Stanno arrivando sul mercato sempre più diesel ibridi, sulla carta un"ottima soluzione di compromesso tra consumi, prezzo, prestazioni e agevolazioni. Questa tecnologia ha debuttato sulle ammiraglie tedesche prima di fare capolino sotto il cofano di quella che è la categoria più richiesta sul mercato, quella dei SUV. Pochi mesi fa abbiamo provato la Kia Sportage e oggi tocca alla cugina Hyundai Tucson.
È lei la protagonista del pro e contro di oggi, spinta dal 1.6 turbodiesel da 136 CV con sistema micro ibrido a 48 V, abbinato alla trazione integrale e al cambio automatico DCT a doppia frizione a sette rapporti. L"allestimento è quello più sportivo N Line, che porta finiture dedicate sia dentro che fuori. Ecco i pregi e i difetti.

Un SUV deve essere spazioso e comodo. Sembra banale ma non è sempre così, con la Hyundai Tucson che nonostante una lunghezza di 4,48 metri - quindi nella media dei C-SUV sul mercato - offre tantissimo spazio sia per chi siede davanti che per i passeggeri posteriori. I sedili, su questo allestimento "sportivo" N Line in simil Alcantara ed ecopelle, sono morbidi e contenitivi e non affaticano nei lunghi viaggi. Quello del guidatore è regolabile elettricamente e tutti e quattro sono riscaldabili.

Avete presente quanto c"è il sole di taglio che si infila tra l"aletta parasole e il montante B? Quanto è fastidioso? Hyundai risolve questo problema con un"ulteriore aletta - estraibile dalla principale -che va a chiudere perfettamente ogni spiraglio rendendo la guida più sicura. Il parasole inoltre è più grande di quello della media, con uno specchio di cortesia enorme (il pubblico femminile apprezzerà) e una comoda clip per riporre le carte o il biglietto dell"autostrada al riparo da sguardi indiscreti.

Entrando in abitacolo lo sguardo cade subito sulla plancia, divisa su tre livelli con un"alternanza di plastiche più o meno morbide. Le uniche superfici rigide le ritroviamo sulla parte bassa del tunnel centrale o sulla portiera ad eccezione del poggia braccio, anche questo molto morbido. Bella la cucitura rossa a contrasto caratteristica del pacchetto N-Line che troviamo sulla plancia, sul volante e sul cambio.

Il sistema mild hybrid a 48V è disponibile su tutte e tre le motorizzazioni a gasolio della Tucson, da 116 a 185 CV. Quella della nostra prova è l"intermedia da 136 CV, un buon compromesso tra consumi e prestazioni che, al volante, fra sembrare che ci siano molti più cavalli sotto il cofano di quanti ce ne sono in realtà. Il piccolo sistema elettrico aiuta la Tucson nelle fasi di accelerazione e recupera energia in tutte quelle di decelarazione, con la frenata rigenerativa che entra in azione appena si rilascia il pedale del gas.
Si tratta di un mild hybrid, quindi la macchina non si muove mai solo in modalità elettrica ma, nonostante questo, i consumi sono contenuti considerando la massa non indifferente di oltre 1.600 kg. In 365,5 km di prova infatti abbiamo registrato una media di 14,5 km al litro su un percorso misto tra da città (40%) e autostrada (60%).
In alcune città inoltre sono previste agevolazioni per questo tipo di motorizzazioni elettrificate, che vanno dalla sosta gratuita sulle strisce blu all"entrata nelle zone a traffico limitato (ZTL). Per saperne di più cliccate qui per andare sul sito InsideEVs.it e vedere quali sono le agevolazioni città per città.

In generale, la garanzia media su una qualsiasi auto è di 2 anni. I coreani in questo sono sempre stati all"avanguardia, con Hyundai che concede 5 anni e km illimitati su tutti i modelli. Ancora lontani i cugini di Kia, irraggiungibili con i loro 7 anni e km illimitati.

Che la Hyundai Tucson non sia un"auto sportiva è chiaro a tutti, quindi non ci si aspetta uno sterzo diretto e preciso per divertirsi tra le curve. L"impugnatura è confortevole anche se è un po" troppo grande di diametro, ha una risposta lineare ma non riesce a comunicare quello che succede sotto le ruote anteriori non restituendo alcun tipo di feedback. La trazione integrale inoltre va a discapito del raggio di sterzata.

Il bagagliaio da 513 litri (che diventano 1.503 abbattendo gli schienali posteriori) non è da record per capienza ma offre comunque una buona sfruttabilità nonostante gli ingombri interni del passaruota. C"è una presa da 12 V ma mancano le leve per abbattere i sedili direttamente dal vano di carico e non ci sono ganci dove assicurare buste della spesa o zaini. Un po" scomodo considerando che, in movimento, è difficile far star fermi gli oggetti considerando anche la mancanza di reti contenitive.

Gli specchietti grandi consentono un"ottima visibilità posteriore ma, al tempo stesso, generano turbolenze che a velocità sostenute si trasformano in fastidiosi fruscii. In particolare un sibilo dallo specchietto sinistro che, sul nostro esemplare, cominciava a farsi sentire oltre i 90/100 km/h.
Fotogallery: Hyundai Tucson 1.6 CRDi XPrime, pro e contro
Hyundai Tucson 1.6 CRDi 48V 4WD DCT XPrime