Ogni tanto mi capita - forse anche a voi - di usare ChatGPT. A volte per lavoro (no tranquilli, ogni articolo firmato da me è farina del mio sacco), a volte per puro passatempo. Da quando ho visto per la prima volta "2001: Odissea nello spazio" (avrò avuto una decina di anni) l'intelligenza artificiale mi ha sempre affascinato. Poi Terminator, Blade Runner, Matrix. Fantascienza oscura e impossibile. Poi l'altro giorno mi è capitato di salire su un'auto - una DS 4 Cross con motore diesel - e iniziare a conversare con una intelligenza artificiale.

Per fortuna a differenza di tutto ciò che mi (e ci) ha insegnato Hollywood non ha provato a uccidermi o scatenare una qualche apocalisse nucleare. Semplicemente ha tentato di rendere ancora più umano - e potente - il sistema di infotainment della compatta francese. Ce l'avrà fatta?

L'inizio

Che la cosa sia affascinante è - per me - fuori discussione. Anche perché, da utilizzatore di ChatGPT, l'idea di poterci conversare senza il "filtro" della tastiera lo reputo un grande salto in avanti. E farlo in auto poi, annullando l'effetto solitudine di un viaggio e potendo esprimere la mia nerditudine, solletica ogni mia molecola geek.

Tanta curiosità che la gamma DS ora può soddisfare. Su tutta la gamma dotata della più recente versione del software Iris System è infatti disponibile l'intelligenza artificiale di OpenAI. Gratuitamente. Basta essere tra i primi 20.000 a iscriversi tramite il portale dedicato e seguire le istruzioni. Il gioco è fatto e parte la chiacchierata con ChatGPT. 

ChatGPT a bordo delle auto DS

Qui però c'è il primo problema. Quella installata infatti è la versione 3.5 del chatbot (termine tecnico che indica la vera natura della IA a bordo delle DS), quindi non la più aggiornata. Cosa significa? Che tutte le informazioni (miliardi) datele in pasto si fermano a fine 2021. Quindi se chiedete chi sia il Presidente del Consiglio vi sentirete rispondere Mario Draghi. O se volete avere informazioni sulle aperture di un museo magari potrebbero non essere aggiornate. 

Cosa si può fare 

Ma una intelligenza artificiale può fare anche tanto altro, dall'inventare e raccontare favole per bambini al creare quiz per intrattenere gli occupanti. Sostenere conversazioni su vari argomenti o cantare una canzone. Oppure darci informazioni sulla meta che stiamo per raggiungere, dai monumenti da non perdere alle curiosità che pochi conoscono. 

Comodo e affascinante. Un bel balzo in avanti rispetto ai classici assistenti vocali che usiamo ogni giorno (Alexa, Siri, Google Assistant), anche se l'uso di ChatGPT a bordo di un'auto non mi ha soddisfatto pienamente. Vi spiego il perché.

Prima di tutto le già citate informazioni datate. Non che l'uso dell'intelligenza artificiale in auto debba servire per scrivere un articolo di cronaca o una tesi di laurea. Ma sapere che i vari dati hanno quasi due anni sulle spalle può far sorgere dubbi - per esempio - sull'attendibilità degli orari di apertura di un tal museo. 

ChatGPT a bordo delle auto DS

C'è poi la questione capacità di ascolto e comprensione. Il video che trovate in alto sarebbe dovuto iniziare con la domanda "Ok Iris, spiegami cos'è ChatGPT". Ma niente, non c'è stato verso e per 5 minuti mi sono sentito rispondere "Non lo so". E dubito si trattasse di un caso di crisi esistenziale formato Intelligenza Artificiale. Semplicemente non capiva. E non ha mai capito la mia domanda. Insomma, se già vi sentivate pronti a vestire i panni di Michael Knight e salire bordo di K.I.T.T. (se non sapete di chi sto parlando mi fate sentire terribilmente vecchio) potete riporre il giubbotto di pelle nell'armadio.

Bisogna però sottolineare il fatto che si tratta ancora di una fase di test, con gli utenti a fare da tester per poi fornire feedback a DS per migliorare il servizio, che terminerà a febbraio 2024. Potrebbe poi tornare come soluzione a pagamento, con una piccola rata (mensile? annuale?) per avere ChatGPT - magari in versione 4.0 - in auto. 

Voi che ne pensate?