Sino al 23 dicembre 2005, in Italia il nemico numero uno di chi correva troppo in auto era l'autovelox fisso: il dispositivo di grandi dimensioni che individua la velocità in un punto preciso. Accanto a questo, numerosi autovelox mobili, fra cui il Telelaser: la postazione è diversa in base alle esigenze della Polizia. Ma da quella data un secondo protagonista fa da deterrente contro chi supera i limiti di velocità, il Tutor. Che è un sistema per la misurazione della velocità media dei veicoli introdotto inizialmente su alcuni tratti della rete di Autostrade per l'Italia e sue controllate, e poi estesosi altrove. Come tutti i dispositivi elettronici fissi, vengono preceduti da cartelli specifici che ne annunciano la presenza: lo prevede la legge (le eccezioni riguardano alcuni strumenti mobili). In più, esistono link per capire con precisione il Grande Fratello dove opera: parliamo sia degli autovelox fissi sia di quelli mobili. Sono le stesse Forze dell'ordine a mettere a disposizione la mappa di autovelox e Tutor, non certo per aiutare chi vuole infrangere il Codice della Strada, ma per una ragione semplice: migliorare la sicurezza stradale, facendo diminuire le probabilità di incidente. Almeno in teoria, sapendo in che punto c'è il controllo, l'automobilista indisciplinato tende ad alzare il piede dall'acceleratore, rispettando i limiti di velocità.


Dove cliccare


#1. Autovelox. La Polizia Stradale pubblica ogni settimana la programmazione dei servizi di controllo della velocità con le apparecchiature mobili indicando le strade e le giornate dello svolgimento dei servizi. Il link di riferimento è questo. Inoltre, cliccate qui per il Pdf delle postazioni fisse con misuratori di velocità sulle autostrade nella disponibilità della Polizia Stradale. Infine, il Pdf con le postazioni fisse con misuratori di velocità sulla viabilità ordinaria nella disponibilità della Polizia Stradale è qui.


#2. Tutor. Autostrade per l'Italia ha scelto di rendere pubblica la posizione di tutte lo postazioni fisse per la rilevazione della velocità installate lungo la propria rete e gestite dalla Polizia Stradale: qui. I tratti blu della mappa sono controllati da Autostrade per l'Italia, quelli azzurri da società del gruppo, quelli rosa da altre concessionarie. La mappa è interattiva: basta cliccare sul singolo tratto e viene indicata la posizione indicativa basata sulle progressive distanziometriche autostradali.


#3. Vergilius. Nato nel giugno 2012, è il "cugino" del Tutor: rileva la velocità media. Spiega la Polstrada che il sistema ha consentito di estendere anche alla rete stradale extraurbana, caratterizzata da alti livelli di sinistrosità, i benefici per i cittadini già rilevati in ambito autostradale: velocità sotto i limiti e meno incidenti. Il link per sapere dov'è il Vergilius è questo.


Multa al proprietario


Dopo che un autovelox, un Tutor o un Vergilius hanno "beccato" la vettura oltre il limite di velocità, la multa (che varia parecchio in base alla gravità dell'infrazione) viene spedita a casa del proprietario del mezzo. Se vi viene recapitato un verbale, la contravvenzione in euro può essere accompagnata dal taglio di punti-patente o dalla sospensione della licenza a carico dell'effettivo trasgressore. Come proprietari del mezzo, dovete comunicare il nome del conducente alla Polizia: se lo fate, a lui saranno sottratti i punti o gli verrà sospesa la patente. Se non lo fate, non scatta né la sottrazione dei punti né la sospensione della licenza, però riceverete una multa supplementare di 300 euro circa, spese di notifica incluse.

Fotogallery: Autovelox, Tutor e Vergilius, ecco dove sono