Non è da tutti organizzare negli Stati Uniti la prima guida al volante di un’auto a 8 cilindri. L’America infatti rimane la patria dei V8 e sfidare i costruttori d’oltreoceano in questo campo vuole dire giocare sempre in trasferta. A meno che non siate la Maserati, e sulle nuove Levante GTS e Trofeo abbiate un 8 cilindri 3.9 messo a punto dalla Ferrari.
Com’è
La casa del Tridente ha fatto tesoro dell’esperienza accumulata negli ultimi anni e con la Levante non sembra aver lasciato nulla al caso, perché due anni dopo l’esordio il SUV grande ha tutto quello che mancava nel 2016: pochi mesi fa sono arrivati le ultime tecnologie di assistenza alla guida, personalizzazioni inedite e anche il motore V8 (erano disponibili solo i 6 cilindri benzina e diesel). Sotto il cofano delle GTS e Trofeo c’è infatti il 3.9 biturbo dell’ammiraglia Quattroporte, rivisto dai tecnici di Maranello e sottoposto a diverse migliorie per erogare una potenza massima più elevata: sulla berlina infatti i CV sono 530, ma diventano 550 sulla Levante GTS e 590 sulla Levante Trofeo. Le due nuove versioni hanno un look assai più accattivante di quelle già in vendita e sono dotate di particolari d’impronta sportiva, come ad esempio le prese d’aria maggiorate sui fascioni, le lamelle laterali in fibra di carbonio (sulla Trofeo) e nuovi pararti, che sulla versione più potente includono un baffo con funzione aerodinamica. Sulla Trofeo è presente anche la modalità di guida Corsa, che include il launch control per partenze al fulmicotone e regolazioni specifiche per le sospensioni e il cambio automatico a 8 marce. Sulla Levante inoltre i tecnici hanno dovuto ridisegnare il cofano motore, dove ora si trovano due prese d’aria dal gusto racing.


Come va
La Levante resta un SUV lungo 5,00 metri e pesante più di 2 tonnellate, ma le novità della versione Trofeo fanno dubitare che per questo modello valgano le normali leggi della fisica. Insieme al motore da 590 CV sono presenti infatti l’assetto ribassato e gli enormi cerchi in lega da 22”, due novità che esaltano il comportamento di guida della Levante e fanno scivolare in secondo piano i suoi ingombri massicci: la reattività è sorprendente per un modello di questa mole e le risposte dello sterzo sono cristalline, molto più di quello che ci si aspetterebbe visti gli enormi pneumatici larghi 265 mm e 295 mm dietro. Va detto però che il SUV ha una ripartizione dei pesi degna di una sportiva (la massa è distribuita al 50:50 fra i due assi), quindi non stupisce del tutto che sia così ben bilanciato. Al volante della Levante Trofeo si percepiscono anche i sassolini, segno che lo sterzo è molto sensibile e comunicativo, quindi diventa facile pennellare la curve e dipingere traiettorie per godersi la strada. A queste caratteristiche si aggiunge poi l’incredibile spinta del motore V8, in grado di raggiungere con naturalezza i 7.000 giri ma anche di far viaggiare l’auto in souplesse. A patto che il guidatore riesca a non affondare il piede destro sull’acceleratore: in questo caso si troverà a 100 km/h in meno di 4 secondi.


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Curiosità
Con il 2018 è arrivato sulla Maserati Levante il sistema elettronico IVC, che migliora il comportamento su strada dell’auto anticipando eventuali correzioni del guidatore: l’IVC non funziona infatti come ad esempio il controllo di stabilità, che entra in gioco a errore compiuto, ma previene situazioni di questo genere sfruttando i sensori di bordo e lavorando sui freni. Il tutto per rendere la guida più efficace e pulita.

Quanto costa
Il motore V8 è un plus non da poco e come tale viene fatto pagare dalla Maserati, che al momento non ha ancora rivelato i prezzi italiani delle Levante GTS e Trofeo. Ci è stato anticipato però che negli Stati Uniti costeranno circa 130.000 dollari e 170.000 dollari, quando invece la Levante “base” parte da 76.000 dollari (il listino è da 82.235 euro in Italia). Per confronto la Porsche Cayenne Turbo da 550 CV costa 125.000 dollari negli Usa.