Quando si parla di concept, è facile rimanere sorpresi dalle soluzioni ricercate o avveniristiche che questi portano con sé. Alcuni più di altri, tanto che vengono ricordati a distanza di diversi anni. Nel caso della Mazda MX-81 Aria, ben 40!

Del resto, in quegli anni dev'essere stato sicuramente d'impatto lo schermo a tubo catodico incastonato nella sua plancia di comando, svelato per la prima volta al Salone di Tokyo proprio nel 1981. Abbiamo avuto modo di vedere da vicino il concept firmato Bertone e ve lo raccontiamo nel nostro video.

Era proiettata nel futuro

Il "televisore" al centro del volante è sicuramente il protagonista indiscusso dello stile della MX-81 Aria. È uno schermo a tubo catodico, proprio come le TV di quegli anni, e la sua funzione sarebbe stata quella di computer di bordo e cruscotto digitale, ma anche di navigatore.

Mazda MX-81 Aria

Un'altra caratteristica particolare è la cinghia sulla quale bisogna agire per sterzare perché la parte centrale è fissa, mentre solo la corona è mobile. Attorno allo schermo, tanti pulsanti o comandi: gli indicatori di direzione, i tergicristalli, i fari ed il clacson.

Mazda MX-81 Aria

Affascinante l'impianto audio con musicassetta, che solo ammirare fa fare un piacevolissimo salto indietro nel tempo, e vale lo stesso per le tappezzerie e i loro colori, che richiamano il finire degli anni Settanta.

Come potete vedere dal video, poi, le "chicche" non finiscono qui: ci sono i sedili girevoli per consentire un accesso più agevole, una linea super aerodinamica per quegli anni e gli stessi fari che poi, 8 anni dopo, sono arrivati sulla prima MX-5.

Mazda MX-81 Aria

Una storia affascinante

La MX-81 Aria è considerata la prima vera concept car del brand giapponese. Non è un caso, infatti, che la sigla "MX", tanto conosciuta ai giorni nostri, abbia debuttato proprio con questo modello, con il significato di "Mazda eXperimental", per identificare tutte le auto dalla natura particolarmente avanguardistica.

Al contrario di come spesso accade con le concept car, la MX-81 Aria, che era stata finalizzata anche da un punto di vista meccanico e perciò è marciante, non è stata smantellata. Dopo 39 anni passati al buio di un capannone nella sede di Hiroshima, è stata riscoperta da Nobuhiro Yamamoto, l'ingegnere "papà" della MX-5, che ne ha voluto il restauro.

Mazda MX-81 Aria concept e docufilm

Da quel momento, 46 tecnici si sono alternati per riportarla in vita, lavorando soprattutto su impianto elettrico e motore, fermi proprio dal 1981. Poi l'auto è stata trasportata in Italia per un'attenta opera di ripristino, realizzata dalla Superstile di Moncalieri, che ha riguardato verniciatura, pelletteria, la ricostruzione di componenti i cui materiali oggi non esistono più e tutti gli altri dettagli come il meccanismo dei fari a scomparsa.

È tutto raccontato nel corto "la Forma del Tempo", pubblicato sul canale YouTube di Mazda.

Fotogallery: Mazda MX-81 Aria concept e docufilm "La forma del tempo"