Ogni nuova auto italiana che viene presentata suscita sempre, giustamente, tanta curiosità. Se poi si tratta di un'Alfa Romeo, allora l'interesse è ancora maggiore perché si toccano le corde della passione automobilistica più pura. E, di conseguenza, le aspettative sono alte.
È in questo contesto che nasce l'Alfa Romeo Tonale, SUV di taglia compatta che "mancava" alla gamma del marchio per poter combattere ad armi pari con una concorrenza estera sempre più agguerrita. Dunque non resta che scoprire tutti i dettagli, i pregi e i difetti della Tonale nel nostro #PerchéComprarla.
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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi
Pregi e difetti
Ci piace | Non ci piace |
Stile e personalità | No mappa Individual |
Piacevolezza e comfort di guida | Visibilità posteriore |
Dotazione tecnologica | Allestimenti "blindati" |
Funzionamento ADAS |
L'Alfa Romeo Tonale si è fatta attendere ma ne è valsa la pena. Certo, ci sono ancora dei dettagli che si possono migliorare e affinare, ma in generale il SUV italiano convince per la sua forte personalità - è sicuramente tra i più belli della categoria -, per lo spazio interno capace di soddisfare le esigenze di un pubblico vasto, per l'ergonomia degli interni moderni e connessi, per la gamma largamente elettrificata e per le sue doti di guida, che raggiungerebbero il vertice della categoria se solo fossero più permissive a livello di personalizzazione delle tarature.
Dimensioni, bagagliaio e spazio
La Tonale, in lunghezza, supera di poco i 4,5 metri e dunque è tra i SUV più "generosi" della categoria. La larghezza è di 1,84 metri, mentre l'altezza si attesta a 1,6 metri. Il passo, o interasse, è di 2, 63 metri.
Nonostante un'apertura che non sfrutta tutta la larghezza dell'auto, il bagagliaio della Tonale è molto capiente, con un valore minimo di 500 litri che scende di 50 litri sulla versione ibrida plug-in. È un po' scomodo il comando di apertura posto in basso, poco sopra la targa, rischia di far sporcare le mani. In compenso è sfruttabile il doppiofondo: entra anche la cappelliera. Buono il livello di rifinitura generale con la doppia illuminazione a LED, una presa a 12V e due ganci alti, oltre a vari anelli. Il divano, infine, si abbatte in configurazione 60:40 con botola centrale.
L’accesso ai posti dietro è ampio ma bisogna prestare attenzione al giroporta prominente. Si entra agevolmente e, anche per i più alti, c’è spazio sufficiente per le gambe e per la testa. Il divano piatto e il tunnel centrale basso e largo la rendono tra i SUV di questa taglia più ospitali per il quinto passeggero. Ci sono le bocchette d’aria e 2 prese USB retroilluminate e di tipo diverso, per ogni accontentare esigenza. È dura la plastica superiore dei pannelli porta, che sono invece imbottiti al centro.
Le misure | |
Fuori | |
Lunghezza | 4,53 metri |
Larghezza | 1,84 metri |
Altezza | 1,60 metri |
Passo | 2,63 metri |
Dentro | |
Bagagliaio | 500 litri (450 plug-in) / 1550 litri |
Plancia e comandi
Nell'impostazione della plancia della Tonale, i tratti più classici tipici di un’Alfa, come la strumentazione a cannocchiale o le bocchette circolari, si uniscono ad elementi moderni, su tutti la strumentazione 100% digitale. Il risultato è un cockpit avvolgente e molto originale, diverso da tutti gli altri.
Il volante deriva da Giulia e Stelvio, con l’iconico tasto d’accensione, e la versione Veloce aggiunge anche i paddle in alluminio. Sempre a portata di mano e anche scenografico il rotore del selettore di guida DNA, così come sono d’effetto i loghi Alfa Romeo nei poggiatesta.
La fascia alta della plancia è personalizzabile con 5 luci ambientali, ma non si estende sui pannelli porta. Subito sotto al display centrale c’è una "mensola" con i tasti fisici del climatizzatore, mentre le funzioni più avanzate come i sedili ventilati o riscaldati, o il volante, si comandano dal touchscreen.
Un grande vano aperto ospita gli smartphone di qualsiasi dimensione per ricaricarli ad induzione, ma nessuno viene tagliato fuori con una presa 12V e due USB, anche qui di tipo diverso, tutte retroilluminate.
La leva del cambio non è forse accattivante come soluzioni più moderne di tipo shift-by-wire, ma è corta e si impugna piacevolmente. Subito dietro trova spazio un doppio bortabicchieri gommato e un bracciolo centrale regolabile solo in lunghezza che cela un vano profondo. Il cassetto anteriore non si chiude a chiave e non è rivestito, ma piuttosto capiente.
La superficie nera opaca al centro del tunnel evita che rimangano le ditate, mentre quella grigia zigrinata, anche se rigida, arricchisce l’insieme. I rivestimenti sono morbidi nella parte alta e centrale della plancia - sulla Ti in prova c’è un tessuto tecnico - mentre sotto la plastica è dura. Sui pannelli porta la parte superiore è in gomma, imbottita al centro, mentre sotto, anche qui, c’è plastica rigida e i vani non sono rivestiti.
Venendo all'infotainment, il sistema è basato su Android Automotive, dunque connesso coi servizi Google e personalizzabile nelle schermate proprio come fosse uno smartphone attraverso i vari widget. È aggiornabile over-the-air, chiaro nelle grafiche ed estremamente fluido. Il fatto che lo schermo sia rivolto verso il guidatore semplifica l’utilizzo e poi, grazie alla Rete, offre servizi in tempo reale come la navigazione su mappe TomTom attraverso i punti di interesse.
Di funzioni ce ne sono davvero tante, come le impostazioni dei vari sistemi di ausilio alla guida, l’integrazione dell’assistente vocale Alexa e la compatibilità senza cavo per Android e Apple CarPlay.
Per personalizzare il cruscotto digitale ci sono tre stili, uno dei quali minimale mentre un altro si rifà alle Alfa classiche. Si comanda con i tasti sulla razza destra e si può personalizzare non solo il contenuto centrale, mappa integrale compresa, ma anche ciò che è mostrato nel settore destro.
Come va e quanto consuma
Abbiamo detto del cockpit avvolgente. In effetti la posizione di guida è fasciante, più "automobilistica" che da SUV, dunque si capisce subito che il focus vero è sulla guida. Le regolazioni consentono di trovare l’impostazione giusta e non manca comunque quel senso di controllo sulla strada che una seduta rialzata garantisce.
Poche curve o manovre e già si capisce che tra le mani si ha un comando speciale. In Alfa sono i maestri nella taratura degli sterzi e la Tonale non fa eccezione: è precisissimo, millimetrico, davvero diretto. È anche leggero, perfetto in città ma, tra le curve, forse anche un po’ troppo reattivo. Meglio allora selezionare Dynamic col rotore del DNA e, così, lo sterzo mantiene la sua precisione ma assume un carico volante più corposo e facilmente controllabile.
Anche perché sulla Tonale in prova non c’è l’assetto a controllo elettronico, dunque non si possono irrigidire gli ammortizzatori per rendere l’auto più piatta e, di conseguenza, un comando troppo nervoso si ripercuote a livello di inerzie percepite a bordo. Parlando di assetto, schema MacPherson per anteriore e posteriore e una taratura equilibrata tra compostezza e comfort. Consigliamo comunque le sospensioni adattive.
Con la Tonale si pennellano belle traiettorie, l’avantreno è preciso in inserimento e poi, in uscita, aiuta il differenziale autobloccante elettronico che, anche con i freni, controlla la ruota interna alle curve. Anche il posteriore si comporta sempre in modo lineare.
Il freno è di tipo brake-by-wire, dunque è un comando elettronico che ci ha decisamente convinto perché, al contrario di altre ibride, non fa percepire lo stacco tra la frenata rigenerativa e quella meccanica. Dunque è molto fluido, modulabile in città e reattivo se c’è bisogno di rallentare per davvero.
In prova abbiamo avuto la versione mild hybrid con il 1.5 4 cilindri turbo a geometria variabile unito ad un’unità elettrica a 48V con batteria da 0,77 kWh e motore elettrico integrato all’interno del cambio a doppia frizione a 7 rapporti. Rispetto ad altri sistemi ibridi analoghi, è in grado di applicare alle ruote anteriori una potenza superiore, di 20 CV, e una coppia di 55 Nm, facendo quindi muovere la Tonale in elettrico nelle manovre, nei parcheggi, negli start e stop in coda o in veleggiamento, rilasciando l’acceleratore.
Massima fra luidità tra la gestione energetica dei due motori, per una potenza complessiva di 160 CV e 240 Nm, che si traducono in uno 0-100 in 8,8” e una velocità massima di 210 km/h. Non è un motore davvero sportivo ma è reattivo quanto basta e lineare nell’erogazione grazie al supporto elettrico. Il cambio, che è impercettibile nella maggior parte delle situazioni quotidiane, è più votato al comfort che alla sportività ma, giocando col DNA, viene fuori un po’ di verve in più.
La terza modalità di guida, l’Advanced Efficiency, smorza un po’ le prestazioni a vantaggio dei consumi. Quindi è la modalità giusta per la città, dove si apprezzano l’ottima manovrabilità - la Tonale sembra più piccola di quanto in realtà sia - e il sistema ad alta risoluzione delle telecamere che sono preziose perché dietro il lunotto è piccolo, i montanti larghi e i poggiatesta rubano parecchia visibilità. C’è anche il sistema di parcheggio automatico. In autostrada molto bene l’isolamento dai fruscii.
Venendo ai consumi, abbiamo registrato poco più di 14 km/l in città. In extraurbano si fanno 17 km/l e in autostrada se ne fanno 14. Dunque la media è di 15 km/l, cioè 6,6 litri per 100 km.
Versione provata | |
Motore | 1.5 4 cilindri + unità elettrica 48V e batteria 0,77 kWh |
Potenza | 160 CV |
Coppia | 240 Nm |
Cambio | Automatico doppia frizione a 7 rapporti |
Trazione | Anteriore |
Prezzi e concorrenti
Si parte da 35.500 euro per la versione Super col 1.5 mild hybrid da 130 CV. La Sprint, con lo stesso motore, viene 38.000 euro. La Ti della nostra prova, che sale a 160 CV, costa 42.300 euro. La top di gamma Veloce, con la stessa potenza e con una caratterizzazione più sportiva e una dotazione completa, parte da 44.800 euro.
La versione di lancio Edizione Speciale parte da 39.000 euro. Nel corso del 2022 la gamma viene completata dalla motorizzazione diesel e quella ibrida plug-in da 275 CV e con trazione integrale. Interessante la presenza di un certificato digitale NFT, dunque non alterabile in alcun modo, che aiuta a preservare il valore residuo.
La Tonale, l'abbiamo detto, si inserisce nel segmento più agguerrito del mercato che vede da un lato le affermate premium come la BMW X1, tutta nuova nel 2022, e le Mercedes GLA e Audi Q3, che hanno anche delle versioni ad altissime prestazioni, mentre dall’altro ci sono SUV più razionali, come la Volkswagen Tiguan o la Peugeot 3008. E poi, per piglio sportivo e design d’impatto, c’è la Cupra Formentor.
Qualche alternativa