - Ferrari 499P, l'ibrido vince a Le Mans

La potenza massima della 499P è di 500 kW, limitata da regolamento

Ciò significa che, sul tracciato di Le Mans entrava in azione - rendendo la Ferrari a trazione integrale - nella parte finale delle curve Porsche e in uscita dal tracciato permanente, nella zona di Tretre Rouge, con tutto ciò che ne consegue tra ripartizione della potenza sugli assi, gestione dell'energia e assetto della vettura. Tutti elementi che - se ci pensate bene - negli anni si sono ritrovati anche sulle auto moderne, con il dovuto rapporto.

Sfida tecnica al limite

Ecco, ora immaginate di dover sfidare - dopo 50 anni di assenza - la regina della classe Hypercar dal 2018 a oggi, in un campo in cui è maestra indiscussa da oltre 20 anni - l'ibrido - e che ha oramai conquistato sul campo l'onoreficenza di "corazzata invincibile": Toyota.

Non bastasse, pensate di dover affrontare sullo stesso piano anche Porsche (la Casa con più vittorie assolute a Le Mans, iconiche le sue 917k e 919), Peugeot (che sul tracciato francese ha scritto pagine memorabili della propria storia con la 905 o la 908), Cadillac (tra l'altro con telaio Dallara) e via dicendo.

Foto - Ferrari 499P, l'ibrido vince a Le Mans

Una corsa disputata sotto la pioggia

Cercate di visualizzare cosa significhi correre per 24 ore filate a oltre 340 km/h sfidandosi dal giorno alla notte, con la propria auto che saltella sull'asfalto sconnesso, ritrovandosi fianco a fianco per interminabili secondo con il tuo avversario, passando doppiati di altre categorie che a loro volta stanno correndo la propria gara, affrontando il sole e la pioggia, l'umidità del bosco del buio rettilineo dell'Hunaudieres e il diluvio sulla curva di Mulsanne.

Un errore, una svista, un problema anche minimo significa compromettere, buttare, gettare inesorabilmente ogni speranza di vittoria. Tutto questo, pregando che la tua auto non ti abbandoni per un problema tecnico.

Vittoria significativa

La Ferrari 499P, fin dalla sua nascita, è stata una vettura molto veloce sì, ma sempre inferiore al prototipo rivale giapponese. Ma Le Mans è un'altra storia, e si chiude solo sotto la bandiera a scacchi. Toyota lo sa bene, visto che nel 2016 perse la maratona a 3 minuti dalla fine per un problema al suo sistema ibrido. Puoi essere il migliore, il più veloce, ma non è detto che basti.

Foto - Ferrari 499P, l'ibrido vince a Le Mans

La Ferrari 499P durante uno dei pit stop della maratona della Sarthe

Probabilmente nei box Ferrari lo hanno pensato quando, sotto l'acqua della notte, la #51 finiva in testacoda per evitare due prototipi girati davanti a se, buttando alle ortiche il vantaggio sulla Toyota Hybrid #7. E ancor di più, lo hanno pensato quando la #50, alle 2 di notte, è dovuta rientrare ai box perchè un sasso aveva bucato il radiatore dell'ERS, con conseguente lavoro ai box di 40 minuti. 

Foto - Ferrari 499P, l'ibrido vince a Le Mans

Il momento del trionfo: Ferrari conquista Le Mans con la 499P 

La Sarthe - d'altronde - è cosi: ti toglie ma poi ti offre. Ed è proprio la notte che storicamente decreta l'andamento della corsa. Così, la Ferrari #51 guidata da Pierguidi, Calado e Giovinazzi, a furia di giri veloci, è riuscita a recuperare posizioni e conquistare la vittoria,superando anche le avversità di due soste lente causa "riavvio" dell'auto.

Problemi, avversità e difficoltà figlie di uno stress tecnico portato ai massimi livelli, i cui beneficiari - tra l'altro - siamo noi utenti della strada. Perché le competizioni sono l'anticamera di quanto poi si vedrà su strada di lì a breve.  

Ferrari ha conquistato Le Mans. Ha vinto con il suo prototipo ibrido la corsa più dura e affascinante del mondo. Una vittoria tecnica e umana che è già leggenda. 

Fotogallery: Ferrari 499P, l'ibrido vince a Le Mans

Ferrari 499P

Peso 1.030 kg
Motore 3.0 V6 biturbo 680 CV
Motor 200 kW (272 CV)
Potenza 952 CV
Coppia Massima n.d.
Trasmissione Sequenziale 7 rapporti