Il carburo di silicio (SiC) è un materiale ceramico composto da silicio e carbonio legati insieme. Viene ottenuto per sintesi, ma esiste anche in natura e, secondo la chimica, si tratta di un composto con una durezza molto elevata, vicina a quella del diamante.
Non solo. Questo nuovo materiale è anche conosciuto per essere uno dei più efficienti nella trasmissione dei dati e la conseguente minor perdita di informazioni. Secondo Automotive News Europe, a partire dal 2034 avrà un ruolo chiave nella produzione dei veicoli a livello globale. Ecco perché.
Un materiale super efficiente
La questione dei chip, sia nel mondo dell'auto che nel mondo della tecnologia più in generale, è una delle più delicate degli ultimi anni. Lo sanno benissimo gli automobilisti che hanno ordinato un'auto nuova recentemente, ma anche tutte quelle persone che, più semplicemente, hanno cercato di acquistare (per esempio) un nuovo iPhone - con tempi di attesa "biblici".
Per trovare una soluzione a questi problemi, recentemente il settore della componentistica elettrica ed elettronica ha studiato nuovi materiali di cui potersi servire in futuro per la realizzazione delle centraline. Diverse aziende sostengono che una possibile soluzione al problema potrebbe essere trovata, appunto, nel carburo di silicio.
Essendo uno dei materiali più duri al mondo, parlando specificamente di auto, potrebbe essere utilizzato per realizzare una nuova generazione di centraline e inverter, quest'ultimi fondamentali per trasferire la corrente elettrica continua delle batterie ai motori.
Ci stanno già lavorando
Secondo il ceo di BorgWarner, azienda specializzata nella componentistica auto OEM, Frederic Lissalde, intervistato da Automotive News Europe, i nuovi chip in carburo di silicio offriranno una serie di vantaggi non indifferenti rispetto a quelli più "semplici" a base di silicio.
In particolare i nuovi componenti saranno molto più stabili a tensioni più elevate (800 volt e oltre), qualcosa che permetterà di ottenere potenze di ricarica sempre più grandi usando meno materiale, risparmiando quindi spazio e peso.
Lo stesso Lissalde ha spiegato che questi nuovi componenti avranno fino al 70% in meno di perdite di commutazione rispetto agli attuali e, proprio per questo, BorgWarner ha investito 500 milioni di dollari nella società statunitense Wolfspeed in un accordo che consentirà al fornitore di acquistare fino a 650 milioni di dollari di chip SiC all'anno.
In base agli studi dell'azienda di consulenza automotive S&P Global Mobility, infine, gli inverter a base di carburo di silicio otterranno un ruolo chiave nel panorama della componentistica auto entro il 2034, con una crescita percentuale annua prevista del 32%. Le prime auto che utilizzeranno questa tecnologia saranno le premium con architettura a 800 volt.
Fonte: Automotive News Europe