Negli ultimi anni chi sostiene il cambio manuale ha dovuto rivedere le sue convinzioni, perché i moderni automatici fanno vacillare anche i sostenitori più convinti della tradizionale pedaliera. Lo dimostrano i numeri di vendita, secondo cui le auto prive della frizione guadagnano terreno come mai in passato: nel nostro Paese circa un quarto delle nuove berline compatte (ad esempio le Fiat Tipo e Volkswagen Golf) ha il cambio automatico, mentre la percentuale sul totale di nuove auto è circa del 21. I detrattori si appigliavano a ragioni come i tempi più lunghi nel passaggio da una marcia all’altra, i consumi più elevati e il minor divertimento fra le curve. Queste motivazioni ormai non reggono più, ma restano pur sempre alcune differenze nello stile di guida, che vanno tenute in considerazione al momento del “grande passo”.
Comodo in città, non per le manovre
E’ per questo motivo che abbiamo organizzato un confronto al volante della Peugeot 208, dotata del cambio manuale a 5 rapporti o in opzione dell’automatico EAT6 (al prezzo di circa 1.000 euro), del tipo più comune fra quelli sul mercato: ha il tradizionale convertitore di coppia e non tecnologie più sofisticate come la doppia frizione. Insieme al nostro tester Giuliano era presente Vicky Piria, che ha fornito le sue valutazioni in qualità di pilota professionista. Nemmeno il più fiero sostenitore del cambio manuale può mettere in dubbio i benefici dell’automatico in città, dove guidare senza premere costantemente la frizione si rivela un grande vantaggio, a fronte però di alcuni handicap che non vanno sottovalutati: le manovre saranno a scatti (la frizione consente infatti di modularle) e bisogna ricordarsi di premere il freno al semaforo, altrimenti l’auto si muoverà leggermente.
Il regolatore di velocità sempre in funzione
Il grande vantaggio del cambio automatico nei percorsi extraurbani si ottiene in sorpasso o ripresa, molto più istintivi: per guadagnare velocità basta infatti premere sul gas e dimenticarsi del cambio. Le auto senza frizione rendono inoltre molto più efficace il regolatore di velocità, che rimane in funzione anche dopo i rallentamenti. Sulle auto con trasmissione manuale, invece, si disattiva premendo il freno o la frizione. Fra le curve bisogna rinunciare ad alcune malizie, come la possibilità di effettuare il punta-tacco in scalata o scalare due marce alla volta per rallentare meglio. Lo scarto di prezzo a favore del manuale è di circa 1.000 euro sulla 208, come scritto, mentre i consumi sono del tutto comparabili: la versione con il cambio automatico percorre in media qualche centinaio di metri in meno rispetto ai 13 km/l della manuale.