La Saab 900 Turbo è uno dei più scintillanti simboli di un’epoca in cui il carattere di un’auto aveva un peso reale nella scelta della clientela, un modello fuori dagli schemi per prestazioni, versatilità e caratteristiche tecniche con le versioni al top della gamma, come la Turbo S Aero di questa prova, che si sono trasformate nelle icone più rappresentative del Marchio svedese.
Storia
Non tutti sanno che Saab nasce nel 1937 come produttore di aerei civili e militari, dedicandosi alle automobili soltanto dopo la fine del Secondo conflitto Mondiale.
La Saab 900 atterra sul mercato nel 1979 per sostituire la Saab 99, con la 900 che internamente all’azienda è nota come progetto X29 con Henrik Gustafsson come direttore tecnico e Björn Envall che ne diviene il capo progettista.

Il motore del debutto è un quattro cilindri da quasi 2,0 litri di cilindrata, monoalbero a camme in testa con due valvole per cilindro installato al contrario, cioè in senso longitudinale e inclinato di 45°, col cambio posizionato direttamente sotto al motore, mentre le sospensioni sono a quadrilateri deformabili davanti, mentre dietro ad assale rigido con barra Panhard.
Nel ‘79 sono subito disponibili due tipi di carrozzeria, 3 porte e 5 porte, mentre le versioni sono GL da 100 CV e carburatore singolo, GLS, con doppio carburatore e 108 CV, GLE o GLi da 118 Cv grazie all’iniezione elettronica, fino ad arrivare ai 145 CV per della 900 Turbocompressa.


Le evoluzioni della gamma non tardano ad arrivare, con la famiglia che si arricchisce nel 1981 della carrozzeria a 4 porte, mentre dopo svariate migliorie meccaniche, nel 1985 tutte le versioni a motore aspirato e iniezione meccanica si chiamano 900i con l'emblema che diventa SAAB-SCANIA.
Di lì a poco a poco arriva il restyling della Saab 900 unitamente alla celebre versione Cabriolet che vanta capote a tre strati ad azionamento elettrico, lunotto termico in vetro, sedili in pelle, clima e cerchi in lega compresi nel prezzo.

Nonostante la forte personalità delle 900 e l’arrivo di evoluzioni motoristiche interessanti, come le Ecopower e le sportiveggianti Aero, l’idillio dura fino al 1993, quando debutta la nuova Saab 900, sviluppata sul pianale della Opel Vectra nel rispetto della neonata partnership con General Motors.

Pro & Contro
Stabile, veloce e confortevole. La Saab 900 Turbo alla guida conquista per una stabilità naturale, anche quando le andature sono da “granturismo veloce”, una definizione che calza perfettamente con le velleità di questa coupé svedese.
Pratica, con tanta capacità di carico e una buona qualità costruttiva, fatta eccezione per la limitata manovrabilità del cambio, la Saab 900 Turbo invoglia a fare tanta strada, a dispetto di consumi non proprio contenuti, ed ecco perché sul mercato dell’usato gli esemplari disponibili sono mediamente chilometrati.
Volendone cercare una, è bene però sapere che il primo “nemico” da considerare è la scarsa reperibilità dei ricambi. Qualche esempio? I paraurti sono ormai introvabili, così come lo è anche il cruscotto, che tra l’altro tende a creparsi, e questi sono soltanto due banali esempi.

Prezzi
A fine anni ‘80 per mettersi in garage una Saab 900 Turbo da 175 CV si partiva da un listino di circa 40 milioni di lire, mentre per una Aero S my 1992 come quella che potete assaporare nel nostro video, si superavano i 45 milioni di lire.
Oggi, se siete innamorati della linea della Saab 900 è sufficiente trovare un aspirato con l’iniezione elettronica, per cui possono bastare 6/7.000 euro per una 900i Coupé, mentre per le Cabriolet si va oltre i 10.000 euro.
Se però per voi Saab è solo Turbo (com'è giusto che sia) allora le richieste salgono: per dei Coupé in buone condizioni si può fluttuare tra i 14 e i 16 mila euro, partendo da 14-15000 euro, ma si possono trovare annunci anche da 20.000 euro per della Cabriolet in condizioni impeccabili: del resto, la “svedesità di qualità” ha il suo prezzo!