Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: non è vero che le compagnie sono obbligate a concedere una Rc auto con scatola nera. Sono solo tenute a fornire un preventivo di una Rca normale. E, se dicono sì alla polizza col dispositivo anti-truffa (registra la dinamica dei sinistri e in teoria previene le frodi), non sono tenute a stipulare una garanzia Rca scontata, né tantomeno a rilasciare assicurazioni con riduzioni significative: sono invece perfettamente libere, le compagnie, di offrire lo sconto che vogliono. Secondo una loro politica interna. Se e quando alla Legge Concorrenza seguiranno altre norme, allora le compagnie dovranno rilasciare anche preventivi con scatola nera, scontati per i guidatori virtuosi (che non causano incidenti) e ultra low cost per gli automobilisti prudenti del Sud Italia (così da pareggiare le tariffe del Meridione, costosissime per via dell’alto numero di incidenti, con quelle del Nord). Vediamo ora i 3 passi chiave alla luce delle normative attuali.

Tris di base

#1. Il preventivo della Rca con scatola nera. Se la compagnia mostra all’automobilista una tariffa di una polizza con la black box, occorre capire di che tipo è. Può essere un semplice sconto sulla Rca normale, con percentuale variabile; oppure può essere una polizza su misura in base allo stile di guida. Più il dispositivo mostra che siamo prudenti, meno cara la tariffa; e viceversa. Incidono anche i tipi di strade che si percorrono: per citare due estremi, dal centro trafficato di Napoli; alle zone molto tranquille di Bolzano e dintorni.

#2. Installazione della black box. Se il preventivo è allettante, allora il guidatore porta la vettura in officina: quale? Una alla quale la compagnia si appoggia. Una terza società, che produce la scatola nera, fornisce il dispositivo al meccanico (o meglio al meccatronico): questi monta lo strumento. In genere, è sufficiente qualche ora. Dopodiché, al ritiro della macchina, la compagnia (se c’è la funzione di soccorso, tipo eCall), può essere opportuno fare una piccola prova, premendo il pulsante per capire se tutto funziona bene. In genere, è la compagnia che paga l’installazione.

#3. Eventuale disinstallazione della scatola nera. Se, alla fine dell’annualità, l’assicurato non vuole più la scatola nera, o intende cambiare assicurazione, si rende necessario disinstallare il dispositivo. Si porta la macchina nella stessa officina che aveva montato la black box: anche in questo caso, qualche ora è sufficiente. A pagare la disinstallazione, è generalmente la stessa vecchia compagnia che si sta abbandonando.

Tutti i cavilli contrattuali

Comunque, ogni compagnia fa storia a sé: per conoscere i costi del montaggio, dell’attivazione, del servizio, della disinstallazione, basta leggere i cavilli del contratto. E, se non sono chiari, è sufficiente farseli spiegare dall’assicuratore. Occhio anche ai tempi: si hanno indicativamente 15 giorni per far disinstallare la scatola nera dopo aver abbandonato la vecchia compagnia. Se non si rispetta quella tempistica, talvolta si incorre in una penale di 50 euro circa.