Lusso e comfort assoluti sono le principali qualità che vengono in mente quando si pensa a una Bentley. E sono concetti che valgono ancora di più per l’ammiraglia Flying Spur che recentemente ha debuttato con la prima variante ibrida plug-in.

Un motore elettrificato e, quindi, ancora più silenzioso sembra una preziosa aggiunta per rendere l’esperienza di guida ancora più impagabile. Com’è allora mettersi al volante di una delle auto più confortevoli del pianeta?

Ecco com’è andata la prova dei nostri colleghi di Motor1.com USA tra le colline e le autostrade di Los Angeles.

Esterni | Interni | Guida | Curiosità | Prezzi

Esterni

L’eleganza e la raffinatezza della carrozzeria non sono state minimamente stravolte dalla presenza di un powertrain elettrificato: la Flying Spur è inconfondibilmente Bentley sin dal primo sguardo. Le proporzioni, la cura per i dettagli e la filante silhouette rappresentano un forte richiamo alla lunghissima tradizione di ammiraglie extra-lusso.

Bentley Flying Spur Hybrid, la prova di Motor1.com

Ne sono un esempio la statuetta Flying B sfoggiata con orgoglio sul cofano (e retrattile tramite un comando nell’abitacolo) e le luci anteriori circolari con una trama interna simile a quella di un diamante. L’esemplare in prova è reso ancora più originale dalle modanature e dagli inserti neri, ma il vasto catalogo di personalizzazioni non esclude le più classiche cromature.

Bentley Flying Spur Hybrid, la prova di Motor1.com

A prescindere dalla scelta, comunque, passare inosservati a bordo di una Flying Spur è impossibile. Per quanto si sforzi di essere sobriamente lussuosa, la Bentley conquista gli sguardi grazie al suo portamento e alle sue dimensioni estremamente generose.

Interni

Nessun dettaglio dell’abitacolo è lasciato al caso. La scelta dei materiali e la consistenza di pulsanti e indicatori sono ragionate per comunicare il massimo senso di opulenza. Giusto per fare un esempio, la leva dell’indicatore di direzione e i comandi sul tunnel centrale sono rivestiti in alluminio e non con la “solita” plastica.

Bentley Flying Spur Hybrid, la prova di Motor1.com

In generale, gli interni della Flying Spur hanno uno stile equilibrato e senza eccessi di minimalismo. Ciò che si apprezza subito è l’intuitività nella disposizione dei comandi, tutti concentrati vicino alla leva del cambio. A controllare i principali aspetti tecnologici dell’auto ci pensa il display da 12,3” al centro della plancia (forse un po’ troppo simile nel design a quello dell’Audi A8 da cui deriva).

Tra l’altro, lo schermo può scomparire elettricamente per far posto a un pannello completamente spoglio o a un altro con tre indicatori analogici, a seconda del gusto del guidatore.

Bentley Flying Spur Hybrid, la prova di Motor1.com

Le funzioni sono davvero infinite. Quelle più lussuose, ovviamente, riguardano il controllo delle varie tendine presenti nell’abitacolo e la gestione dei programmi di massaggio dei sedili. A dare numerose informazioni sulla guida, invece, ci pensa il quadro strumenti digitale (opportunamente rivisto con grafiche e indicatori sullo stato della batteria), anch’esso ereditato dall’A8.

Un discorso a parte lo meritano i rivestimenti. Più che su un’auto, sembra di essere dentro un vero e proprio salotto decorato con un mix personalizzabile di vari materiali e colori. Pelle, legno, metallo ed elementi in Piano Black creano un’atmosfera rilassata sia per il guidatore che per i passeggeri.

Guida

Prima di parlare dell’esperienza al volante, occorre snocciolare qualche dato. La Flying Spur ibrida plug-in è una delle prime Bentley a montare un motore a sei cilindri sin dal lontano 1959. Curiosamente, il 2.9 equipaggiato dall’ammiraglia è diverso rispetto al 3 litri della Bentayga ibrida. In ogni caso, al propulsore è abbinato un’unità elettrica da 136 CV e 400 Nm alimentato da una batteria agli ioni di litio da 18 kWh.

In totale, la Flying Spur può contare su 543 CV e 750 Nm, con la possibilità di percorrere circa 40 km a emissioni zero.

Bentley Flying Spur Hybrid, la prova di Motor1.com

La prima parte della prova si è svolta proprio in modalità elettrica tra le colline di Beverly Hills. In tante auto a batteria, l’assenza del motore termico accentua i piccoli rumori provenienti dagli assemblaggi, dalle sospensioni o direttamente dalla strada. In realtà, anche in quest’inedita veste la Bentley si conferma estremamente silenziosa isolando perfettamente l’abitacolo da ogni fattore esterno.

Il brio non manca neanche nella modalità EV, ma se si affonda il piede sull’acceleratore ecco che entra in gioco anche il V6. In alternativa, si possono scegliere le configurazioni Hybrid e Hold.

La prima avvia il motore termico in modo più rapido appena si richiede potenza, pur limitandone l’utilizzo per contenere i consumi. La seconda, invece, consente di mantenere la carica della batteria per utilizzarla del tutto quando ci si avvicina alla destinazione d’arrivo.

Bentley Flying Spur Hybrid, la prova di Motor1.com

L’unico limite riscontrato nelle configurazioni elettrica ed ibrida riguarda la frenata rigenerativa, dato che, a differenza di alcuni modelli anche meno costosi, non si arriva mai all’arresto completo senza usare il pedale del freno.

Logicamente, questo “difetto” viene meno in autostrada, dove motore termico ed elettrico si alternano continuamente in modo impercettibile. L’eccellente coppia muove con disinvoltura le 2,5 tonnellate di peso, ma la taratura delle sospensioni orientata quasi completamente al comfort accentua leggermente il rollio in curva con una guida più sportiva.

La situazione migliora nella modalità Sport dove, però, l’assetto diventa più rigido. C’è da dire, comunque, che le quattro ruote sterzanti fanno un ottimo lavoro nel migliorare l’agilità nelle curve più strette.

Curiosità

Naturalmente, il focus della Flying Spur è anche per i passeggeri posteriori. Sulla Bentley sono presenti soluzioni rarissime, alcune uniche, nel mondo dell’auto. Ad esempio, le funzioni di riscaldamento e ventilazione dei sedili possono essere automatiche. In pratica, la persona non deve nemmeno preoccuparsi di impostare l’intensità del programma, dato che l’auto capisce istantaneamente se è necessario riscaldare o raffreddare il sedile.

In più, la Flying Spur è probabilmente l’unico modello sul mercato ad avere i poggiabraccio delle portiere posteriori riscaldabili. A ciò si aggiungono cinque programmi di massaggio e soffici cuscini pensati per alleviare lo stress di chi siede dietro.

Prezzi

Bentley non ha ancora diffuso i prezzi specifici della versione ibrida con motore V6. Secondo quanto riportato da un rappresentante del marchio ai colleghi americani, comunque, il listino dovrebbe essere superiore a 180mila euro, mentre l’esemplare della prova era fortemente arricchito da optional e accessori. Conti alla mano, la Flying Spur del test dovrebbe costare circa 243mila euro.

Dubitiamo, comunque, che la clientela del brand badi troppo a questi dettagli. Soprattutto se l’esperienza di guida può ripagare ogni centesimo della spesa.

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Bentley Flying Spur

Motore 2.9 V6 biturbo
Motor Motore elettrico singolo a magneti permanenti
Potenza 543 CV/750 Nm
Trasmissione Automatico a 8 rapporti
Batteria 18 kWh
Trazione Trazione integrale
Accelerazione 0-100 km/h 4,1 secondi
Velocità Massima 285 km/h
Consumi 8,5 km/l (rilevati)
Autonomia in elettrico 40 km
Tempo di ricarica 2 ore e mezza (stimato)
Peso 2.505 kg
Posti a sedere 5 posti
Volume di Carico 340 litri
Prezzo base 183.000 euro
Prezzo della versione provata 243.000 euro