Potremmo stare qui per ore a discutere su quale sia la trazione “giusta”; quello che è certo è che, scaricando i cavalli davanti, si guadagna tanto spazio in più all’interno dell’abitacolo a beneficio degli occupanti posteriori e del volume sfruttabile. Spazio e abitabilità sono i punti forti della BMW Serie 2 Active Tourer, piccola familiare (è lunga 4,35 metri) che in questa motorizzazione 2.0 benzina da 192 CV abbinata al cambio doppia frizione a sette rapporti non disdegna però la guida più sportiva.
Occhio però a non lasciarsi prendere la mano con gli optional perché il prezzo lievita facilmente. Scopriamo quindi i pregi e i difetti della BMW Serie 2 Active Tourer 220i in allestimento Sport in questo Pro e Contro.

È lo spazio interno il punto forte della Serie 2 Active Tourer, con l'abitacolo molto più accogliente e sfruttabile di quanto si possa immaginare guardando l’auto da fuori. Tutti trovano facilmente la giusta regolazione del sedile, con tre adulti che possono condividere il divano posteriore senza problemi di spazio per le ginocchia o per la testa.
Molto capienti i vani portaoggetti sulle portiere e le retine sugli schienali anteriori, con i bambini che, con i sedili indietro, non sporcano la pelle grazie al guscio in plastica facilmente lavabile. Spazioso e regolare anche il vano bagagli - che va da 468 a oltre 1.500 litri -, che può contare anche su uno sfruttabile doppiofondo.
Se fate tanti chilometri l'anno non è questo il motore per voi; se invece utilizzate la Serie 2 Active Tourer sporadicamente o soltanto per i viaggi in famiglia questo 2.0 turbo benzina da 192 CV e 280 Nm di coppia (qui abbinato al cambio automatico sportivo doppia frizione a sette rapporti) è la scelta giusta. Un ottimo compromesso tra prestazioni (0-100 in 7,4 secondi, velocità massima di 229 km/h), consumi e comfort di marcia.
Silenziosissimo e parco nei consumi, la città rimane il suo punto debole, ambito in cui non abbiamo fatto meglio di 10/11 km/l; le cose migliorano però in autostrada, dove ha fatto registrare un buon 5,5 l/100 km (18 km/l) a 110 km/h costanti e 7,5 l/100 km (13 km/l) a 130. Tre le modalità di guida (Eco Pro, Comfort e Sport), che vanno ad influire sulla risposta dell’acceleratore, sui rapporti del cambio e sul carico dello sterzo, più pesante in Sport ma anche più artificiale.

Non è intuitivo, ma una volta abituaticisi l’impianto di infotainment BMW con connessione 4G alla rete si conferma, a mio avviso, uno dei migliori sul mercato. Lo schermo da 8,8” può essere controllato tramite il touchscreen e il rotore sul tunnel centrale, ai cui lati troviamo anche le comode scorciatoie fisiche per radio, navigatore, telefono e schermata home. Non mancano i comandi vocali e la compatibilità con Apple CarPlay.
A proposito della Active Tourer
Come per la maggior parte delle tedesche, anche sulla Serie 2 Active Tourer è facile perdersi nella lista di optional pressoché infinita: il prezzo di listino parte da 32.642 euro, ma se la si vuole ben accessoriata si devono mettere in conto almeno 40 mila euro. Molto completa la 220i della nostra prova, che però raggiunge quota 51 mila euro; un po' troppi considerando la mancanza di optional come il pacchetto sportivo M (6.000 euro), le sospensioni a controllo elettronico (510 euro) e la non disponibilità a listino del mantenimento attivo della corsia di marcia.
Non rinunceremmo all’allestimento Sport (4.850 euro), al pacchetto completo degli assistenti alla guida Driving Assistant Plus (1.250 euro) e ai fari full LED adattivi (di serie sulla Sport, optional da 1.410 euro sulla base), qui tutti presenti. Ci si può accontentare del sistema multimediale intermedio Business (1.290 euro) a patto di scegliere anche la predisposizione per Apple CarPlay (300 euro).
Tanto spazio si, ma la forma squadrata della carrozzeria e i montanti verticali e massicci non sono il massimo in termini di visibilità. Il montante B nasconde alla vista il sopraggiungere di auto dalla destra, mentre in fase di parcheggio sono quasi obbligatori sensori di parcheggio anteriori e posteriori e la telecamera di retromarcia. La visibilità di 3/4 è penalizzata dai montanti A e C, sia nelle immissioni sia nel percepire gli ingombri frontali nelle strade più strette.
Nell'abitacolo regna un'atmosfera premium, i materiali sono di ottima fattura e gli assemblaggi non scricchiolano nemmeno sulle disconnessioni più marcate. Ma, in questo caso, ci si perde nei dettagli: le cinture di sicurezza anteriori non sono regolabili in altezza. Chi guida con il sedile molto vicino al volante troverà quindi fastidioso il contatto del bordo ruvido della cintura con il collo e dovrà, per forza di cose, trovare un equilibrio sfruttando l’escursione in profondità del volante.
Fotogallery: BMW Serie 2 Active Tourer 220i, pro e contro
Bmw Serie 2 Active Tourer