Continua il processo di elettrificazione della gamma Renault, che con la Captur E-Tech Hybrid 145 CV - venuta ad aggiungersi ad una gamma in cui sono già presenti le varianti 1.3 TCe mild-hybrid 140 CV e la E-Tech Plug-in da 160 CV - può ora vantare il primo modello proposto con ben tre livelli di elettrificazione.
Questa versione full-hybrid del B-SUV francese, che continua a veder crescere i volumi di vendita anche in Italia con crescente apprezzamento proprio per i modelli ibridi, eredita il powertrain dalla sorella minore Renault Clio puntando ad una clientela alla ricerca di un modello “rialzato”, ma dai consumi contenuti, che acceda alle agevolazioni previste per i modelli elettrificati, senza però dover ricorrere a una presa elettrica per ricaricare le batterie.
Esterni | Interni | Guida | Curiosità | Prezzi
Esterni
Come già avvenuto sulla plug-in, anche la nuova Renault Captur E-Tech Hybrid non si discosta a livello estetico dalle sorelle ad alimentazione tradizionale. Le misure si confermano quelle di sempre, con una lunghezza 4,23 metri e una carrozzeria bombata che la fa sembrare più grande di quanto in realtà non sia.
Per quanto concerne il design, il frontale parla il più recente linguaggio stilistico del costruttore d’Oltralpe, caratterizzato dalla grande calandra che ospita al centro la Losanga cromata che, alle estremità, lascia spazio a gruppi ottici con firma luminosa a forma di C che in opzione possono essere dotati della moderna tecnologia Full-Led. Il motivo a forma di C torna anche nel posteriore, con i fanali che si sviluppano sul piano orizzontale richiamando le forme di quelli anteriori.
A donare un tocco “fuoristradistico” al modello ci pensano, oltre alla generosa luce libera dal suolo, anche gli ampi fascioni in plastica nera che corrono tutt’intorno alla carrozzeria e le piastre di protezione in plastica nella parte bassa dei paraurti. Insomma, per rendersi conto che ci si trova al cospetto della variante full-hybrid della Captur bisogna fare attenzione ai piccoli badge posti sul portellone posteriore e su quelli centrali.
In aggiunta, con questa variante debutta a listino anche l'allestimento RS Line, con tocchi sportivi tra cui l'inserto nel paraurti che richiama l'ala frontale delle monoposto di Formula 1, scudo posteriore e scarichi specifici, cerchi in lega da 17" e finiture in rosso fuori e dentro l'abitacolo.



Interni
Discorso simile vale per gli interni, dove fatta eccezione per la scritta E-Tech nella cornice della leva del cambio e per il tasto “EV” sulla plancia, l’ambiente resta in tutto e per tutto identico a quello delle altre Renault Captur a listino. Oltretutto, la presenza del powertrain ibrido non ha in alcun modo compromesso l’abitabilità. Si viaggia comodi anche dietro e il vano di carico conferma la sua forma regolare e ben sfruttabile e una capacità che dai 440 litri di base raggiunge i 536 litri facendo scorrere in avanti il divano posteriore, che si muove di ben 16 centimetri.
Sul fronte tecnologico, la nuova Renault Captur E-Tech Hybrid risponde con un sistema di infotainment con schermo che può arrivare a 9 pollici. Questo è caratterizzato da una grafica sempre chiara e da una logica di funzionamento semplice e intuitiva anche mentre si guida. A questo si abbina il quadro strumenti digitale con grafica personalizzabile, attraverso il quale è possibile tenere sotto controllo il funzionamento del modulo ibrido.


Guida
Malgrado l'abbigliamento, anche in questa versione sportiveggiante la Captur non pretende di proporsi come un modello particolarmente dinamico, anche se la guida si rivela piacevolmente precisa, con sterzo e sospensioni mai troppo morbidi.
La motorizzazione ibrida fa tutto da sola, senza palette al volante e cambiata sequenziale, sacrificate alla necessità di far gestire le energie in modo ottimale al complesso sistema ibrido, formato da un motore 1.6 aspirato a benzina, due motori elettrici e un cambio molto particolare (di cui parliamo più sotto). A volte, a dire il vero, quando entra in funzione il motore a benzina nelle accelerazioni lievi, l'istinto è quello di cercare i paddle o la leva per cercare un ipotetico rapporto superiore.
Un effetto che dura pochi secondi, perché in generale il comportamento è piuttosto fluido e progressivo, specie in partenza (effettuata sempre in elettrico e con uno spunto assai vivace all'occorrenza) e nelle accelerazioni. La Casa dichiara consumi medi di circa 5 litri/100 km e una vocazione per la guida urbana che dovrebbe consentire, con una guida attenta, di sfruttare la parte elettrica per l'80% del tempo. Durante il nostro test, effettuato tra la periferia di Milano e l'hinterland, gli interventi del 1.6 sono stai limitati ai tratti più scorrevoli, con medie da computer di bordo comprese tra 6,2 e 6,4 litri per 100 km.


Curiosità
Il sistema ibrido di Renault rappresenta quasi un unicum nel mondo dell’automobile. All’interno di questo l’elemento più particolare è rappresentato dal cambio: si tratta di una trasmissione automatica priva di frizione e sincronizzatori e dotata di soli 4 rapporti.
A questi si sommano altri due rapporti di tipo elettrico, offerti dall’HSG, ovvero la seconda unità elettrica della vettura che non da trazione, ma funge da starter e generatore ad alta tensione per i servizi del motore termico 1.6, da unità aggiuntiva per la ricarica della batteria quando la guida è in modalità ibrida e infine, essendo meccanicamente connesso alla catena cinematica, da sincronizzatore per facilitare l’innesto delle marce.
Prezzi
Renault Captur E-Tech Hybrid come detto si inserisce tra la versione 1.3 TCe mild-hybrid da 140 CV e la E-Tech Plug-In, con un range che va da 25.750 euro per l'allestimento di partenza Zen fino ai 31.300 della ricercata Initiale Paris, passando per i 27.650 della Business, i 27.300 della Intens e i 28.700 della R.S. Line.
Fotogallery: Renault Captur E-Tech Hybrid (2021) - La prova
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