Più invecchia e più è in forma. Come il Dorian Gray di Oscar Wilde, la Mercedes Classe G fa parte di quel genere di vetture che decennio dopo decennio si confermano punto di riferimento. Ogni 12 mesi riceve qualche piccolo miglioramento, ma mai interventi troppo invasivi perché già 33 anni fa gli specialisti di Stoccarda seppero darle quelle qualità che ne hanno fatto il mezzo preferito dai fuoristradisti. Per la Casa della Stella il model year 2012 è "il migliore Classe G di sempre" e per convincerci che è davvero così ci ha invitato sulle Alpi Francesi per sperimentarne le doti. Il nostro primo contatto si è articolato in tre prove di tre distinti modelli: G 350 CDI BlueTEC, la "civile", G 300 CDI Professional, la "marine" e G 63 AMG, l'"esagerata". Tre modi di interpretare il tema Geländewagen.

G 350 CDI, LA "CIVILE"

Si tratta del modello entry level della famiglia G-Klasse, anche se stiamo parlando di una vettura che ha un prezzo di partenza di oltre 88.000 euro. Una cifra che a partire da questo model year 2012 è giustificata da una dotazione tecnologica e da un livello di comfort che mai come in passato ha avvicinato la Classe G agli altri modelli Mercedes. Nell'abitacolo si apprezzano novità come la nuova plancia portastrumenti con display centrale indipendente a colori da 17,8 cm, la consolle completamente ridisegnata, il nuovo volante multifunzione con paddle del cambio, il COMAND Online di serie con accesso a Internet e una nuova centralina del climatizzatore. E per la prima volta la "G" è equipaggiata con il regolatore di velocità e prossimità Distronic Plus, il "Blind Spot Assist" e la telecamera di parcheggio. Che la G si sia imborghesita? Neanche per sogno: la scelta fra i tre differenziali e le marce ridotte si effettua ancora manualmente e azzeccare il setup giusto è compito del guidatore, che in base all'"occhio" e all'esperienza può scegliere fino a dove spingersi. E il limite per la G 350 CDI BlueTEC è veramente alto, come testimoniano i video che corredano questo articolo. Basti sapere che le pendenze superabili possono arrivare al 100%. Anche in retromarcia. Il motore di questa versione, l'unico Diesel disponibile, è un 3 litri V6 da 211 CV e 544 Nm dotato di tecnologia BlueTEC, un sistema che trasforma fino all'80% degli ossidi di azoto in ossigeno e acqua iniettando nel flusso dei gas di scarico l'additivo AdBlue, una soluzione acquosa di urea. La pastosità di questo motore ben si accompagna all'assetto della Classe G, che su strada non va mai forzata in curva per non innescare un inevitabile sottosterzo, ma va "assecondata" per quello che è: un pesce fuor d'acqua sul nastro d'asfalto, nonostante la marcia sia sempre confortevole come su una berlina adattando il proprio stile di guida alla sua peculiarità.

G PROFESSIONAL, LA "MARINE"

Pietraie, fango, rocce: sono questi i terreni ideali della Classe G che abbiamo potuto testare in nell'allestimento Professional 300 CDI su un percorso offroad di difficoltà medio-alta. Se non ci fosse al nostro fianco un navigatore esperto di fuoristrada stenteremmo a credere che una vettura possa davvero arrampicarsi come abbiamo fatto noi. Quello che devi fare è innestare le ridotte, bloccare il differenziale appropriato fra i tre a disposizione, tenere il gas costante e, questa è la parte più importante, mettere le ruote al posto giusto. Se tutta la sequenza è eseguita per bene, la Classe G Professional si inclinerà, si contorcerà, ti sballotterà qua e là in maniera a volte preoccupante, ma puoi stare sicuro che ti porterà sempre oltre quell'ostacolo che ti sembrava impossibile da superare. E' la sua meccanica che per questi compiti rasenta la perfezione ad affascinare i veri fuoristadisti, gente refrattaria per natura alle comodità. Infatti dentro c'è poco più che i sedili e i comandi, mentre i 184 CV del propulsore turbodiesel da 3 litri bastano e avanzano per raggiungere l'irragiungibile.


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G 63 AMG, L'"ESAGERATA"

Se non fosse per quel rombo inconfondibile, la nuova Mercedes G 63 AMG potrebbe essere scambiata per una "normale" Classe G. Ma è quando premi sull'acceleratore, il suono dei suoi scarichi "a canne mozze" si diffonde fino a chilometri di distanza e seduto a più di un metro da terra vieni catapultato in avanti con la forza di 544 CV e 760 Nm (37 CV e 60 Nm in più rispetto alla precedente G 55 AMG Kompressor) che scopri perché più del 40% dei clienti sceglie una Classe G siglata AMG. Guidarla è una delle esperienze più curiose che un umano può fare a bordo di una vettura. La differenza con le Classe G standard è abissale in termini di agilità perché il setup delle sospensioni e dello sterzo fanno sparire d'incanto le due tonnellate e mezzo di peso, che bisogna però tenere bene a mente in staccata anche se il poderoso impianto frenante alla bisogna funziona alla perfezione. Ma questo giocattolone da oltre 140.000 euro è buono solo da esibire in località chic? No. Date un'occhiata al video di seguito e guardate cosa è in grado di fare...


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Fotogallery: Mercedes Classe G 2012, più invecchia e più è in forma