Il sole, il mare, i tramonti, lunghe giornate e lunghe nottate. In termini automobilistici, cosa rappresenta l'estate meglio di una spider? E' un simbolo che resiste ancora, nonostante il caro carburanti. Allora perché non farne una che consumi poco? La soluzione in casa Mercedes si chiama Mercedes SLK 25 CDI, ovvero la prima volta della SLK con un motore turbodiesel, una novità introdotta con la terza generazione. Un weekend in compagnia della Mercedes SLK 25 CDI Premium ci ha fatto scoprire una spider dai due volti: l'esperienza di guida è veramente "premium" come il nome dell'allestimento top di gamma – del resto costa quasi 48 -, ma la spesa al distributore per il weekend al mare o in montagna è "low cost": 5,2 l/ km il dato da noi registrato su un percorso molto vario in città, strade di montagna e autostrada, dunque in linea con i 4,9 l/ km dichiarati dalla Casa. Poco, molto poco, una qualità che la rende una delle poche due posti utilizzabili anche a lungo raggio.

DIESEL, CHI LO DIREBBE?

Cofano lungo, abitacolo arretrato, altezza "rasoterra" e il frontale dalla griglia ampia sono naturalmente gli stessi del resto della gamma SLK R72, dunque è impossibile cogliere le differenze con le altre motorizzazioni se non fosse per la sigla "CDI" sul baule. A Stoccarda hanno pensato a dotare anche la SLK 25 CDI del doppio terminale di scarico così che il posteriore, che è uno dei profili più riusciti della SLK (tanto che non è cambiato poi molto dalle precedenti generazioni) rimane sportivo e accattivante come si confà ad una vettura il cui nome significa Sportlich Leicht Kompakt. L'allestimento "Premium" del nostro esemplare comprende anche il pacchetto estetico AMG e il tetto rigido ripiegabile "Panorama" con vetro oscurato.

AVVOLTI NEL LUSSO

Con una posizione di guida molto bassa e le gambe ben distese, la sensazione di "abbraccio" dell'abitacolo della SLK 25 CDI è ancora più pronunciata rispetto alle serie del passato per via del nuovo disegno di plancia, consolle e tunnel. Lo spazio per due persone è comunque abbondante sia al posto guida che a quello del passeggero. Siano essi anche di taglia forte, possono trovare la posizione più comoda grazie alle numerose regolazioni elettriche, mentre per sistemare i bagagli "quotidiani" come la giacca o la 24 ore è meglio ricorrere al bagagliaio da 225 litri. Per gli oggetti meno ingombranti ci sono comunque un buon numero di portaoggetti e il pozzetto sotto il bracciolo è molto capiente. Al tempo della prima SLK, nel 996, fu una soluzione tecnica acclamatissima. Oggi, l'hard top della roadster tedesca non appare poi così rivoluzionario, considerando un tempo di apertura/chiusura di circa 2 secondi, cioè nella media, la necessità di doverlo azionare da fermo e di mettere in posizione chiusa la paratia all'interno del vano bagagli. Rispetto alle precedenti generazioni l'abitacolo della SLK ha comunque fatto un salto di qualità davvero notevole. Le plastiche, soprattutto in questo allestimento Premium, sono limitate a pochi cm2 di rivestimento e ove presenti sono morbide e di qualità ottima. Il resto delle superfici è rivestito in pelle di ottima fattura e alluminio spazzolato (di serie sulla SLK Premium), mentre molti dettagli sono realizzati interamente in alluminio pieno, come le maniglie e le bocchette di stile retrò, ormai un classico della produzione Mercedes-Benz.

SPIDER A LUNGO RAGGIO

Cominciamo subito col rispondere alla domanda più ovvia: come va la SLK con questo motore? La risposta è: molto bene, a patto di non pretendere da lei la sportività che in questo genere di vettura possono (sinora) offrire i propulsori a benzina. Il turbodiesel 4 cilindri 2. litri della spider della Stella Con 24 CV e ben 5 Nm di coppia massima è in grado sì di assicurare il caro effetto "calcio nel sedere" quando gli si richiede accelerazione fin dai regimi minimi e ha un allungo poderoso, ma è un propulsore nato anche per essere impiegato su vetture completamente differenti - dalla Classe S alla Classe M - per cui è stato concepito per essere più versatile che adatto alla guida impegnata che il cliente-tipo potrebbe richiedere alla SLK. Le prestazioni comunque sono elevate: per accelerare da a km/h la SLK 25 CDI impiega 6,7 secondi e si fa valere soprattutto in ripresa - 8 a 2 km/h in 4,3 secondi – mentre la punta massima di velocità è di 243 km/h. Nel misto però la SLK 25 CDI soffre la presenza del cambio automatico 7G-Tronic (optional da oltre 2,4 euro) che è rapido nello snocciolare i 7 rapporti, ma ha la sua dimensione ideale nelle andature turistiche perché fa fatica ad assecondare la volontà del conducente quando le andature si fanno più animate anche usando i paddle al volante e in modalità "Sport", che sposta più in alto di qualche centinaio di giri la cambiata. La differenza con i moderni doppia frizione, insomma, comincia a farsi evidente. Ciò non vuol dire comunque che la SLK 25 CDI sia una vettura poco divertente: dal sedile di guida si riesce a "sentire" l'auto grazie all'assetto sportivo di serie sulla Premium (optional da 264 euro per il resto della gamma) che rende la spider a gasolio della Stella immune al rollio, veloce in inserimento grazie ad uno sterzo diretto e progressivo e anche incline a gustosi sovrasterzi di potenza in uscita di curva, soprattutto disinserendo l'ESP, anche se rimane il controllo di trazione ad evitare pericolosi 36°. Il prezzo da pagare è però una certa risposta secca delle sospensioni sulle sconnessioni. Un'altra delle ragioni per preferire andature più tranquille è la sonorità del propulsore, non proprio intonata con la guida a tetto aperto che è comunque molto confortevole: le turbolenze sono ridottissime anche a velocità autostradali, alle quali si può tranquillamente conversare senza alzare la voce, e i due schermi trasparenti dietro i due roll bar individuali in sostituzione del classico frangivento fanno bene il loro lavoro. Consigliati due optional presenti nell'esemplare in prova nel caso la temperatura scenda improvvisamente: i sedili riscaldati e l'Airscarf, un flusso di aria calda diretto sul collo degli occupanti. Dà conforto immediato, anche se a volte si riesce a percepire il movimento la ventolina, un rumorino non proprio gradevole. Tirando le somme, la SLK 25 CDI concede qualcosa alla sportività, ma in compenso può essere la perfetta auto per una vacanza a due: performante ma parsimoniosa quando si tratta di raggiungere la meta, perfetta compagna del tempo libero una volta arrivati a destinazione.

HA UNA SOLA CONCORRENTE

I prezzi di listino della Mercedes SLK 25 CDI Premium variano da circa 43. a 48 esclusi gli optional, che come da tradizione tedesca sono numerosi e anche piuttosto cari, dunque la cifra reale da sborsare per un equipaggiamento mediamente completo è compresa fra i 48. e 53, eventuali sconti o promozioni esclusi. L'unica vettura paragonabile alla Mercedes SLK 25 CDI è la Audi TT Roadster 2. TDI quattro, che è stata la prima spider Diesel ad arrivare sul mercato. La differenza sostanziale è che la rivale di Ingolstadt è dotata di trazione integrale, dunque ha un comportamento su strada molto differente rispetto alla Mercedes, mentre il prezzo rimane più o meno equivalente.

[Fotografo: Marco Valerio Condorelli]

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