Eccola qui la sfidante italiana delle tedesche, quella Ghibli per capire che qui si fa sul serio e che il lusso "Made in Maserati" è interpretato con un gusto italiano assai raffinato. Gli interni color Sabbia sono un trionfo di pelle di ottima qualità sui sedili, sulla plancia e nelle portiere e anche la massiccia chiave metallica degna di cotanta berlina. Gli inserti in legno d'ebano opzionali sono il tocco di classe in più, così come il cielo e i montanti rivestiti in Alcantara e gli assemblaggi interni realizzati con la massima precisione. Il volante è davvero grande, forse troppo, e un'impugnatura migliore non guasterebbe, così come la leva del cambio meriterebbe un inserimento più preciso della retromarcia. Davanti il posto è abbondante e comodo anche per via dei sedili con regolazione elettrica inclusi nel Premium Package (3.178 euro), ma chi siede dietro deve lottare un po' con l'accesso ristretto e il poco posto per i piedi sotto al sedile anteriore; i passseggeri alti fino a 1,75 metri non hanno problemi di spazio per la testa e per un totale relax si consiglia di viaggiare in due sul sedile posteriore, nonostante l'omologazione per 5 persone. Il bagagliaio ha l'apertura stretta, ma è così esteso in profondità da "ingoiare" davvero tante valigie e da permettersi di abbattere gli schienali posteriori per i carichi eccezionali.
Vola sopra rumori e buche
Prima di partire è bene impratichirsi con il navigatore della Ghibli, un touchscreen da 8,4" già visto su altre vetture del gruppo FCA e che non raggiunge la raffinatezza di alcuni sistemi tedeschi. La plastica attorno allo schermo ha una finitura semplificata e anche la grafica è un po' deludente, ma l'utilizzo è intuitivo e l'infotainment ha tutto quello che si chiede a vetture di questo livello, compreso l'impianto Hi-Fi Bowers&Wilkins da 4.270 euro. Guidando in città la Ghibli si nota subito la coda alta che toglie in parte la visibilità posteriore e l'assetto gestito dalle sospensioni Skyhook a controllo elettronico che assorbe anche le buche più terribili con il massimo "aplomb". Il motore turbodiesel 3.0 V6 275 CV della VM offre una bella spinta come fanno i concorrenti tedeschi, senza un allungo esaltante, ma sempre pronto a dare motricità alle ruote posteriori con il cambio automatico ZF a 8 marce, una garanzia. La modalità I.C.E. (Increased Control & Efficiency) che addolcisce la risposta di motore e cambio è molto utile sul bagnato, anche se l'assetto molto equilibrato e l'elettronica risolvono tutti i problemi di tenuta di strada; l'impostazione Sport rende invece tutto più immediato, fulmineo. Viaggiare sulla Ghibli è come stare in una bolla insonorizzata dove si sente solo il motore un po' le gomme, una sensazione davvero piacevole. Nell'uso quotidiano senza troppe "sfuriate" veloci il consumo sta sui 7,5 l/100 km; se invece si spinge è facile salire a 9 l/100 km. Un accenno al prezzo della Ghibli Diesel che parte da 68.159 euro e può facilmente superare i 90.000 euro con gli optional montati sull'auto del #perchécomprarla.