La Ford EcoSport non mi ha mai fatto girare la testa, ma la colpa non è sua, sono io che non apprezzo i SUV, grandi o piccoli che siano e quindi anche le sue “colleghe” difficilmente riescono ad attirare la mia attenzione. La moda imperante dei B-SUV, poi, proprio non la capisco, però mi rendo anche conto di rappresentare una sparuta minoranza. Così, è con estrema razionalità e attenzione che mi avvicino alla nuova EcoSport S, l'inedita versione da 140 CV della SUV più piccola di Ford (prenota qui un test drive), un'auto che ha una storia un po' particolare. Quando al quartier generale europeo di Colonia capirono che stava per esplodere la mania dei piccoli crossover, infatti, decisero di non perdere tempo e di adattare per il mercato del Vecchio Continente un modello originariamente pensato per quello sudamericano, cioè la EcoSport presentata a Ginevra nel 2013.


Le critiche servono


Al di là delle considerazione estetiche, che sono strettamente personali, appariva chiaro che l'auto era un po' un corpo estraneo della gamma Ford europea, tanto per il design, quanto per le rifiniture e la qualità complessiva. Provandola su strada, poi, si percepivano subito difetti come la rumorosità e lo scarso comfort, mentre molti materiali lasciavano a desiderare, così come la dotazione tecnologica; poi c'era l'assenza (anche in optional) di alcuni equipaggiamenti a cui l'automobilista contemporaneo rinuncia con difficoltà, come il navigatore. Ciononostante la Ecosport ha avuto molti estimatori in Europa e in Italia, nei suoi primi due anni di vita, riscontrando un buon gradimento nonostante le sue carenze. Così, Ford, che non è certo una casa automobilistica che si culla sugli allori ha ascoltato critiche e consigli, dei proprietari come dei concessionari e poi è intervenuta: il risultato è la EcoSport “2.0” in cui sono appena salito.


Con o senza ruota di scorta


L'auto in prova è la novità assoluta della gamma, cioè la versione Titanium S, con il 1.0 EcoBoost portato fino a 140 CV – potrebbe essere usato anche su una Fiesta “pepata” - con una tinta bi-colore aggressiva (giallo-nero) e i cerchi in lega neri. Dietro non c'è più la ruota di scorta, così l'auto si accorcia di 26 cm, ma il portellone si apre sempre con l'incernieramento laterale, non proprio il massimo della praticità. Se, comunque, la ruota esterna in stile fuoristrada vi piace, sappiate che potete averla per 250 euro ma a quel punto dovrete rinunciare alla retrocamera. Questa è un'altra novità della rinnovata gamma EcoSport, che finalmente può avere anche il navigatore integrato nella plancia. In ogni caso, la maggior parte di interventi effettuati sull'auto si trovano dove l'occhio non arriva. Barre antiollio, ammortizzatori, molle, ponte torcente servosterzo sono stati profondamente modificati per migliorare comportamento su strada, mentre il processo di assemblaggio è stato modificato in 30 punti.


Nuove sospensioni e assetto


Anche l'abitacolo è diverso, sono bastati nuovi rivestimenti per i sedili e alcuni dettagli in plastica colorata per migliorarlo, sebbene la granparte dei materiali del cruscotto e dei pannelli porta rimangano economici e duri al tatto. Guidando la EcoSport S, però, già dopo pochi chilometri non ci si fa più caso, perché il 3 cilindri da 140 CV è molto generoso e lo sterzo ora è davvero quello di una Ford; preciso e consistente. Il nuovo assetto più basso di 1 cm, poi, conferisce all'auto una dinamica di guida più precisa e si può pensare di affrontare dei tornanti in maniera brillante senza avere la sensazione di stare su una gondola. Tra una curva e l'altra il 1.0 EcoBoost permette di guadagnare velocità con progressione costante, rispondendo bene anche sotto i 2.000 giri e rimanendo vigoroso fino a 5.500. Mentre sale di giri la sonorità è presente e a tratti può risultare fastidiosa, ma a velocità costante le cose migliorano.


Ecco la Titanium S


E' proprio in questa situazione, tipicamente la marcia autostradale, che si apprezzano gli interventi alla scocca. Una volta impostato il cruise control ci si può godere il viaggo. Il comfort è più che sufficiente, non ci sono particolari fruscii e anche il rotolamento degli pneumatici è ben filtrato, nonostante i cerchi da 17 pollici che sono di serie sulla “S”. A questo proposito, va segnalato il debutto dell'allestimento Titanium S al top della gamma (da 22.000 euro), che è disponibile sia sul diesel che sui 1.0 EcoBoost, da 125 o 140 CV (disponibile da marzo a 22.750 euro). Il 1.5 TDCi, invece, guadagna 5 CV a prescindere dall'allestimento e ha un listino che parte da 19.500 euro nella versione Plus. Sarà lui il motore preferito dal mercato italiano, su cui questa EcoSport rimarrà fino al 2018, in attesa di un modello completamente nuovo e, questa volta, su misura per l'Europa sin dall'inizio.

Fotogallery: Ford EcoSport S, più sportiva e senza ruota esterna