Le maniglie a scomparsa negli ultimi anni sono approdate su molte auto. Una questione di aerodinamica, certo, ma anche di stile, che però potrebbe comportare alcuni problemi legati alla sicurezza in caso di incidente.
A dirlo è l'ADAC, ovvero l'Allgemeiner Deutscher Automobil-Club e.V., il più grande club automobilistico d’Europa con sede a Monaco di Baviera, che ha analizzato gli ultimi modelli dotati di maniglie retrattili - sia elettriche che puramente meccaniche - e i relativi crash test. Scopriamo come e perché.
Tutto è iniziato oltreoceano
Le prime maniglie a scomparsa sono arrivate nel mondo dell'auto grazie a Tesla e, in particolare, alla prima generazione di Model S. Pochi anni più tardi, ad azionamento elettrico, sono comparse anche su modelli europei, come la Range Rover Velar o la Mercedes Classe S W223.
Pensare che siano tutte uguali è però errato. Oggi infatti ne esistono molti modelli, sia pieghevoli manualmente premendo sulla parte anteriore, sia ripiegabili per mezzo di attuatori elettrici automatici.
La maniglie a scomparsa della Tesla Model S
Le maniglie a scomparsa della Mercedes Classe S W223
Secondo l'ADAC il problema starebbe principalmente su quelle elettroattuate che, in mancanza di alimentazione elettrica per esempio in caso di incidente, potrebbero rimanere bloccate all'interno del telaio della portiera, senza permettere ai soccorritori di accedere all'abitacolo per estrarre gli occupanti.
Le maniglie a scomparsa della Range Rover Velar
Cosa succede nei crash test
Come detto, già oggi durante i crash test condotti dall'Euro NCAP vengono testate e valutate le forze di apertura delle portiere. Gli ingegneri degli "incidenti", inoltre, verificano anche se esse vengono sbloccate automaticamente non appena si verifica l'urto, in modo che possano essere aperte correttamente dall'esterno.
In base a quanto riportato dalla stessa Euro NCAP, fino a oggi le maniglie retrattili non hanno mostrato alcuna anomalia in fase di test.
Crash test Mercedes-Benz EQE
Non è tutto però. Secondo l'ADAC ci sarebbe poi anche un'altra questione da considerare, ovvero quella della deformazione dell'acciaio a seguito dell'impatto. Qualora la maniglia dovesse subire un danneggiamento di grandi dimensioni, infatti, i primi soccorritori potrebbero non essere in grado di aprire la relativa portiera in tempo.
Secondo il club automobilistico tedesco, per l'automobilista in questi casi potrebbe essere molto utile inserire nella dotazione di sicurezza presente in abitacolo anche un classico martelletto d'emergenza per finestrini, che, ben riposto ma a portata di mano, potrebbe rappresentare una possibile soluzione in caso di fuga immediata, a patto che i vetri dell'auto non siano stratificati, doppi o isolanti a livello acustico e termico (un optional molto richiesto nei Paesi più caldi del Globo).