Nel 1995 nasceva la prima generazione della Sharan, la prima vera monovolume prodotta da Volkswagen che, con uno sforzo di immaginazione, si poteva considerare come una sorta di discendente della stirpe dei Transporter, quella resa celebre dal T2 'Bulli', cioè il veicolo per eccellenza dei figli dei fiori. Quella Sharan era figlia di un progetto comune con Ford, che sulla stessa piattaforma costruiva il Galaxy, mentre Seat realizzava la Alhambra. Oggi i tempi della partnership sono finiti e i tre modelli esistono ancora, ma solo la coppia ispano-tedesca continua a condividere la stessa base e, del resto, sarebbe strano il contrario. In ogni caso, visto che i grandi monovolume sono scesi vertiginosamente nelle preferenze degli automobilisti e di conseguenza anche nei numeri di vendita, il fatto che la Sharan compia venti anni e li festeggi con una versione aggiornata è già un ottimo risultato.


Ci entra "mezza casa"


Con una produzione totale che ha superato le 800.000 unità - 200.000 quelle dell'ultima generazione uscita nel 2009 - la 7 posti Volkswagen è molto popolare tra le famiglie europee, soprattutto quelle più numerose. Al di là della terza fila di sedili - sempre comoda ma abbastanza teorica visto che è in grado di accogliere degnamente solo due bambini - sono la grande volumetria interna e la versatilità le caratteristiche più apprezzate da chi è costretto a portarsi dietro la proverbiale "mezza casa" ogni qual volta deve muoversi, anche solo per due giorni. E la Sharan restyling, con i suoi 2.430 litri totali non delude, anche perché usandola in configurazione 5 posti ce ne sono comunque 955, praticamente un'enormità. Un'auto come questa, quindi, si compra per motivazioni molto più razionali che emozionali e infatti il design, classico e proporzionato, non è stato oggetto di particolari modifiche in questo restyling, al contrario degli equipaggiamenti.


Dentro nessuna rivoluzione


Una volta notati i nuovi gruppi ottici posteriori e i cerchi in lega dal design inedito, i ritocchi estetici sono terminati; la Sharan, è sempre, inconfondibilmente, lei. Anche una volta saliti a bordo, l'aria di Wolfsburg è subito percepibile e molto familiare, una rapida occhiata generale e si ha un'idea molto precisa di dove trovare ogni comando. Le finiture, come sempre, sono impeccabili ma il disegno della plancia inizia a mostrare il peso degli anni. Poco importa, perché l'insieme è armonico e coerente, si avverte solo una certa assenza di piccoli vani dove appoggiare il cellulare o altre piccole cose. Quello che invece mostra l'anzianità progettuale della vettura è il posto guida: si sta abbastanza "seduti", con poca possibilità di allungare le gambe e i pedali sono abbastanza alti. Questo fa sì che si assuma una posizione abbastanza raccolta, perché se si arretra con il sedile, la regolazione in profondità di cui è dotato il volante non "segue" a sufficienza.


Pronta per grandi viaggi


Un'altra caratteristica che tradisce l'età del progetto è la relativa mancanza di spazio per le gambe dei passeggeri della seconda fila, sebbene i sedili a loro disposizione siano scorrevoli e reclinabili di 20°. E' una caratteristica che deriva dal passo abbastanza corto (2,92 metri) rispetto alla lunghezza globale del corpo vettura, che raggiunge i 4,85 metri. Ad ogni modo, una volta acceso il motore e mossi i primi chilometri, si apprezza la dolcezza di funzionamento esemplare e la leggerezza di tutti i comandi, dal volante al pedale del freno, molto morbido nell'attacco; tutto lascia intendere che la Sharan è un'auto fatta per godersi il viaggio. Il cambio DSG, poi, è un optional quasi obbligato, perché gestisce i 340 Nm del 2.0 TDI da 150 CV nel migliore dei modi, rendendo i passaggi di marcia quasi impercettibili. Così, con una guida così facile e poco impegnativa si può "giocare" con il nuovo sistema di infotainment che si raggiunge facilmente senza staccare la schiena dallo schienale, supporta anche molti comandi vocali (ancora meglio che usare il touch) ed è compatibile con diverse piattaforme: MirrorLink, Android Auto, CarPlay e Volkswagen Car-Net. Ma in aiuto del guidatore arrivano anche i nuovi sistemi di assistenza alla guida, gli stessi disponibili sulla Golf, basati su un radar anteriore e su una telecamera posteriore. Cruise control attivo, Front Assist con frenata di emergenza, Blind Spot con Lane Assist - monitora l'angolo cieco e previene cambi di corsia involontari - e l'assistenza per l'uscita dal parcheggio, senza contare la frenata anticollisione multipla, marchio di fabbrica del Gruppo Volkswagen.


Prezzi e disponibilità


La nuova Volkswagen Sharan arriverà negli autosaloni italiani a settembre, ma la prevendita è già partita dallo scorso 11 giugno. Il listino parte da 34.100 euro per il 1.4 TSI da 150 CV, mentre ce ne vogliono almeno 37.050 euro per il 2.0 TDI con la stessa potenza. La gamma è composta da queste due motorizzazioni, con il diesel che si può avere con la trazione integrale 4Motion (solo 150 CV) oppure nella versione più sportiva da 184 CV. Nella gamma italiana le porte posteriori scorrevoli sono di serie su tutte le versioni, così come i 7 posti disposti su tre file, che sono anche l'unica configurazione disponibile.


 

Fotogallery: Volkswagen Sharan restyling, più efficiente e sempre connessa