Chi ha inventato l’automobile vuole reinventarla anche con la batteria, ma senza osare troppo. La EQC inaugura l’era elettrica per Mercedes e lo fa “alla Benz”, ovvero con uno stile che, con le dovute differenze, mantiene un solido legame con gli altri modelli.
A caratterizzarla ci sono il frontale, dominato da un pannello nero lucido e dalla nuova firma luminosa, con il gruppo ottico unico in coda che la rende visivamente più larga e bassa. Rispetto alla GLC, è lunga 4,76 metri, dunque 11 cm in più, ma in altezza ha 2 cm in meno. Rispetto agli altri SUV della Stella è più Crossover e più liscia nelle superfici.
Pregi e difetti
La EQC è comoda per quattro, a causa delle dimensioni del tunnel e la plancia ha l’impostazione delle altre Mercedes: due schermi dietro lo stesso pannello in vetro. Ma ci sono novità interessanti: la parte centrale è leggermente rivolta verso il guidatore, le bocchette evocano il mondo dell’elettronica per la forma e il colore, a metà strada tra l’oro rosa e il rame, e infine i pannelli sono in metallo lamellare.

Innovativi anche i materiali tra pelle sintetica e tessuti che ricordano la seta e la microfibra. Non impeccabili la cura costruttiva e l’attenzione a certi particolari. Il sistema MBUX è stato adattato per la vita in elettrico, ma non permette ancora di pianificare i viaggi. Per la ricarica dei dispositivi ci sono le prese USB-C dunque è meglio munirsi di adattatori mentre, neppure a pagamento, non si possono avere né il DAB né le sospensioni pneumatiche.

Sulla Edition 1886 ci sono il profumatore, si può selezionare il colore dell’illuminazione ambiente e le funzioni legate al comfort interagiscono con i wearable in modo da adattarsi al nostro umore. Il bagagliaio ha una capacità di 500 litri e abbattendo lo schienale elettricamente (solo da dietro) si ottengono 1.460 litri, ma va rimesso a posto manualmente.

Il piano si solleva a compasso e va “appeso” per fermarlo. Sotto ci sono i due cavi a spirale lunghi 4 metri: sono più difficili da stendere, ma più comodi da riporre e non toccano mai terra, dunque non ci si sporca le mani. La EQC ha grandi prestazioni, ma è più graduale delle concorrenti, inoltre è morbida sulle sconnessioni e molto silenziosa.

Va guidata fluidamente e con la serenità, anche se, se serve cambiare passo, lei può farlo all’istante con 300 kW e 760 Nm sempre pronti. Efficaci i sistemi vari per fare manovra, a volte sono fastidiosi, invece, i riflessi che si creano sul parabrezza. Buona inoltre l’efficienza: con 80 kWh si fanno da 300 a 400 km. Utile la possibilità di regolare il recupero dell’energia e di farsi aiutare dalla vettura a consumare meno, anche attraverso impulsi al pedale dell’acceleratore.
Quanto costa
Caso forse più unico che raro, la Mercedes EQC parte da un prezzo più basso delle concorrenti: meno di 77.000 euro per la Sport che diventano circa 80.500 euro per la Premium e arrivano a oltre 87.000 euro per la Edition 1886 che ha la garanzia estesa a 6 anni e tutte le personalizzazioni ed i servizi che un cliente di queste possibilità e di questo tipo cerca in un’automobile, ma soprattutto in un mezzo che offre un nuovo modo di muoversi.