"Ssangyong è Rexton, Rexton è Ssangyong". Comincia con questa frase ad effetto la presentazione della nuova SUV coreana da parte del distributore italiano del Marchio, il Gruppo Koelliker. Un'affermazione che dà la misura dell'importanza della vettura per l'azienda; basti pensare che dal 2003 a oggi, le Rexton vendute sono circa 300.000, di cui 52.000 in Europa e quasi 17.000 in Italia. Un successo, all'interno dei numeri della SsanYong, e che come tale andava trattato, in sede di restyling della Rexton W: ecco perché gli interventi sulla linea sono sensibili, ma non stravolgono la personalità della vettura.

SOLIDITA' NELLE FORME

Ai primi posti, tra le motivazioni di acquisto della Rexton, i clienti indicano la sicurezza, la praticità e la robustezza del prodotto. Caratteristiche che la vettura comunica fin dal primo sguardo: le linee non sono mai ardite, il profilo del tetto e del portellone dà l'idea di liberare un grande spazio interno, mentre i gruppi ottici sono stati arricchiti con luci a LED, ma senza esagerare con profili e forme a tutti i costi originali. Nuova è anche la calandra: più ampia rispetto a quella del vecchio modello, ha ora una sua personalità più spiccata e meno somigliante a quella della Mercedes (di cui la SsanYong utilizza il cambio automatico a 5 marce). La mano dei designer ha interessato anche la fiancata, che per la prima volta su una SsanYong presenta profili cromati, il logo della versione - W, sul montante posteriore - e gli indicatori di direzione integrati nelle calotte degli specchietti.

LIBERTA' DI MOVIMENTO E DI ORGANIZZAZIONE

L'impressione visiva di grande abitabilità è confermata quando si aprono le porte e, dopo essersi "arrampicati" a bordo (il telaio a longheroni e traverse fa della Rexton una delle SUV più alte da terra), si accede a un abitacolo in cui i centimetri abbondano in ogni direzione: persino 7 giocatori di pallanuoto non si darebbero gomitate o ginocchiate. Peccato solo che il volante non sia regolabile in profondità: l'ergonomia ne avrebbe guadagnato parecchio. Detto questo, l'abbondanza è padrona anche dietro: il pavimento è piatto e lo schienale del divano è un invito alla siesta: lo schienale regolabile lo trasforma, tramite leva, in una comodissima chaise longue. E non è finita, perché la terza fila di sedili, che sulla vecchia generazione si pagava 800 euro, sulla "W" è di serie per tutte le versioni: ovvio, al sesto e settimo posto è meglio che vadano i più piccoli e agili della squadra (o famiglia che sia), ma non si tratta di due strapuntini di fortuna. Il bagagliaio? Di forma regolare, va da un minimo di 250 litri (poco meno di una vettura di segmento B come Peugeot 208 o Toyota Yaris, che si attestano a circa 300 litri) in configurazione 7 posti a ben 2.086 litri se si viaggia in coppia, passando per i 678 litri della configurazione a 5 sedili.

POCO APPARISCENTE, MA FATTA BENE

Superfici colorate, luci soffuse dalle mille tonalità, console in stile tablet che spuntano dalla plancia: se siete amanti del genere, lasciate perdere la Rexton. La plancia è di quelle classiche con gli schermi "1.0", dunque non a sfioramento, l'avviamento avviene con la chiave che va inserita nel classico blocchetto con contorno metallico e la strumentazione è limitata ai classici indicatori analogici per contagiri e tachimetro, arricchiti da un semplice schermo bicolore per il computer di bordo. La clientela meno giovane e tecnologica, che costituisce peraltro lo zoccolo duro della Casa, apprezzerà. Estetica a parte, la Rexton offre un'ergonomia corretta - i comandi principali sono disposti in modo intuitivo - e un buon assemblaggio: anche sui fondi dissestati le plastiche non mostrano mai segni di cedimento, mentre i rivestimenti della plancia e dei pannelli porta stupiscono positivamente per la morbidezza.

PER L'AUTOMOBILISTA CHE NON DEVE FERMARSI MAI

Il vecchio 2.7 turbodiesel 5 cilindri Mercedes lascia spazio a un più moderno 2 litri Euro 5. La potenza cala da 186 a 155 CV, la coppia da 402 a 360. Numeri significativi, che però hanno consentito di tagliare i consumi di un significativo 17%, a fronte di prestazioni comunque più che dignitose: la velocità massima è di 173 km/h (175 con cambio automatico), ma è l'elasticità a convincere. A dire il vero, il percorso di prova molto breve e accidentato (fondo fangoso con bassissimo grip) non ha consentito di apprezzare più di tanto il carattere della vettura. L'impressione è quella di una SUV molto confortevole, assai più silenziosa rispetto alla vecchia generazione (il merito è soprattutto del nuovo motore) ma certo non sportiva. Non solo l'altezza da terra è notevole, ma le sospensioni cedevoli lasciano parecchio spazio al rollio.

FEDELTA' PREMIATA

Il Gruppo Koelliker ha calcolato che in Italia sono ancora in 14.000 al volante della Rexton. A loro è dedicata un'offerta speciale: 2.000 euro di valutazione dell'usato o di sconto sull'acquisto della nuova Rexton, di cui hanno già potuto prenotare in anteprima il test-drive grazie a un invito appositamente inviato. Per tutti gli altri, i prezzi partono dai 24.990 euro della versione 2WD - la novità più importante della gamma - per arrivare ai 29.990 della top di gamma Classy, 4WD con cambio automatico (26.990 la 4WD con cambio manuale). Quanto alla dotazione di serie, la 2WD e la 4WD offrono, tra gli altri, i cerchi in lega da 16", i retrovisori regolabili e ripiegabili elettricamente, i comandi sul volante, 4 airbag (mancano quelli a tendina), i sensori di parcheggio posteriori, il cruise control, l'ESP, il dispositivo di controllo della velocità sulle discese offroad, le prese USB/Aux e il rivestimento in pelle per volante e pomello cambio. La Classy aggiunge i cerchi in lega da 18", i sensori di parcheggio anteriori, il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici, il retrovisore centrale elettrocromico e la possibilità di avere i sedili in pelle (1.500 euro).